Homo homini lupus oggi, vede nello Stato Italiano uno dei migliori interpreti di questa antica condizione.
E’ lunedì: quale migliore giorno per associarvi la storia che sto per raccontare?
Per me la passione per gli orologi da polso, prescinde sia dal tempo in cui questa si manifesta che da quanto una persona sia in grado di spendervi economicamente parlando. Ma si sa, già le passioni sfidano solitamente i propri conti in tasca, i quali negli ultimi tempi non hanno di per sè bisogno di speciali aiuti per non tornare… Ma quando ci si mettono anche le istituzioni? Difficile tenere sempre la bocca chiusa…
Circa un anno fa comprai un Omega Speedmaster 321 Pre Moon del 1966. Ne parlai nel primo post di questo blog. L’orologio referenza 105.012 era coevo in tutte le sue parti eccetto il bracciale 1171, probabilmente un aftermarket comunque dei primi anni ’70.
E’ uno degli orologi che amo di più, non perchè sia molto ricercato e i suoi prezzi siano in continua ascesa nonostante valga meno di quanto costi nuovo oggi un Rolex Submariner 16610, ma perchè questa referenza è la stessa che aveva al polso Neil Armstrong e molto probabilmente anche Buzz Aldrin durante la missione Apollo 11: la prima a portare l’uomo a camminare sulla Luna!
Quando lo guardo non ci vedo i successi commerciali di Omega, ma la fede nella sua robustezza per affrontare, ai tempi che furono, una tale missione. Quello che oggi è in grado di fare un netbook da 200 Euro significava nel 1969 avere stanze intere di calcolatori elettronici…
Per avere un pezzo da collezione mancava quel bracciale dell’epoca con le maglie elastiche: la famigerata referenza 1039!
Ultimamente, sono incominciati a saltare fuori questi bracciali come funghi ma, quando non in condizioni mediocri, hanno fatto registrare spesso quotazioni al di sopra dei 600 Euro! Dopo averne fatto sfilare molti, me ne aggiudicai uno – senza i terminali – che sembrava in buone condizioni su ebay, da un venditore australiano per una cifra in dollari che corrispondeva a circa 330 Euro trasporto compreso! Era l’ 11 Dicembre 2008.
Consapevole di dover poi passare per la dogana, mi apprestai a pagare il venditore con Paypal.
Passarono alcuni mesi e di tanto in tanto il mio Speedmaster al polso mi sussurrava: “…Fesso! Hai preso la solita fregatura… In questo momento l’australiano è sotto un ombrellone (a dicembre lì è estate…) a bersi qualche cassa di birra alla tua faccia!”
Ma ai primi di Febbraio, una inaspettata lettera mi arriva dalle Poste Italiane – Reparto Dogana Aereoporto Forlanini – Segrate (MI), dove mi viene chiesto via fax o email: copia di un documento, codice fiscale, copia della ricevuta di pagamento.
Non stupito dell’obbligato passaggio doganale, ma felice di star per ricevere il mio agognato bracciale, invio via email l’8 Febbraio quanto richiesto: non ho nulla da nascondere, non sono un commerciante, finalmente avrò il mio 1039; pagherò ancora qualche decina di euro per il mio bracciale e realizzerò un sogno, per quanto sofferto soprattutto economicamente parlando!
…Presto infranto! Sono passati ancora 40 giorni circa e il 12 Marzo scorso mi arriva questo avviso nella buca delle lettere:
100,80 Euro di dogana? Più o meno il 30% di dazio? Ma stiamo scherzando? Non è un orologio, nè tanto meno nuovo, è solo un bracciale di un orologio usato e graffiato di quarant’anni fa… non è La Gioconda! Non posso mettermelo al polso da solo ad un galà chiuso in alto con un pezzo di spago!
Sono stato onesto, ho dichiarato con prove quanto l’ho pagato… Sono convinto che il doganiere abbia agito assegnandone il dazio in base ad una tabella imposta e non ne abbia colpa anche se nel dubbio davanti a una cifra del genere, aprendo il pacco come a lui permesso, si sarebbe reso conto da solo di quello che stava processando…
Spero che questa storia, convinca tutti a considerare come lo Stato PUNISCA, al solito più che tassare, tutto ciò che gli è possibile anche in questo campo troncando sul nascere gli entusiasmi. Basterebbe essere un po’ più congrui… E la gente continuerebbe, potendo, a spendere pagando tasse e dazi… Così scappa altrove e con altre soluzioni! Non aggiungo altro: preferisco guardare il mio Omega.
contaminuti
Commenti
complimenti per il segnatempo (é il mio sogno),meno per la storia.coraggio amico tu ce l hai fatta.
buonasera, io ne ho uno nel cassetto da chissà quanto tempo…sarebbe interessato?
mi mandi un messaggio tramite wapp al 3471652292
Grazie Paolo! Con un po’ di pazienza e attenzione lo si può trovare a cifre ragionevoli… specialmente in questi tempi di magra (purtroppo). Tutto è sempre relativo e per ogni orologio bello ce n’è sempre uno PIU’ bello.. Ma un Pre-Moon ha pochi paragoni, soprattutto verso i “giovani”…
Massimo buona sera
Mi saprebbe indicare un valore per di massima per un pre moon 1005.012-64 in ottime condizioni restaurato nel luglio 2018 senza bracciale ma con estratto.
-64 realizzati nel 66 nn se ne trovano molti in giro quindi difficile riuscire a fare una media e dare valore.
Saluti
Domenico
Ciao Domenico, grazie per il commento. Sono spiacente ma non rilasciamo alcuna valutazione: ci sono troppi fattori che influenzano il valore di un orologio tra cui molti esterni come la situazione economica che un paese sta attraversando, qualsiasi essa sia. Comunque come sai il tuo Speedmaster vale parecchio. Oltre che cercare sulla rete su qualche recente aggiudicazione il mio consiglio è di farlo vedere a una casa d’asta top, anzi più di una così da poterti fare un’idea più completa.