Leggo da un agenzia (Androkonos/Aki) questa mattina, che il presidente del Consiglio Berlusconi lancia un’appello agli italiani affinchè quest’anno facciano i regali di Natale “…perchè non è il momento di risparmiare…”
IO CI STO e dico: “presidente perchè non mi regala il suo cronografo Vacheron Constantin Overseas? (basta così…non siamo mica politici!)
E’ il momento di fare i regali e allora noi di gli orologi da polso hanno un blog? vogliamo dire la nostra!
E’ vero che sia difficile ricevere – a sorpresa – come regalo di Natale un orologio che non sia un “usa e getta” se non altro per il costo, ma visto che a poche o pochi fortunate/i non andrà così, ecco in questo articolo un parere per come farsi trovare “preparati” qualora qualche “benefattore” arrivi e ci chieda: “ho intenzione per questo Natale di regalarti un bell’ orologio, quale ti piacerebbe? 😉
Ovviamente noi dovremmo essere sempre pronti, ma facciamo una ripassatina! I criteri di scelta in questo articolo sono stati: cronografi meccanici, manuali o automatici e prezzi da circa 1000 a massimo 5000 Eur.
Partiamo:
Tocca al Glycine Incursore Chrono Day Date Ref 3867.19SL-L89 aprire la partita. L’antica casa di Bienne, ha da sempre nella linea Incursore, uno dei suoi assi nella manica: sono tutti di grandi dimensioni, soprattutto i solotempo.
La cassa in acciaio misura 46mm di larghezza e ha un originale sistema di protezione della corona. Vetro e fondello a vista in zaffiro, quadrante nero, indici a piccoli pallettoni luminescenti. Due dei tre contatori sono anch’essi su sfondo nero, l’ultimo a ore 9 segna i secondi continui e ha lo sfondo luminescente. Bello il mix delle lancette più uno dei contatori, a bastone e i rimanenti due a petalo. Monta un Valjoux 7750 con massa oscillante lavorata a Còtes de Gèneve. Cinturino in pelle con impunture bianche e fibbia personalizzata. Prezzo 1250 Eur.
Per lo step successivo suggerisco un Tudor Chronograph Ref 20300 Shiny black leather strap. E’ un bel cronografo di 41mm, l’unico del marchio che rievoca nel disegno il più ricco cugino Daytona 6265 e, sempre per il mio parere, da quando all’inizio del terzo millennio il marketing della casa con la Corona ha deciso di abbandonare per la Tudor il bracciale Oyster, la scelta del cinturino in pelle è obbligatoria!
Cassa in acciaio (qualità irraggiungibile), ghiera tachimetrica incisa, quadrante nero con logo Tudor in rosso, lancette a bastone, contatori con sfondo argentato, data a ore 6. Prezzo 1890 Eur.
Si sale. Idea: un Roger Dubuis… Excalibur me lo provo al polso poi scappo lasciando sul tavolo dell’incredulo negoziante 3000 Eur in biglietti da 5… per disorientarlo, gli altri 18.000 eur glie li darò con calma!
Meglio di no 🙁 ma la voglia mi è rimasta! E allora vedo che lo stesso concessionario vende anche un cronografo che guarda caso, si ispira proprio al Dubuis per i grandi numeri romani del suo quadrante e… non rischio la galera! Mi piace proprio questo Gio Monaco 101 Chrono marchio giovane nato a Ginevra nel 2002 da un gruppo di appassionati che hanno deciso di chiamare i loro orologi ispirandosi a Guido (modificato in Gio) Monaco: l’inventore delle note musicali, patrono di Arezzo in Toscana.
Il Crono 101 non è un ripiego, anzi, ha nella cura dei dettagli la sua arma vincente: particolare la corona forata ai lati, così come i pulsanti del cronografo hanno sulla testa un taglio vite. Dei numeri romani abbiamo già parlato, concludo con l’originale targhetta laterale applicata con viti che reca il nome del modello in lettere: “ONE O ONE” 101, appunto. Un instancabile Valjoux 7753 è la sua anima. Con 2940 Eur me lo porto a casa e mi rimangono 60 Eur per fare “il grande con la fidanzata al ristorante”… forse per essere onesti, una trattoria…
Vado avanti. Un pizzico di Status Symbol, non ce lo vogliamo mettere? Alla faccia del pizzico… Penso ad un Omega Speedmaster Broad Arrow Ref. 321.10.42.50.04.001.
Quel “broad arrow” che ricorda molto il primo Speedmaster del 1957. Cosa aggiungere ancora al primo orologio atterrato sulla luna? Per l’occasione un fondello a vite con il logo delle ultime Olimpiadi, un quadrante – vecchio stile – laccato bianco con i numeri arabi stile orologio da tasca di 100 anni fa, ma soprattutto i suo cuore meccanico: un movimento automatico Calibro 3313 Frèdèrique Piguet con smistamento della cronografia a colonna, Co-Axial e naturalmente certificato COSC. Classico bracciale Omega in acciaio satinato e lucido. Abbiamo un po’ sforato: Prezzo 4400 Eur, ma è Natale e possiamo promettere di fare i buoni.
Siamo veramente “nati con la camicia” oppure a scuola prendevamo sempre 10? Nessuna delle due cose, ma riceveremo in regalo il più caro dei 5… Prima di concludere, volevo sottolineare che sarei felice di trovare sotto l’albero il primo orologio di questa recensione!
Per un Prezzo di 5700 Eur (se non mi fanno lo sconto, le 700 di differenza ce le metto io…) dico Panerai Luminor Chronograph 40mm Ref PAM 00310.
Il Luminor Marina non è proprio un orologio che vedi tutti i giorni? E’ il Panerai con La P maiuscola? E io invece mi prendo un Chrono, davvero raro… Un orologio che è anche un sicuro investimento. La cassa è in acciaio con l’immancabile brevetto proteggi-corona che avvolge anche parte dei pulsanti del cronografo. Il quadrante è nero con indici luminescenti e numeri arabi a ore 12 e 6, due contatori a ore 3 dei minuti a ore 6 dei secondi continui. Il tutto è movimentato da un calibro di manifattura Panerai OP XII con certificato C.O.S.C.
Ecco che sono pronto con il cacciavite in dotazione a montare il cinturino in caucciù, appuntamento a ore 4:00 A.M… Questa notte faremo un’incursione per sganciare i siluri nel porto di La Spezia a bordo dei così chiamati S.L.C (Siluro a Lenta Corsa – cioè il maiale marino…)!!!
…I maiali marini? Gli orologi? Regali?
Era tutto un sogno… Buon Natale!
contaminuti