Per chi conosce Ludwig Oechslin e gli orologi ochs und junior, il titolo di questo post non suonerà per niente strano. Proprio così, Ludwig e il suo team sono abituati a costruire movimenti meccanici con complicazioni come il calendario annuale servendosi di soli 3 pezzi, quindi perché non imporsi di ottenere le fasi lunari con appena 5? Ovviamente, con moon phase patina, per rendere tutto “più semplice”, chi l’ha concepito ha preteso che il loro calcolo potesse concedere 1 solo giorno di errore ogni 3.478,27 anni…
Ah già dimenticavo di aggiungere che il Prof. Ludwig Oechslin non è solo il nome di chi restaurò il famoso orologio astronomico Farnese del Vaticano, ma colui che proprio grazie a questa (macro) esperienza – e molto di ciò che ha nella sua mente– tra il 1978 e il 1982 arrivò alla conclusione che in orologeria – per ottenere una funzione – utilizzare i ruotismi era una soluzione migliore che servirsi di molle e leve convenzionali.
moon phase patina Alto contrasto senza colori
Seguendo dentro e fuori il DNA minimalista dei suoi segnatempo ochs und junior (si scrive sempre e tutto minuscolo) moon phase patina mostra un quadrante di una forte tonalità grigia utilizzando un solo metallo: l’ottone. L’intero orologio è costruito con solo due metalli: ottone per tutti gli elementi del quadrante sfere incluse, titanio per cassa, corona e fibbia del cinturino.
Rimanendo sul quadrante, cui questa versione del moon phase vuole in particolare sottolineare la sua patina, Ludwig Oechslin – persona che non incontri tutti i giorni, neppure nel microcosmo dell’Alta Orologeria – ha scelto per ottenere questo effetto l’ottone perché con esso ha potuto controllare l’intero processo di prototipazione nei suoi laboratori di La Chaux-de-Fonds.
La patina del quadrante è generata a mano seguendo un antico metodo di restauro che si applica alle sculture per ottenere un colore del metallo di tonalità grigio scuro. Gli indici, il puntino che indicano la data, e il disco delle fasi, sono fresati per mostrare il colore naturale del metallo. Le lancette dello stesso metallo sono satinate attraverso una seconda mano di patinatura. La finezza di moon phase patina va ricercata in più sfumature espresse da un unico materiale, lavorato e non dipinto.
Il quadrante mostra la posizione relativa della Luna, del Sole e della Terra. Le 30+1 perforazioni e i 6 indici mostrano senza esitazioni ore, minuti e secondi. La gerarchia delle indicazioni è preservata attraverso la data a spirale: prima viene la lettura del tempo, poi quella della data. Nella maniacale ricerca dell’essenziale manca persino il logo, ritenuto da Oechslin e dalla sua banda assolutamente superfluo.
Le caratteristiche
Modello: selene
Dimensioni cassa: 39 mm o 42 mm
Materiale cassa: Titanio
Quadrante: interamente in ottone o satinato entrambi eseguiti a mano
Movimento base: ETA 2824-2
Funzioni: fasi lunari Ludwig Oechslin, ottenute con soli 5 elementi
Colori: sono disponibili colori personalizzati sul sito ochs und junior
Prezzo: 8000 CHF in titanio, 10.000 CHF in argento (compresa IVA 8%)
Conclusioni
Da amante della meccanica, per definizione esasperata in tutte le sue forme, tutte le volte che vedo un’opera di Oechslin e del suo team faccio fatica a trattenere le mie emozioni. Arrivare a calcolare meccanicamente una complicazione come le fasi lunari con un margine di errore di un giorno ogni quasi 3.500 anni, fa venire i brividi anche a chi diligentemente riesce a ottenere lo stesso risultato in 1000 anni che non sono proprio una pausa-pranzo. Per la loro anima minimalista gli orologi ochs und junior non somigliano e non vogliono somigliare a nessun altro dei loro “colleghi”, ma forse questo è ciò che rende ancora davvero affascinante e controverso leggere il tempo nel terzo millennio attraverso un orologio meccanico.
contaminuti
Commenti
Adoro i minimalismi di Ludovico!
Ciao Lud!
Eh si Antonio! Tu che in particolare “sai” bene cosa significhi una complicazione.. puoi apprezzare ancora di più!
A Basel 2010 sono stato a pranzo con Ludovico e Beat!
Abbiamo parlato di tutto e di più, ed anche, ovviamente delle semplificazione delle complicazioni che, paradossalmente, complica la vita… ma non quella di Ludovico.
Inutile dire che sono incontri che ti arricchiscono più di ore di lettura!
P.S. Ludovico lo chiamano tutti… è anche italiano lui 🙂
Una gran bella esperienza! Le creazioni di Ludwig Oechslin sono per
pochissimipalati fini…