Quando si lavora a regola d’arte spesso è scontato che il risultato sia inedito. Ma guardando com’è fatto e come si muove un Nord Zeitmaschine Freesdial, siamo sicuri di poterlo mettere “solo” nell’angolo delle opere originali?
Con Daniel Nebel di mezzo, l’orologiaio indipendente svizzero che sta dietro il marchio Nord Zeitmaschine, se parliamo di lancette dei minuti e traiettorie non circolari, ma non semplicemente retrograde, apriamo un capitolo che non finisce più. Anzi a riguardo metto subito due link di approfondimento.
- NORD Zeitmaschine Variocurve: “Retrogrado si, ma a modo mio”!
- NORD Zeitmaschine Quickindicator V4 – “I minuti più veloci del mondo”
Ma partiamo subito con la recensione del NorD Zeitmaschine Freesdial.
Dopo avermi mostrato a Basilea dello scorso anno l’ultimo Quickindicator total black Daniel si era sbilanciato dicendomi che il suo prossimo segnatempo avrebbe esibito anche una complicazione meccanica.
A dire il vero forse egli si riferiva a un’indicazione perché riuscire a costruire un orologio meccanico con la lancetta più veloce del mondo o farle compiere traiettorie impensabili è da sola altroché una complicazione.
Presentato il marzo scorso a Baselworld 2016 il Freesdial è pragmaticamente un orologio che segna ore, minuti, un secondo fuso orario GMT con l’indicazione di giorno & notte.
Cosa ne pensi?
I segreti meccanici di NORD Zeitmaschine Freesdial
Dovresti prima di tutto sapere che Daniel è uno che la meccanica ce l’ha talmente nei cromosomi da non solo costruirsi gli utensili per fabbricare gli orologi (Nota: regola no. 1 per affermare che si sta parlando sul serio di un “segnatempo di manifattura”), ma da fabbricarsi con le sue mani anche la precisa macchina CNC a controllo numerico che gli serve per operare il primo taglio di estrema precisione a leve e ruotismi che muovono una sfera dei minuti oltre trentasette volte più pesante di una convenzionale.
Trattenuta da una cassa in acciaio di 44 mm di diametro che, come tutti gli orologi delle sue collezioni si ispirano anche esteticamente al mondo delle auto da corsa, Il Freesdial muove un’enorme e basculante lancetta dei minuti sopra a quadranti che ruotano in completa libertà.
Tutto il meccanismo, che quando lo vedi muovere per la messa in ora dal vivo ha un effetto altamente ipnotico, appoggia su quattordici micro cuscinetti a sfera di altissima precisione.
Il Calibro, cui base è un ETA 2824 del quale è forse rimasto solo il treno del tempo (parzialmente) e lo scappamento, conta infatti di 30 rubini d’appoggio anziché i 25 del movimento di riferimento.
Il sistema dei minuti nel dettaglio
Ovviamente anche per Daniel Nebel in un’ora i minuti sono sempre sessanta ma, come accade in tutti i suoi orologi, quale, quanta strada, e a che velocità i 60 primi debbano compiere, quello lo decide lui.
L’indicazione dei minuti avviene tramite l’enorme lancetta controllata dalle camme eccentriche e dai 2 quadranti mobili, o liberi “FREE DIALS” come Daniel chiama.
L’intero e complesso meccanismo che segna i minuti è costituito da 27 elementi. La sfera è mossa da 2 ruote dentate controrotanti inserite in camme eccentriche. Grazie a una leva aggiuntiva, nel corso dei 60 minuti la lancetta cambia in continuazione la sua lunghezza. Questa leva è collegata tramite una biella con l’estremità inferiore della vera lancetta dei minuti.
Questo meccanismo fa si che percorrendo una traiettoria simile alla circonferenza di un fagiolo la lancetta si muova su è giù raggiungendo le estremità sul piano orizzontale al 15° e 45° minuto come in un segnatempo convenzionale.
Siccome, come detto prima, per quanto la traiettoria dell’indicazione sia irregolare alla fine l’indicazione di ogni singolo minuto deve combaciare con quello segnato da una banale lancetta fissata al centro di un cerchio, nel Freesdial la sfera raggiunge la massima velocità nelle zone dei 60 e 30 minuti, mentre si muove più lentamente intorno ai 15 e 45 minuti.
Ma qui abbiamo un funzionamento simile a quello dei primi due orologi di Daniel.
Anche i quadranti ruotano!
Ma il Freesdial ha anche due quadranti mobili. Ciascuno è pilotato da una ruota dentata con all’interno una camma eccentrica regolata in modo che essi risultino aperti, e più in alto, quando i minuti sono 30, e più vicini in corrispondenza dello scoccare dell’ora.
I quadranti si muovono nella direzione opposta della lancetta il che, comportamento voluto e pensato da Daniel, finisce per creare all’osservatore un effetto ottico incredibile.
Inoltre il binomio lancetta e quadranti mobili, in aggiunta al fatto che il Freesdial è praticamente un orologio scheletrato, offre praticamente una visuale infinita sui diversi componenti meccanici, sulla loro tridimensionalità (guarda la foto scattata con un marcato angolo) e sulle rifiniture.
Per sottolineare il rivoluzionario meccanismo dei quadranti mobili del Freesdial (protetto da brevetto) Daniel Nebel ha integrato nella parte posteriore dell’orologio tre dischi girevoli fissati al centro con un cuscinetto a sfere che sono liberi di ruotare liberamente intorno al proprio asse.
Quasi stavo dimenticando un NorD Zeitmaschine non esibisce solo i minuti più folli che l’orologeria meccanica possa vantare, e adesso anche i quadranti; le ore sono indicate in un disco a ore 4 e la data appare a ore 10.
Per quanto rispetto a tutto ciò che ho sinora descritto sembra passare in secondo piano, con la presenza a ore 8 di un disco che segna un secondo fuso orario GMT Nebel ha mantenuto la parola: Freesdial è il primo NorD Zeitmaschine dotato di una complicazione.
Versioni e Prezzo
Nord Zeitaschine Freesdial è costruito in due edizioni limitate di 97 pezzi ciascuna:
V1 con parti meccaniche rivestite in oro nero e rodiate con lancetta oro giallo scuro
V2 con parti meccaniche rivestite in oro nero e rodiate lancetta inclusa
Il prezzo di listino è di 23.700 CHF (tasse escluse).
Conclusioni
Finalmente arrivati alla fine di questa recensione avrai compreso come affibbiare al Freesdial il termine “originale” o “unico” sia estremamente riduttivo.
Qui tutto quanto è di serie è unico. Lo sono concetti, meccanica che li supporta, e non solo come Daniel Nebel costruisce i suoi orologi, ma anche come egli li promuove; come facevano gli orologiai un tempo: partecipando a una sola fiera l’anno (Basel Messe) in un minuscolo stand, disponibile a parlare e spiegare le sue opere a chiunque glielo chieda.
Si forse “no limits” è il termine giusto per definire la sua visione. D’altronde, proprio per le sue grandi capacità accompagnate da un’altrettanta dose di umiltà, di chi prima di tutto lavora per passione, è amato da tutti coloro che in un orologio vedono sempre venire prima la meccanica di tutto il resto.
Scopri subito il sito web di Nord Zeitmaschine e se hai qualche domanda da porre, anche profondamente tecnica, se vuoi sarò lieto di fare da tramite.
Commenti
Ciao “contaminuti” 🙂 ,
scrivi : Presentato il marzo scorso a Baselworld 2016 il Freesdial è pragmaticamente un orologio che segna ore, minuti, secondi e un secondo fuso orario GMT.
Io ho avuto il piacere di vedere dal vivo il Freesdial qui a Dubai dove lavoro e non mi sono accorto che vengano mostrati i secondi…. Tu scrivi di si , potresti indicarmi per cortesia dove sono visibili ?
E’ un pezzo straordinario veramente e devo confessarti che sto valutando il suo acquisto….
Grazie e saluti
Ciao Paolo, si hai ragione: nel voler sottolineare che, a dispetto delle canoniche indicazioni, il Freesdial è un orologio complicatissimo, ho di routine citato anche i secondi ma in realtà – come hai notato attentamente tu – è sbagliato. Corretto grazie!
Tuttavia è altrettanto giusto ricordare che questo NORD Zeitmaschine segna anche, correlandolo al GMT, la differenza tra il giorno e la notte.
Se hai visto dal vivo il Freesdial sai bene a cosa mi riferisco quando dico che ha una meccanica incredibile.
….una domanda per Daniel.
Perche’ in tutti i suoi tre modelli e rispettive versioni il numero dei pezzi per serie e’ sempre 97 ?
C’e’ una qualche ragione tecnica ?
Grazie e saluti
Daniel risponde che egli desidera sempre costruire al massimo un centinaio di orologi per ciascun suo modello. Il numero 97 ricorda il 1997, l’anno in cui realizzò il suo primo orologio.
… ultima domanda piu’ tecnica …
con la mole di lavoro che il movimento ETA deve fare per la movimentazione generale, considerando anche i pesi da spostare, qual’e’ l’automia del movimento ?
e sempre per la particolarita’ dell’orologio ogni quanto e’ consigliata la manutenzione ?
ancora grazie e saluti
Sempre dalle parole di Daniel Nebel il movimento del Freesdial ha una riserva di carica di 42 ore (NDR: come il Calibro ETA 2824 da cui deriva). Tutto questo è possibile perchè il gruppo lancetta dei minuti (formato da 27 elementi) e il meccanismo che muove i quadranti, e parti a loro connesse, lavora su micro cuscinetti con sfere di ceramica e tutti i componenti sono bilanciati. Inoltre, la riserva di carica è nonostante le complicazioni la stessa del movimento originale perché il Calibro di Daniel non deve lavorare “così faticosamente” a trascinare 3 lancette.
Per quanto riguarda la domanda sulla manutenzione la risposta è davvero molto curiosa.
Daniel Nebel dichiara che tutti i meccanismi da lui creati (gruppo lancetta dei minuti, ingranaggi dei quadranti mobili, GMT, e indicatore del giorno e della notte), potrebbero funzionare benissimo per 100 anni senza richiedere alcuna revisione.
Il movimento meccanico automatico base (ETA 2824) dopo essere stato indossato per 5 anni necessita di una revisione per sostituzione dell’olio, come di norma bisognerebbe fare per ogni normale movimento meccanico.
Grazie Paolo, aggiungo io, per le interessantissime domande che hai posto!
Che dire..semplicemente un’opera di alta ingegneria meccanica..
Complimenti per l’articolo!
Grazie a te pix per averlo letto! Si l’hai detto… grandissima e originalissima ingegneria meccanica!