Il 2012 segnava il mio secondo anno da blogger professionista e a quell’edizione del salone di Basilea Rolex lanciò il nuovo Submariner no date. Ricordo che all’epoca non avendo contatti e perciò non potendo vederlo da vicino e fotografarlo, trascorsi più di un’ora davanti alla vetrina a cercare di immortalarlo con i risultati che puoi immaginare.
Ma è stato un paio di settimane dopo Baselworld che Rolex stupì il mondo intero. Come? Lanciando il Deepsea Challenge, un animale di profondità che come prestazioni non diceva molto di nuovo rispetto a quello che il marchio presentò 52 anni prima.
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Nel 1960 Rolex creò il Deep Sea Special con lo scopo di unirsi a Jacques Piccard e al Tenente Don Walsh nella loro discesa nella Fossa delle Marianne a bordo del famoso batiscafo Trieste.
Era il 22 gennaio di quell’anno quando “i tre” raggiunsero la folle profondità di 10.916 metri facendo segnare il record umano di profondità raggiunta sotto il livello del mare.
Impresa storica sennonché quell’intruso dalle vaghe sembianze di un orologio non fece la discesa in una cabina, che non era il massimo della comodità ma almeno era pressurizzata. Lui fissato all’esterno dovette vedersela con pressioni di oltre 1000 kg al mm2. Ma se la cavò benissimo.
Deepsea Challenge
Dieci anni fa nel 2012 come ben sappiamo l’ultimo prototipo Deepsea Challenge ripetè quella prestazione insieme a James Cameroon il regista del Titanic e inviato molto speciale del National Geographic, ma stavolta a bordo di un moderno batiscafo con lo stesso nome dall’orologio.
Costruito anche lui come suo padre per resistere alle impressionanti pressioni che si riscontrano a tali profondità, è stato legato al braccio esterno robotizzato del batiscafo.
Prestazioni indiscutibili a parte il Deepsea Challenge è un orologio importabile al polso. Difatti misura 51,4 mm ed è spesso 28,5 mm, poco meno di un hamburger del Mc Donald.
Il suo vetro in zaffiro di 14,3 mm di altezza gli permette di sopportare un carico di ben 13,6 tonnellate.
Esteticamente identico al Sea-Dweller Deepsea, come lui ha a bordo il sistema brevettato Ringlock che consta di un anello di una speciale lega di acciaio e azoto posizionato all’interno della cassa.
Il cristallo si affianca alla parte superiore dell’anello, mentre un fondello flessibile in titanio copre il retro. Quando l’orologio scende alle altissime profondità, la pressione spinge il cristallo e il fondello contro l’anello, serrando le guarnizioni e garantendo la totale impermeabilità della cassa.
Questo Deepsa non è mai stato messo in produzione ma dell’edizione che celebrò l’impresa di Cameroon uscita nel 2014 ne parlai in questo articolo.
Opinioni
Come c’era da aspettarselo nel 2019 arrivò la risposta di Omega: il Seamaster Planet Ocean Ultra Deep Professional che spintosi insieme a Victor Vescovo e il suo batiscafo sino a 10.928 metri, in una sola volta battè il record di Piccard e Don Walsh e quello eguagliato da Carpenter, eleggendosi di fatto il nuovo orologio più subacqueo al mondo.
Non è improbabile che nel 2022 Rolex sottolinei in qualche modo i 10 anni del Deepsea Challenge, ma non credo che questo anniversario coinvolgerà le novità del marchio.
Comunque sapevi che neanche il più avanzato sommergibile nucleare sarebbe in grado di verificare i 500 metri di un oramai banale orologio subacqueo?
Commenti
Ciao Massimo, quella del sommergibile la sapevo. E’ molto più facile andare nello spazio (in orbita, sulla Luna e/o imprese simili) che sott’acqua. Mentre gli astronauti sono centinaia (oltre 500) le persone che sono arrivate nel punto più prodondo del mare (la fossa delle marianne di 10.928 metri) sono solo 7. Una persona normale fatica ad immergersi fino a 20 metri. Un sub preparato ed esperto fa meglio ma già arrivare a 100 metri è una impresa. Sembra inutile realizzare orologi che possano raggiungere i 12.000 metri ma è giusto farlo per testare conoscenze e prestazioni. Allo stesso modo di realizzare vetture stradali che toccano i 400 km/h
Grazie per il commento Riccardo! Vedo che sei informatissimo… 😉 Ottime le informazioni che hai integrato!
Buongiorno Gentile Massimo,
leggendo questa notizia che come al solito segnali “FIRST IN TOWN” il mio delizioso risotto ai frutti di mare …Può attendere un attimo prima di essere degustato…
Del resto noblesse oblige e la Corona è sempre la Corona, complimenti altresì per le tue conoscenze subacquee, effettivamente il sommergibile d’attacco nucleare russo Typhoon si ferma a 900 metri , raggiunti peraltro durante i tests pre-consegna alla Voenno-morskoj flot dato che normalmente il max operativo come da te ben indicato sfiori i 500m …
In ogni caso Il ragazzo di casa Rolex lo attende 11.100 m ancora più in profondità…Eh Eh
A’ bientôt
Alex
Grazie per il commento Alex! Il primato di orologio più impermeabile, peraltro ora in mano di Omega, è sempre stato un esercizio che poco ha a che fare con il mondo reale. Per quanto, come in tutti i campi, è solo provando a raggiungere traguardi incredibili che accumuli l’esperienza per rendere un oggetto sempre più usabile. Bisogna riconoscere che Rolex è stata la prima a intraprendere questo percorso.
Gentile Massimo,
quale fedelissimo alla Corona apprezzo la sottolineatura, ancor più a segno considerando che il mio Sea Dweller “Triple Six” ( lontano cugino dello strabiliante Deep Sea Challenge) mi fu regalato alla Laurea da mio Padre…Ex subacqueo nell’ultimo conflitto della Regia Marina Militare.
Grazie
Alessandro
Meraviglioso… Poi un oggetto ultrapersonale.
Un vero sottomarino, non cè che dire.
E’ molto interessante e positivo che le R&D delle varie Maison (Omega, Rolex, ecc…) si impegnino nello studio di questi prototipi.
Questi studi che riguardano i materiali, i movimenti, le guarnizioni, i lubrificanti ecc… poi vengono riportati (in misura consona) ai modelli che verranno indossati tutti i giorni.
Che dire, Ottimo.
Sono perfettamente d’accordo con te Lorenz! Nel caso dell’impermeabilità Rolex ha stabilito lo standard e ha dominato per più di un secolo facendo si che comunque tutti, impegnandosi, crescessero e facessero esperienza. Negli ultimi anni per gli uomini di Ginevra le cose si sono complicate da quando, riferito a tecnica e prestazioni di un po’ tutti i campi dell’orologeria, si sono trovati spesso la strada sbarrata da Omega. Ma gare tra marchi a parte, come dici tu, il risultato è un grosso beneficio per il consumatore. Grazie per il commento!
Dal febbraio 2021 sono divenuto possessore del D-blue, lo indosso con vivissima soddisfazione, sono tentato di prendere anche il quadrante nero, ho preso a febbraio 2002 il submariner no-date 41, ma non mi sono tolto la fissa del deepsea quadrante nero, da alternare come diver: 126660 d-blue, 124060, 14060 e se cedo alla tentazione 126660 nero! Orologio unico, solo chi lo indossa può capire la sua unicità iconica! IHMO
Caspita ti stai facendo l’intera linea SUB di Rolex! 🙂 Complimenti
Grazie, in merito a Rolex prediligo solo acciaio senza lente, da qui detengo anche 116500LN, rigorosamente quadrante nero dove la scritta rossa diviene inebriante, invece sono in attesa per luglio (…fino ad oggi il concessionario di fiducia non mi ha mai deluso) di un 124270, dove i tre numeri arabi formano una mezza luna che mi trasmette una percezione simmetrica fantastica del quadrante. In merito a quest’ultimo la dimensione ridotta a 36mm mi ha fatto riflettere, ma come in finanza la diversificazione è la regola principe! Complimenti per il blog ed i suoi contenuti di passione.
Grazie Luca, complimenti anche a te per i tuoi orologi!
Ciao ragazzi, alla fine ho ceduto alle tentazioni. Ho acquistato il Seadweller 16600 e il Deepsea Black Dial. Sono o non sono un pazzo? Non ho resistito al mostro dei mari, spero mi dia soddisfazioni anche economiche nel tempo. Intanto me lo godo al polso. Mi pare di aver capito che non sono usciti fuori produzione. Che mi dite?
Complimenti Kid! Bel colpo… 🙂 Due gran bei pezzi. Rolex 16660 e 116600 (l’ultimo è stato prodotto solo per 3 anni difatti i suoi prezzi sono alle stelle) non sono più in produzione da molto tempo, specialmente il primo.
Ciao Max,
Ho acquistato un 16600 e un deepsea Black dial 116660. Su quest’ultimo avevo qualche dubbio ma ho ceduto. Il James Cameron troppo caro rispetto al listino.
Ciao Kid, ah ora tutto torna meglio. La referenza del Deepsea nero attuale è 136660, tu hai preso la prima serie il 116660 con il movimento 3135, comunque complimenti di nuovo!
Spero di aver scelto bene!!! Grazie Massimo un giorno se ti va ci inventiamo un programma sulla mia radio.
🙂 D’accordo vediamo!