Cartier e Omega Guidano la Ripresa del Secondo Polso nel Q2 2025

Analisi del Mercato degli Orologi Usati: Cartier e Omega in Ripresa nel Q2 2025

di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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Cartier Tank e Omega Speedmaster simbolo della ripresa del secondo polso nel Q2 2025.

Sembra che il mercato degli orologi di lusso usati stia finalmente ritrovando la stabilità. A rilevare il polso del settore è come sempre Morgan Stanley che nel report del secondo trimestre del 2025, pubblicato l’8 luglio scorso, porta finalmente buone notizie: la lunga fase di correzione dei prezzi si è quasi fermata.

I numeri parlano chiaro: nel secondo trimestre 2025 i prezzi sono scesi di appena lo 0,3%, il dato più contenuto dal 2022. Un segnale che il mercato sta trovando un nuovo equilibrio dopo la speculazione sfrenata innescata dalla pandemia che aveva raggiunto il picco nel maggio 2022.

Due Marchi Fanno La Differenza

In questo scenario di stabilizzazione, due nomi brillano sopra tutti gli altri: Cartier e Omega. Non si tratta solo di una performance positiva, ma di un vero e proprio effetto trainante per i rispettivi gruppi di appartenenza.

Cartier ha addirittura registrato una crescita dei prezzi sul mercato dell’usato del +0,9%. Un risultato che conferma la forza del brand francese, trainato dal successo delle collezioni Tank e Santos. Non è infatti un caso che Cartier – da sola – rappresenti quasi il 50% delle vendite di orologi del gruppo Richemont.

Omega, dal canto suo, ha dimostrato una resilienza impressionante. Il marchio svizzero ha chiuso il trimestre con un calo praticamente nullo: appena il -0,1%. Essendo il brand più importante di Swatch Group, questa stabilità ha permesso all’intero gruppo di limitare le perdite al -1,1%, il risultato migliore tra tutti i colossi del lusso. Per quanto possano sembrare marginali a prima vista, queste percentuali hanno un impatto significativo nel contesto di grandi marchi e gruppi.

I Giganti Salvano Il Mercato

Il motivo di questa stabilizzazione generale del secondo polso è da ricercarsi nella performance dei cosiddetti “pesi massimi” del settore. Sempre secondo i dati della società di servizi finanziari newyorkese, sono quattro in particolare i marchi che hanno avuto un effetto positivo sull’intero mercato: Rolex, Patek Philippe, Cartier e Omega.

Mentre i gruppi nel loro complesso registravano ancora flessioni – Richemont a -2,4% e LVMH a -3,1% – la forza di questi singoli leader ha impedito un crollo generalizzato. Il messaggio sembra chiaro: i consumatori si stanno concentrando sempre più su marchi che rappresentano una garanzia di valore nel tempo.

Il Successo Del Programma Rolex Certificato

Un altro segnale della crescente maturità del mercato arriva dal programma Rolex Certified Pre-Owned (CPO). Dopo un primo trimestre di assestamento, la crescita è ripartita con forza.

I numeri:

  • 12 nuovi rivenditori si sono aggiunti nel secondo trimestre, portando il totale a 116 retailer autorizzati
  • L’inventario disponibile ha raggiunto circa 8.500 orologi per un valore di 190 milioni di dollari
  • Le vendite trimestrali hanno toccato il record di 120 milioni di dollari, con un +20% rispetto al trimestre precedente

Ma il dato più significativo è il “premium CPO“: un Rolex certificato costa in media il 30,8% in più rispetto a un modello equivalente venduto da un rivenditore tradizionale. Questo sovrapprezzo dimostra quanto i consumatori siano disposti a riconoscere una garanzia di autenticità e qualità.

In breve: Rolex è entrata ufficialmente nel mercato dell’usato il 1 dicembre 2022 e, anche se ovviamente solo in valore, dopo solo due anni e mezzo sta iniziando a piegare il mercato del secondo polso.

Gli Altri Protagonisti: Luci E Ombre

Non tutti i grandi nomi stanno vivendo lo stesso momento positivo. Anche al vertice della piramide degli orologi di lusso, la situazione è variegata:

  • Patek Philippe ha mostrato una crescita solida del +1,1%
  • Rolex ha mantenuto la stabilità con un calo marginale del -0,2%
  • Audemars Piguet, al contrario, ha affrontato difficoltà con i prezzi scesi per la prima volta sotto il livello di listino (-1,3%)

La polarizzazione è ancora più evidente guardando ad altri marchi prestigiosi. Vacheron Constantin, ad esempio, vede ora i suoi orologi venduti sul mercato secondario a -2,9% in meno rispetto al prezzo di listino, A. Lange & Sohne -3.5%, Blancpain -4,3% e Longines –3,1%.

Verso Un Futuro Di Qualità E Fiducia

L’analisi di Morgan Stainley sembra mettere in luce che il secondo trimestre del 2025 segna un punto di svolta per il mercato degli orologi di lusso usati. La fase di correzione selvaggia sta lasciando spazio a un equilibrio, dove conta davvero la qualità e la fiducia nel marchio.

Il successo di Cartier e Omega, unito alla crescente affermazione di canali certificati come il programma CPO di Rolex, indica una direzione precisa: il futuro appartiene a chi sa offrire non solo un prodotto eccellente, ma anche una garanzia di valore che dura nel tempo, e rivendibile.

Per i collezionisti e gli investitori, questo significa un mercato più prevedibile e affidabile. Per i marchi, invece, rappresenta una lezione importante: nell’era post-speculazione, vince chi ha costruito la propria reputazione su basi solide e durature.

Leggi il report completo sul mercato degli orologi di lusso (Q2 2025)

 

Commenti

  1. Buongiorno Massimo
    Articolo molto interessante.
    Secondo me questo periodo però è molto di transizione, mi spiego:
    I dati si riferiscono ad un periodo “di calma”, dove i prezzi secondari sono rimasti pressoché stabili.
    Sono molto curioso di vedere i dati che usciranno dal 3° quadrimestre… o meglio, del 1° quadrimestre del 2026, dove sicuramente la politica dei dazi imposta dal governo Trump farà vedere i suoi effetti.
    Come reagiranno i mercati del nuovo e del secondo polso? sinceramente non so. Secondo me sul nuovo aumenteranno le vendite e quindi i listini dell’alta orologeria (sopra i 10-15.000€) e diminuiranno le vendite di quella media-bassa (sotto i 5000€), con conseguenti ulteriori ritocchi dei listini.
    Per quanto riguarda il secondo polso, aumenteranno e di molto la base di partenza dei listini della medio bassa. Per l’alta orologeria di secondo polso… sinceramente non so.
    Grazie

    1. Grazie per il commento, Lorenz! In questo caso però si parla esclusivamente di mercato dell’usato, dove i dazi — per quanto rilevanti sul nuovo — non hanno impatto diretto, soprattutto a livello locale. Il tuo è uno spunto interessante, ma un po’ fuori tema rispetto all’analisi dei dati del Q2 2025 pubblicati da Morgan Stanley.

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