Ultimamente l’orologeria dei piani alti, per spiegarmi meglio quelli dei grattacieli che ne hanno più di cento, ci ha abituati a segnatempo con una miriade di complicazioni, molte delle quali astronomiche e nel senso letterale del termine. È il caso del recente pezzo unico presentato da Vacheron Constantin al SIHH o di qualche recente Patek, complicato anche da sognare.
Può però capitare di passare più di un’ora (che per un pezzo che supera i 200.000 Euro di prezzo non è poco) con un tourbillon che è in grado di battere – ora e in futuro – molti orologi pluricomplicati.
Titolo e foto dicono che uno di questi tourbillon sia il A. Lange & Söhne Richard Lange Tourbillon “Pour le Mérite” in oro rosa visto bene e indossato un paio di settimane prima di partire per Baselworld a Milano in Via Verri 7 da Pisa Orologeria.
Curiosità
Prima di iniziare con la recensione di questo segnatempo sapevi che il A. Lange & Söhne Tourbillon “Pour le Mérite” (ndr non in questa versione Richard Lange) è stato insieme al Lange 1, il Saxonia e l’Arkade uno dei quattro segnatempo presentati nel 1994 per il rilancio del brand dal recentemente scomparso Walter Lange, pronipote di Ferdinand Adolph Lange, e dall’imprenditore Günter Blümlein?
Ma l’appellativo “Pour le Mérite” significa molto di più.
Dalla data della prima apparizione tutti gli orologi “Pour le Mérite” hanno in comune una trasmissione a catena con vite senza fine che serve a fornire dai bariletti al bilanciere forza sempre costante.
Approfondimenti
Peter Chong scrittore, fotografo e cofondatore del blog deployant.com ha firmato circa sei anni fa il libro “The Pour Le Mérite” – limitato a sole 200 copie – che parla di tutti i segnatempo presentati sino a quella data e dotati di questa fine soluzione meccanica. Leggi l’articolo che scrissi per l’occasione.
Per concludere questo inciso segnalo ancora due post:
- Intervista a Vincent Calabrese sulla Forza Costante e il Tourbillon
- A. Lange & Söhne Richard Lange Pour le Mérite oro bianco: Info e Prezzo
Ora incomincia a essere un po’ più chiaro perché non è sempre il numero delle funzioni a decretare quanto un orologio sia complicato?
Recensione Richard Lange Tourbillon “Pour le Mérite”
Il “Pour le Mérite” che vedi è declinato nella collezione Richard Lange cui afferisce anche uno strepitoso modello con secondi morti presentato lo scorso anno.
La cassa che misura 41,9 mm e 12,2 mm di altezza è come tutti i complicati di casa leggermente più grande dello standard A. Lange & Söhne, che peraltro abbiamo visto crescere tutti di qualche unità negli ultimi anni.
La tonalità rosa dell’oro segna l’alta classicità di questo segnatempo, ma è disponibile anche in oro bianco e platino.
Se è un po’ che leggi le mie recensioni sai già che per il mio polso normalmente i 42 mm sono il limite: qui ci sta ancora e comunque sarebbe difficile lamentarsi in questo contesto. Tuttavia le anse sono piuttosto corte e molto rastremate verso il basso. Se lo fissi intensamente non fai fatica a intravedere tra le sue linee i tipici orologi da tasca che venivano costruiti a Glashütte a inizi del Novecento.
Il quadrante in argento massiccio tonalità argenté è un capolavoro.
Deriva dal cronometro n. 93 costruito da Johan Heinrich Seyffert (1751-1817) orologiaio di Dresda famoso per aver realizzato ancora prima della famiglia Lange orologi da tasca con movimenti a fusée (catena), parte del concetto meccanico – generalizzato – che governa anche questo “Pour le Mérite”. Più di un A. Lange & Söhne dei nostri giorni si è ispirato alle opere dell’orologiaio sassone, come il Richard Lange “Referenzuhr” dotato di stop dei secondi comandato da un pulsante a ore 2.
Continuando a esaminare il quadrante oltre alla bellezza è evidente uno sforzo progettuale per separare ore, minuti e secondi; questi ultimi sono ovviamente mossi dal tourbillon volante che appare danzare nella finestra circolare che mostra anche uno scorcio del Calibro di manifattura L072.1 a carica manuale.
Sullo stesso stile degli orologi regolatori la sfera dei minuti descrive il cerchio di maggiori dimensioni, mentre le ore sono di fianco ai secondi tra le 3 e le 5. Marcate da indici romani sottili e allungati intersecano il quadrantino dei secondi ma solo in due precisi momenti della giornata.
Tutte le sfere sono in oro rosa, e la tradizionale doppia scala a chemin de fer tipica negli orologi da tasca d’epoca appare credo per questioni di leggerezza visiva solo sul quadrantino dei secondi.
Per me il quadrante è il “pezzo più forte” del Richard Lange Tourbillon “Pour le Mérite” (ma che lotta con tutto il resto) ed è per questo che mi sono soffermato a descriverlo nei dettagli.
Del dispositivo a forza costante ricavato con trasmissione a catena e vite perpetua ne abbiamo già parlato.
Un’altra curiosità: i componenti del dispositivo a catena (285) raggiungono quasi quelli che costituiscono il solo movimento (351). La riserva di carica è di 38 ore. Non è indicata ma essendo piuttosto ridotta basta caricarlo tutte le mattine e “lui” sarà in grado di marciare molto regolarmente grazie alla forza costante e naturalmente regalare al suo fortunato proprietario sensazioni indescrivibili. Speriamo, altrimenti non è certo colpa dell’orologio.
Altra finezza meccanica di questo tourbillon “Pour le Mérite” è il suo sofisticato dispositivo di arresto.
Estraendo la corona il meccanismo di stop dei secondi consente di arrestare istantaneamente anche la spirale all’interno della gabbia del tourbillon e con essa il movimento. Ciò è utile per poter regolare l’orologio al secondo esatto.
Ma la chicca è che gli orologiai A. Lange & Söhne hanno trovato anche il modo di arrestare il tourbillon.
Che altro è rimasto da raccontare?
Della stupenda architettura del movimento ovviamente. Oggi quando guardo opere come questo Lange penso che siamo davvero fortunati a avere i fondelli delle casse di zaffiro!
Platina a ¾ in alpacca, castoni che trattengono i rubini in oro, accuratissime finiture fatte di elementi lucidati a specchio, viti azzurrate, smussi impeccabili, ponti filigranati. La foto che ho scattato non è eccezionale. Comunque manteniamo la calma; meriti dell’esecuzione in esame a parte è tutto “normale”: ricordati che siamo in Sassonia.
Costa 206.300 Euro.
Spero di non aver tralasciato nulla di questo Lange & Söhne, esclusa quella parte di emozioni che solo la vera Alta Orologeria è in grado di farti provare, ma si tratta di sensazioni personali e difficili da scrivere.
Ora che siamo arrivati in fondo a questa recensione forse è facile comprendere che cosa intendevo quando dopo aver citato alcuni mostri complicati ho iniziato a descrivere questo segnatempo che alla fine ha “solo” una (grande) complicazione: il tourbillon.
In Alta Orologeria non è mai questione di quante complicazioni abbia un segnatempo, ma di come sia complicata o quanto lo sia quello che le sta intorno.
A metà del mese scorso ho festeggiato dieci anni di blogging di orologeria e da un bel po’ al solo leggere sigle come “Pour le Mérite” mi si dilata la pupilla e di un bel po’.
Per qualsiasi altra informazione su questo pezzo, contatta Pisa Orologeria.
Commenti
Caro Massimo
Scrivere qualcosa sul tuo commento oltre che su questo pezzo meraviglioso sarebbe impresa ardua per cui mi astengo. Altra creazione meravigliosa di Lange&Söhne, veramente un modo a parte, autentica orologeria, l’OROLOGERIA. Mentre leggevo, un pensiero un ricordo di qualche settimana fa dove a Verona ho visto, preso in mano un Lange 1 platino carica manuale. Emozione allo stato puro e amore a prima vista. Emozione ancora più grande, una volta capovolto, la visione del calibro con le varie lavorazioni e finiture. Ipnotico e affascinante.
Grazie Lange&Söhne di esserci.
Grazie a te Marco per il commento! Vedi che se ci fermiamo a riflettere abbiamo tutti qualche emozione da raccontare…
Sono estasiato! Complimenti Massimo, avanti così!
Grazie Andrea! 😉
ciao MASSIMO , impossibile aggiungere altro ai tuoi professionalissimi commenti, riguardo questa meraviglia Lange & Söhne Richard Lange Tourbillon “Pour le Mérite”, cosa dire? perche’ 41.9mm e non 42mm, solo un vezzo? non credo è arte basta, null’altro,mi soffermo solo sull’estetica , formidabile la divisione ; ore , minuti secondi come fantastico è il dispositivo di arresto, non mi permetto di aggiungere altro , le peculiarita’ tecniche sono sapientemente citate da MASSIMO
grazie ancora ROBERTO
Hey Roberto! Grazie per il tuo commento. Conoscendo la mentalità orologiera che in generale regna a Glashütte basata su una precisione maniacale la cassa misura davvero esattamente 41,9 mm. Perchè non 42? Potrebbe essere stato deciso così sia per differenziarsi dai diretti competitors sia perché, come 0,90 Eur suona diversamente da 1 Eur, la Maison ci tiene a far passare il concetto di contenere sempre al massimo le misure. Ma ripeto, sono solo supposizioni. Complimenti per la riflessione.
grazie della tua risposta, come sempre ESAUSTIVA
un saluto sincero
ROBERTO