Tra i tanti importanti anniversari orologieri del 2025, uno è davvero straordinario: i 100 anni dell’Orologio Astronomico di Hermann Goertz, la celebrazione di uno dei capolavori più affascinanti dell’orologeria mondiale.
Questo gigante meccanico, completato nel 1925 dopo 33 anni di appassionato lavoro, riflette l’amore ostinato del suo creatore per ricavare dal tempo le indicazioni più nascoste. È la testimonianza vivente del genio orologiero sassone e della tradizione che rese Glashütte famosa in tutto il mondo.
Quando varchi la soglia del Museo Tedesco dell’Orologio di Glashütte, è questo maestoso pendolo astronomico la prima meraviglia che cattura il tuo sguardo, dominando l’ingresso con la sua presenza imponente e le sue 20 diverse indicazioni che spaziano dal tempo terrestre a quello cosmico.
Hermann Goertz: L’Uomo Dietro il Capolavoro
La storia di Hermann Goertz è un romanzo che attraversa continenti e rivoluzioni. Nato nel 1862 nell’antica Prussia Occidentale, la sua vita cambiò drasticamente quando, dopo la morte del padre e ancora bambino, emigrò con la famiglia in una colonia mennonita sul Dnjepr.
Fu in Ucraina, precisamente a Berdyansk, che il giovane Hermann scoprì la sua vocazione: l’orologeria. Non si limitò a imparare il mestiere, se ne innamorò perdutamente. Dopo aver superato l’esame da maestro artigiano, sposò la figlia del suo maestro e rilevò l’attività.
Ma la sua mente irrequieta sognava qualcosa di più grande. Nel 1892, a soli 30 anni, iniziò quello che sarebbe diventato il progetto della sua vita: un orologio astronomico che potesse racchiudere l’universo in un meccanismo.
La Rivoluzione Russa del 1917-18 lo costrinse a fuggire, portando con sé solo pochi preziosi averi – tra cui la parte superiore del movimento del suo futuro capolavoro. A 56 anni, quest’uomo fece una scelta che dimostra quando il vero spirito della passione è inarrestabile: si iscrisse come studente alla Scuola Orologiera Tedesca di Glashütte, diventando “lo studente più anziano” nella storia dell’istituzione.
33 Anni di Passione: La Genesi dell’Orologio Astronomico
Quando Goertz iniziò il suo progetto nel 1892, l’orologeria mondiale stava vivendo una fase di straordinaria trasformazione. Ma quello che lui aveva in mente andava oltre qualsiasi standard della sua epoca. Non voleva semplicemente costruire un orologio – voleva creare una macchina che potesse dialogare con le stelle.
Il progetto attraversò guerre, rivoluzioni e migrazioni forzate. Durante i suoi anni in Ucraina, Goertz lavorava di notte nel suo laboratorio, perfezionando ogni singolo componente. La sfida tecnica era immensa: creare un meccanismo capace di tracciare non solo il tempo terrestre, ma anche i movimenti dei corpi celesti, le fasi lunari e in particolare la posizione delle stelle nell’emisfero nord.
Quando finalmente, il 17 ottobre 1925, completò la sua grande opera, Goertz aveva dedicato a questo orologio 33 anni della sua vita. Era molto oltre un segnatempo: era la materializzazione della sua visione, un ponte tra la Terra, gli strumenti di allora, e il cosmo.
Un Universo in 1.756 Componenti
Se pensi che gli orologi moderni siano complicati, preparati a rimanere senza parole davanti alle caratteristiche dell’Orologio Astronomico di Goertz. La cassa monumentale in mogano misura 250 x 150 x 50 centimetri – le dimensioni di un piccolo armadio – ma è quello che si nasconde all’interno a lasciare davvero stupefatti.
Il movimento di questo gigante è composto da 1.756 singoli componenti, di cui solo per realizzare il quadrante ne sono serviti 700. Tra questi, 122 ruote e pignoni lavorano in perfetta armonia con 54 leve e molle, mentre 13 rubini e due pietre posizionate sull’àncora garantiscono la precisione del movimento. I pesi del movimento sono rispettivamente di 12,5 kg per il treno del tempo e 20 kg per la suoneria, mentre il pendolo da solo raggiunge i 12 kg.
Ma è nelle sue 20 indicazioni che questo orologio rivela la sua vera grandezza.
Otto quadranti separati mostrano ore, minuti, secondi, un calendario perpetuo completo con data, giorno della settimana, mese, anno e indicazione dell’anno bisestile. L’equazione del tempo e gli indicatori di riserva di carica completano le funzioni temporali terrestri.
Le indicazioni astronomiche sono ancora più affascinanti: età della Luna, corso lunare, fasi lunari, orari di alba e tramonto calcolati per il tempo medio locale di Glashütte. Il quadrante del cielo stellato mostra la porzione di volta celeste attualmente visibile sopra Glashütte, insieme alla posizione reale del Sole in relazione alle costellazioni e ai segni zodiacali.
Un Secolo di Vita: Manutenzioni e Restauri
Come ogni capolavoro meccanico che si rispetti, l’Orologio Astronomico di Goertz ha richiesto cure costanti durante il suo primo secolo di vita. La lungimiranza del suo creatore, tuttavia si rivela anche in questo aspetto: progettando il movimento per una vita operativa molto lunga, Goertz aveva previsto cuscinetti e perni dimensionati per garantire una lunga durata dell’olio, superfici di scorrimento con elevato grado di durezza e un’eccellente lucidatura per minimizzare l’usura.
Dal completamento nel 1925, l’orologio ha subito cinque revisioni complete: nel 1938, 1956, 1984, 2004 e la più recente nel 2025, proprio in occasione del centenario. La revisione del 1956 merita una menzione speciale perché fu eseguita da Alfred Helwig, il maestro orologiaio inventore del tourbillon volante e grande amico di Goertz.
Fu così proprio Helwig a realizzare un sogno che Goertz aveva accarezzato dopo il completamento dell’orologio: sostituire il disco lunare originale con una sfera rotante per presentare le fasi lunari in modo ancora più realistico.
L’ultima revisione del 2025 ha segnato un momento storico: per la prima volta in quasi 100 anni, alcune parti del movimento sono state sostituite con componenti nuovi – realizzati artigianalmente come copie fedeli degli originali, per tutelare i pezzi d’epoca dall’usura e assicurare la continuità funzionale dell’orologio.
Il Guardiano del Tempo al Museo
Oggi, quando entri nel Museo Tedesco dell’Orologio di Glashütte, l’Orologio Astronomico di Hermann Goertz ti accoglie come un talismano del tempo, un guardiano silenzioso della tradizione orologiera sassone. La sua posizione all’ingresso non è casuale: rappresenta l’essenza stessa di quello che ha reso la cittadina di Glashütte famosa nel mondo.
Questo gigante meccanico non è solo un pezzo da museo – è un ambassador vivente della visione orologiera che caratterizza ancora oggi Glashütte Original e l’intera tradizione sassone. La sua presenza racconta di un’epoca in cui l’orologeria non era solo tecnica, ma arte, scienza e passione fuse insieme, e periodicamente il Museo dedica ad egli e al suo creatore una mostra.
Il museo, fondato nel 2006 dalla manifattura Glashütte Original per volere di Nicolas G. Hayek (fondatore di Swatch Group) e dalla città di Glashütte, custodisce questo tesoro insieme a molte altre meraviglie che raccontano – in occasione del 2025 – 180 anni di storia orologiera tedesca.
La Fondazione “Museo dell’Orologio Tedesco Glashütte – Nicolas G. Hayek” si è data l’obiettivo di preservare e trasmettere alle future generazioni la conoscenza e la tradizione dell’arte orologiera sassone. Inoltre, come ho più volte scritto in altri articoli, si prende cura di restaurare conto terzi tutti gli orologi costruiti nella cittadina di Glashütte dal 1845 in poi.
Un Viaggio nel Cuore dell’Orologeria
Se sei un appassionato di orologeria, o semplicemente ti piace scoprire storie straordinarie, il Museo di Glashütte deve essere sulla tua lista di visite imperdibili. La posizione è ideale: Glashütte dista solo circa mezz’ora d’auto dalla magica Dresda e circa 149-150 chilometri da Praga. Due città che, specialmente nella bella stagione, permettono di conoscere al meglio un patrimonio culturale straordinario.
Immagina di iniziare il tuo weekend esplorando i tesori barocchi di Dresda, poi di spostarti nella tranquilla valle sassone dove nacque l’orologeria tedesca, e magari concludere con una visita alla città dorata di Praga. È un itinerario che unisce storia, arte, passione per l’orologeria meccanica.
Camminando per le strade di Glashütte, noterai che i cartelli con i nomi delle vie portano ancora tutti i nomi degli orologiai che un tempo qui risiedevano con i loro laboratori: Assmann, Helwig, Goertz e molti altri. È come passeggiare attraverso le pagine di un libro di storia dell’orologeria.
L’Orologio Astronomico di Hermann Goertz continua a battere il tempo dopo 100 anni, testimone silenzioso di una tradizione che nonostante le guerre e il regime non conosce fine. Ogni secondo che scandisce è un omaggio alla visione di un uomo che dedicò la sua vita a catturare l’universo in un mucchio di ingranaggi, ruote e camme ai più completamente incomprensibili.
- Maggiori informazioni nel sito web del Museo dell’Orologio Tedesco di Glashütte.
Conoscevi la straordinaria storia di questo orologio astronomico? Hai mai visitato il Museo Tedesco dell’Orologio di Glashütte, e se sì, quale è stata la tua impressione davanti a questo gigante meccanico che domina l’ingresso?
Commenti
Buongiorno Massimo
Non conoscevo la storia di questa meraviglia di mega pendolo.
A Dresda sono andato diverse volte per lavoro (la sera a cena) perchè lavoravo in un’ azienda consociata che distava pochi km da li.
Purtroppo non sono mai andato a Glashütte.
Spero di andarci e poter finalmente vedere queste meraviglie.
Grazie
Il Museo dell’Orologio di Glashütte, come con un minimo di organizzazione anche una visita a qualche manifattura, è qualcosa che un vero appassionato non può mancare. In più, se conosci Dresda, sai di che posti meravigliosi sto parlando.