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Kari Voutilainen:"Swiss Made"? Meglio "Hand Made"! (intervista)

Nell'intervista Voutilainen affronta temi come la formazione per i giovani orologiai, l'importanza delle finiture e manifesta i suoi dubbi su l'uso del silicio.

di Michele Tonon 3 MIN LETTURA

 

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di Michele Tonon 3 MIN LETTURA

 

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Kari Voutilainen è un orologiaio indipendente che ha iniziato a produrre dal 2002 e in pochi anni il suo nome era già riconoscibile dagli appassionati e collezionisti, grazie alle sue abilità tecniche e alla sua raffinata manualità nelle perfette finiture dei suoi orologi, tanto da non riportare sul loro quadrante la scritta “Swiss Made” – riservata ai segnatempo costruiti all’interno della nazione – ma ponendovi invece la dicitura “Hand Made” dal significato piu’ intrigante di “fatto a mano” o “artigianale”.

Kari Voutilainen:”Swiss Made”? Meglio “Hand Made”! – ‘Vingt-8’

Gia’ nel 2007 al Grand Prix d’Horlogerie de Genève vinse con il suo “Observatoire” (vai a questo link per approfondire) il premio “Miglior orologio da uomo” dell’anno. Ha sviluppato anche lo splendido Chrono “Chef d’oeuvre”con scappamento Carbontime e bilanciere in ceramica.

Poi non voglio dimenticare il Vingt-8 a scappamento diretto… ma se pensiamo che gia’ nel 2005 presento’ il “Decimal Repeater” un ripetizione a 10 minuti credo di aver reso bene l’idea
delle sue doti straordinarie. Detto questo non posso non essere entusiasta nel presentarvi le risposte che gentilmente Kari ha voluto dedicarci. Nelle domande ho coinvolto volentieri altri due noti forumisti come “Équation_du_temps” e “erm2833”.

Kari Voutilainen – ‘Vingt-8’ – Fondello

Ecco le domande.

Équation_du_temps – Prima domanda: “Alcuni suoi colleghi hanno espresso preoccupazione relativamente all´abbandono dell´insegnamento delle tecniche artigianali dell´orologeria nelle scuole, sotto pressione della richiesta del mercato determinata dalle grosse realtà. Lei ha sempre mantenuto un forte legame con la sua scuola, qual è la sua opinione in merito?

Kari Voutilainen: E’ verissimo, il livello della formazione si sta abbassando; ciò è dovuto al numero di ore che si spendono per essa. Nelle scuole vi sono sempre meno ore dedicate al lavoro pratico. Se guardiamo indietro, 40 anni fa, nelle scuole di orologerie si praticavano più di 4.000 ore di pratica, adesso a mala pena 2800…

Voutilainen ‘Vingt-8’ – dettaglio finiture del movimento

Miche.. – Seconda domanda: Da sempre nelle sue opere lei sembra dedicare molta attenzione alle finiture. Perchè sono così importanti e quanto incidono sia sul costo finale e sia a livello cronometrico?

K.V: Per un segnatempo di qualità è importante possedere ai massimi livelli sia tecnica sia estetica.
Fa parte del gioco, come la Maserati che ha un motore potente, ma raggiunge il top anche nelle finiture; nessuno pagherebbe mai quel prezzo se dietro ci fossero finiture scadenti, imperfezioni e così via.

Vingt-8 – oro bianco 18 k

Erm2833 – Terza domanda: Sig. Voutilainen, sarebbe disposto a rinunciare alla raffinata estetica dei suoi calibri per far posto a materiali innovativi tipo il Silicio?

K.V: I materiali innovativi non hanno alcuna storia, il silicio va incollato, non avvitato, né presenta attrito di forma. Quindi questo materiale potrebbe durare a lungo ma non la colla. Un altro suo aspetto è che è molto fragile; non possiamo mettere dei particolari in silicio in una macchina pulitrice come avviene per quelli in acciaio. Non resistono agli urti. Per queste ragioni, non vedo come elementi di questo materiale possano finire in un orologio di grande qualità!

-o-

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Visita il suo sito web www.voutilainen.ch

Artisan d’Horlogerie d’Art Voutilainen
Comblémine 2
CH-2112 Môtiers

tel. +41 32 861 48 32
fax. +41 32 861 48 33
e-mail: voutilainen [at] voutilainen [punto] ch

Nota dell’autore

Questo articolo è rilasciato con licenza Creative Commons Attribuzione – Non opere derivate 3.0 Italia (CC BY-ND 3.0). Leggi cliccando qui un riassunto della licenza.

 

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Commenti

  1. Certo che il sig. Kari Voutilainen deve essere un personaggio di grande spessore se dall’alto dei suoi 10 anni di produzione orologera si permette di criticare un materiale ( il silicio ) che aziende come la Patek Philippe sperimentano con successo. Il tempo ci dirà chi ha ragione. Certo che se dovessi scommettere lo farei per chi , oggi , batte all’asta pezzi da svariati milioni di dollari e non certo per un orologio Kari Voutilainen

  2. Carlo ti assicuro che Kari Voutilainen non è l’unico orologiaio ad avere perplessità sul futuro del silicio. Voutilainen è comunque una persona molto stimata nel mondo dell’orologeria e io credo che si possa parlare semplicemente di due correnti opposte di pensiero (chi nutre perplessità e chi decide di sperimentarlo). Non ne farei neppure una questione di storia o di esperienza come hai riportato tu sui 10 anni di produzione propria per Kari, in ogni caso, prima di presentare al pubblico i suoi prodotti ha lavorato per grandi aziende orologiere e di esperienza ne aveva gia’ accumulata prima del 2002. Il silicio è un materiale relativamente nuovo e si puo’ realmente parlare di sperimentazione per tutti coloro che lo utilizzano, sarà veramente il tempo a dar ragione all’uno o all’altro. E’ rispettabilissimo il tuo punto di vista sul voler scommettere su chi lo usa. Personalmente non mi interessa scommettere in questo caso. Sono curioso e contento di vedere l’evoluzione del silicio in questo campo come sono curioso e contento che ci siano i puristi che stimolati da questa “gara” sono certo ci proporranno orologi con soluzioni altrettanto “coinvolgenti”. Insomma, detta in parole povere, preferisco sempre avere due opzioni che una sola…

  3. Michele sono al corrente del fatto che molti altri stimati orologiai nutrono dubbi nei confronti del silicio come sono al corrente che il sig Kari Voutilainen eserciti la professione da prima del 2002. Pero’ io critico ciò che ha detto ( ” …non vedo come materiali come questo possano entrare in un orologio di grande qualità ” ). Questa frase per me suona un po’ strana e arrogante. Attendo il tuo punto di vista . Ciao e buon lavoro

  4. Io sono certo che la risposta di Kari Voutilainen è dettata dall’impossibilità di rifinire e lavorare il silicio. Sappiamo tutti quanto Kari sia orientato verso le rifiniture impeccabili e le lavorazioni artigianali. La critica è certamente rivolta non tanto alla spirale che viene utilizzata da più di un marchio ( Kari stesso non è nuovo all’utilizzo di materiali innovativi, ricordo la sua spirale in carbonio e il bilanciere in ceramica) ma alle nuove ricerche sull’utilizzo del silicio verso altre componenti ( ponti, platine e quant’altro). Queste nuove ricerche sono in fase di sperimentazione nei laboratori quindi ogni opinione è possibile.. la mia, la tua e a maggior motivo quella di un maestro orologiaio come Voutilainen. Io rispetto il suo punto di vista come rispetto il tuo. Ci tengo a precisare che la domanda non riguardava il silicio utilizzato da altri marchi ma precisamente se lui stesso lo utilizzerebbe nei suoi movimenti.. é lecito che il suo no categorico sia da rispettare, sono i suoi orologi, le sue creazioni.. Spero di aver chiarito, ciao Carlo.

  5. Mi affascina molto questa maison… ma la domanda che mi torna sempre in mente è, potranno mai case come questa ed altre acquistare un vero e proprio posto tra le maison storiche??

  6. Antonio.. partiamo dal presupposto che la sfera magica nessuno la possiede, posso solo fare una considerazione sul punto che hai sollevato..!!
    Prima di tutto va detto che anche Abraham Louis Breguet ha avuto un inizio senza avere una lunga storia alle spalle!! Ma questo può solo lasciar aperte le speranze agli altri..
    Il punto, secondo me, non è tanto il fatto di poter o voler raggiungere uno status uguale ai grandi marchi di oggi (che hanno indubbiamente una storia gloriosa alle spalle).
    Ciò che conta è la sostanza …
    Faccio un esempio che forse vale più di mille parole:
    George Daniels è venuto a mancare pochi anni fa, possiamo definirlo un contemporaneo.. la sua storia è fatta solo dagli anni della sua vita! Ben poca cosa in confronto a marchi che vantano secoli di storia produttiva … eppure, in termini di sostanza, i suoi orologi alle aste vengono aggiudicati a cifre stratosferiche (giustamente a parer mio).
    Quando hai raggiunto tale sostanza, francamente, ad un orologiaio, può interessare il contorno?? Può interessare il fatto di raggiungere lo status di cui parlavi prima..??
    Non so se il mio ragionamento possa essere più o meno condiviso da te e dagli altri.. quanto ho scritto consideralo solo come una mio personale punto di vista!

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