Un Orologio Nomos nuota con uno scienziato dalle Alpi al Mare del Nord

1.235 chilometri in 25 giorni: Due sassoni, un nuotatore estremo e il suo orologio NOMOS Ahoi, hanno percorso il Reno dalla sorgente all'estuario

di Davide Colombo 2 MIN LETTURA

 

2

di Davide Colombo 2 MIN LETTURA

 

2

Nomos Ahoi - Joseph Heß fiume reno
Nomos Ahoi – Joseph Heß

Ha nuotato dalla Corsica alla Sardegna, dall’Europa all’Africa, e ora il dottor Joseph Heß, project leader presso il Politecnico di Chemnitz, ha percorso a nuoto il fiume più lungo della Germania: il Reno.

Ha impiegato 25 giorni per percorrere i 1.235 chilometri dalla sorgente nelle Alpi all’estuario nel Mare del Nord, passando per Costanza, Basilea, Karlsruhe, Wiesbaden, Bonn, Düsseldorf e Rotterdam, nuotando tra i 28 e i 75 chilometri al giorno. E con lui per tutto il tempo un Ahoi Atlantico di Nomos Glashütte.

Nomos Ahoi Neomatik Atlantico fronte-retro

“Per me i fattori chiave sono stati il comfort e il peso. Anche dopo più di dodici ore in acqua, l’orologio era ancora piacevole da indossare ed era così leggero da non compromettere la mia nuotata neppure per un periodo così lungo.

E mentre guarda il suo Nomos dice – “Mi stupisce che un oggetto così bello ed elegante possa resistere a una tale impresa senza che ne rimanga traccia. Si può fare affidamento su Ahoi anche in situazioni estremamente faticose”, afferma entusiasta il nuotatore. “Quando si riemerge dal Reno, ormai sfiniti, l’orologio Glashütte non passa inosservato”.

Il progetto per cui Heß sta nuotando è Swim4Science, il cui obiettivo è rendere accessibili al pubblico vari progetti e ricerche di istituti superiori e università tedesche. Ad esempio, quelli sulla qualità dell’acqua.

Nomos Ahoi neomatik Atlantico quadrante

Secondo i ricercatori, il fiume è lo specchio delle persone che abitano sulle sue rive. L’acqua ci rivela se vengono utilizzati pesticidi nei campi e quali farmaci vengono assunti dagli abitanti. Nel corso del viaggio sono state analizzate anche questioni relative allo sforzo fisico e al modo di affrontare le situazioni di stress.

Heß non ha visto molto della riva del fiume: “È uno sport solitario perché non si sente e non si vede nulla”. Il traffico navale, il freddo, il caldo, l’enorme consumo di calorie, le barche di appoggio difettose e le correnti sono state alcune delle sfide che l’uomo, originario di Chemnitz, ha dovuto affrontare. Tuttavia, Heß e il suo orologio Ahoi non sono stati i primi a nuotare lungo tutto il Reno. Nel 1969, Klaus Pechstein conquistò il fiume a nuoto in 30 giorni.

Scopri di più sugli orologi Nomos Ahoi

 

Commenti

  1. Davvero un orologio top.
    Io sceglierei quello con la data.
    Come scritto molte volte commentando altri vostri articoli, vedrei molto bene una vera versione “diver” di Nomos, con ghiera ecc… Vedremo…..

    1. Ciao Lorenz credo che oramai anche Nomos sappia che desideri disperatamente un subacqueo da loro, e per me hai ragione. Penso che sia abbastanza verosimile che prima o poi ne costruiscano uno: sarà una coincidenza ma ultimamente con i loro sportivi “girano spesso intorno l’acqua”. Staremo a vedere, grazie mille per il commento! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest