Sembra trascorso un secolo. Gino Macaluso, compianto ex CEO di Girard-Perregaux che ci lasciò il 27 ottobre 2010, ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo dell’innovativo orologio Girard-Perregaux Constant Escapement del 2013.
La geniale idea dello scappamento a forza costante, concepita originariamente da Nicolas Déhon durante il suo periodo trascorso presso Rolex, trovò terreno fertile solo quando l’orologiaio si unì a Girard-Perregaux. Proprio Macaluso, amante delle sfide, diede a Déhon il via libera per perfezionare quel concept attraverso un progetto di ricerca e sviluppo avviato nel 2000.
Dopo quasi un decennio di teoria e esperimenti, nel 2008 venne svelato il primo prototipo funzionante dell’orologio. La produzione in serie del Constant Escapement inizio nel 2013, portando nella realtà un progetto visionario.
Quel pezzo di Alta Orologeria si fece notare per la sua inedita modalità di ottenere la forza costante, un ingegnoso scappamento capace di garantire una precisione e stabilità di marcia in una modalità che non aveva precedenti. Grazie a questa innovazione, il Constant Escapement L.M. conquistò l’Aiguille d’Or, il premio più ambito del Grand Prix d’Horlogerie di Ginevra di quello stesso anno.
Ora, nel 2023, Girard-Perregaux presenta il Neo Constant Escapement, portando a un gradino più alto le potenzialità di quell’insolito concept.
Andiamo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche distintive e le tecnologie all’avanguardia di quella che è una delle novità top dell’anno.
Cos’è La Forza Costante
Da sempre la ricerca della forza costante è uno degli obiettivi più ambiziosi inseguito dagli orologiai nella creazione di segnatempo di precisione.
In qualsiasi orologio meccanico la molla srotolandosi nel bariletto fornisce l’energia al movimento. Ma questa forza non è costante: all’inizio, a bariletto carico, è notevole e rischia di danneggiare il meccanismo, mentre alla fine si affievolisce compromettendo la precisione.
Per secoli gli orologiai hanno cercato ogni soluzione per ottenere un’erogazione di energia continua e bilanciata. I diversi tentativi ci hanno fatto conoscere il fusée con trasmissione a catena, la croce di malta che ferma il movimento prima che la carica si esaurisca diventando appunto irregolare, e i remontoir d’égalité.
Un’Idea Rivoluzionaria
Si racconta che la singolare risposta al problema della forza costante escogitata da Girard-Perregaux prese forma durante un viaggio in treno. Osservando la flessione elastica di un biglietto, Nicolas Déhon ebbe un’intuizione: sfruttare una lamina che accumuli energia fino a un punto di instabilità per poi rilasciarla istantaneamente.
Nasceva così il Constant Escapement con la sua lamina in silicio ultrasottile che eroga un’energia altamente stabile al bilanciere. Questa microscopica banda vibra un’infinità di volte al secondo accumulando e rilasciando la forza che arriva dai bariletti con un ritmo costante.
Grazie alla tecnologia DRIE, Girard-Perregaux è riuscita a produrre una lama in silicio di uno spessore di appena 14 micron, poco più di un decimo di capello. Quel notevole traguardo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Sigatec, azienda svizzera specializzata nella produzione di componenti di precisione, in particolare di MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems) e di componenti in silicio.
Dopo un lungo periodo di incubazione, nel 2013 quell’idea divenne realtà con il lancio del Constant Escapement L.M.
Girard-Perregaux Neo Constant Escapement: l’evoluzione
Quello che da sempre affascina un semplice appassionato come me è che in orologeria le favole nascono come i funghi.
A 10 anni dal Constant Escapement L.M. Girard-Perregaux ha presentato il suo sviluppo: il Neo Constant Escapement.
La cassa da 45mm (giustificata da un movimento a carica manuale di ben 39,5mm di diametro) è in leggero titanio grado 5 antigraffio. Il design del quadrante è moderno ma riprende la simmetria estetica tipica della Maison di La Chaux-de-Fonds (CH) con i due bariletti in alto e ponti Neo che sorreggono il bilanciere.
Anche il movimento di manifattura GP09200 è stato rivisto e nonostante la sua struttura complicata si fermi a soli 266 componenti. Un calibro che a parità di sofisticazione è formato da meno elementi è sempre un vantaggio sia per il minore attrito sia per una risposta più immediata delle sue funzioni.
Girard-Perregaux ha dichiarato che la rivisitazione al suo orologio a forza costante si è maggiormente concentrata nel cercare di ottimizzare la geometria di alcuni componenti cruciali, come le ruote dello scappamento per facilitarne l’avviamento e aumentare l’efficienza.
L’evoluzione ha dato modo di registrare 13 nuovi brevetti. Ovviamente come ogni manifattura che presenta qualcosa di innovativo Girard-Perregaux non è entrata nel dettaglio sulle specifiche. Il Neo Constant Escapement è un cronometro certificato COSC, ma ciò non è nulla di così straordinario se si osserva oggi un orologio dal punto di vista della precisione.
Sarebbe bello testare l’isocronismo delle sue semi oscillazioni con un cronocomparatore nelle canoniche cinque posizioni, ma per potersi togliere questa curiosità credo che l’unica sarebbe di sborsare €105.000 che è il suo prezzo di listino. L’orologio è disponibile alla vendita da inizio ottobre 2023.
I benefici del sistema a forza costante proprietario si riflettono sulle ampiezze delle oscillazioni – misurate sempre in gradi – che rimanendo di elevata ampiezza e più regolari, qualunque sia l’effettiva precisione di marcia, non calano neanche quando la carica è prossima ad esaurirsi.
Opinioni
Tecnicamente parlando il Girard-Perregaux Neo Constant Escapement è un orologio meccanico esagerato: è come possedere una Formula 1 immatricolata per viaggiare su strada.
É anche l’ennesimo virtuosismo. In altre parole è il motivo per cui l’orologeria meccanica è un’arte, e come tale non finirà mai. Se da un lato rimane sempre chiaro che la sua precisione di marcia non potrà mai avvicinarsi all’accuratezza di un dispositivo digitale, è bello notare che chi ha creato il seguito del Constant Escapement continui a cercarla – molto più in bilico di essere appesi a un filo – in un dispositivo dieci volte più sottile di un capello.
Ma la forza costante è solo uno dei due principali dilemmi da risolvere per conseguire l’accuratezza in un orologio meccanico; l’altro è di risolvere il limite invalicabile dell’influenza negativa data dalla forza di gravità che emerge dalla postura, affrontata la prima volta brillantemente – riguardo gli spostamenti anteroposteriori cui un segnatempo da taschino è soggetto – dal tourbillon inventato oltre duecento anni fa dal genio Abraham-Louis Breguet.
Vale i 105.000 euro che costa? Non saprei. Ciascuno ha la sua visione di come debba essere un orologio di quell’impegno economico. Tanti lo liquideranno etichettandolo come l’ennesima follia, ma che cifra attribuire a un’idea così insolita che nasce in un mondo dove tutto, o quasi, è fermo da centinaia d’anni? Per me a prescindere se acquistarlo non ha prezzo.
Che ne pensi? Aspetto di leggere la tua opinione – possibilmente non solo economica – in un commento.
Commenti
Ciao Massimo,
i tuoi articoli (ma altri scritti da tuoi collaboratori) sono veramente qualcosa di bello, di cui ti ringrazio.
Giudicare questo orologio (anche se mi sembra riduttivo chiamarlo così) non è facile.
Ti mette davanti a quello che io chiamo la scelta delle 2 P: passione o portafogli.
Il pezzo fa venire i brividi perchè è, decisamente, fuori dal comune quindi desiderabile averlo. D’altro canto il mio portafogli me lo rende irraggiugibile. Fantasticando lo prenderei di sicuro: avere un pezzo su cui si costruisce la storia del mondo orologiaio non ha prezzo
Grazie a te Riccardo! 🙂
Articolo interessantissimo e concetto davvero affascinante per questo orologio. Se avessi la disponibilità lo acquisterei senz’altro perché è giusto che l’orologeria a certi livelli sia il virtuosismo della meccanica. Fine a se stesso? Direi di no, anzi! Se ne stiamo a ragionare e a leggere questi scritti, ha già compiuto parte del suo scopo.
Buona serata!
Grazie per il commento Nicola!
È davvero esagerato. Macaluso è stato un grande. Questo calibro è davvero superbo e il costo..ad averceli..per quello che offre non è esagerato..anzi. Ci sono orologi che costano anche di più ma che non hanno lo stessa esclusività a livello di calibro..calibro unico. Purtroppo GP ha perso delle linee sportive dai tempi di Macaluso (da possessore del SeaHawkII)..e purtroppo GP si è posizionata a livelli planetari per prezzi. Io spero che arrivi a fare un free bridge a prezzi umani e magari anche delle linee sportive. UN che è fratello di GP riesce e li fa..non capisco perche GP. C’erano voci su un calibro solo tempo che rimpiazzasse il buon 3000 ..però forse erano legate a questo appena presentato. Vediamo.
Grazie Luca 🙂 per il tuo intervento!
Ciao Massimo,
i tuoi articoli (ma altri scritti da tuoi collaboratori) sono veramente qualcosa di bello, di cui ti ringrazio.
Giudicare questo orologio (anche se mi sembra riduttivo chiamarlo così) non è facile.
Ti mette davanti a quello che io chiamo la scelta delle 2 P: passione o portafogli.
Il pezzo fa venire i brividi perchè è, decisamente, fuori dal comune quindi desiderabile averlo. D’altro canto il mio portafogli me lo rende irraggiugibile. Fantasticando lo prenderei di sicuro: avere un pezzo su cui si costruisce la storia del mondo orologiaio non ha prezzo
Grazie Riccardo! E perdona il disguido 🙂