Orologio Voutilainen Vingt-8

Il celebre orologiaio indipendente firma anche la sua ultima creazione dedicando alla precisione del movimento meccanico le sue massime attenzioni

di Massimo Scalese 2 MIN LETTURA

 

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La passione per gli orologi meccanici ha fonti e energie inesauribili. Come tutte le forme d’arte sia chi la interpreta sia chi la osserva, ha dentro di sé una visione unica. Forse dal primo giorno in cui Kari Voutilainen – orologiaio indipendente AHCI – iniziò la sua professione vendette consapevolmente la sua anima alla precisione; le sue creazioni hanno quasi sempre preso spunto dai cronometri da osservatorio.

Orologio Voutilainen Vingt-8

Il Vingt-8, ultimo suo segnatempo, ne è l’ennesima prova. Interamente costruito nell’atelier di Voutilainen, rispecchia già a prima vista il rispetto per le tradizioni e la ricerca dell’ottenimento – a tutti i costi – di un’alta precisione di marcia. Il movimento meccanico di manifattura monta una ruota del bilanciere di enormi dimensioni che permette una perfetta regolazione dell’orologio all’interno di rigorosissimi parametri.

Le cure di Kari per il meccanismo regolatore sono state maniacali. Per la molla del bilanciere, ha utilizzato una soluzione unica e molto rara: la parte esterna presenta una tipica spirale Breguet, mentre per l’interno ha scelto la curva Grossmann dall’orologiaio che la inventò caratterizzandola con un profilo molto curato e dolcemente incurvato.

E’ lo scappamento il particolare che rende unico questo segnatempo; è il primo orologio a possedere due ruote che seguono tale configurazione. Le due ruote dello scappamento del Vingt-8 danno un impulso diretto al bilanciere. Voutilainen dice che questo scappamento è estremamente efficiente visto che richiede minor energia di quelli tradizionali, e inoltre offre benefici in termini di longevità e stabilità nell’uso quotidiano.

Voutilainen Vingt-8 - scappamento

Il ponte del bilanciere – mostrato nella foto è estremamente elegante e disegnato in modo tale da non coprire tutti i particolari di quello che – a ragione – è comunemente definito “il cuore di un orologio”. Fissandolo con gli occhi mentre pulsa si ha l’illusione di vedere come un meccanismo riesca a misurare, e in qualche modo a “imbrigliare”, il tempo.

Le finiture del Calibro sono molto curate: le superfici dei pignoni sono completamente piatte e lucidate all’estremo per garantire tolleranze uniformi. Anche la platina principale e tutti i ponti sono rifiniti a mano, così come tutte le parti in acciaio e le viti.

Voutilainen Vingt-8
Caratteristiche tecniche

Movimento
Di manifattura. Disegnato, costruito assemblato e finito nei laboratori Voutilainen
Dimensioni: 30mm x 5,60mm
Nuovo scappamento con due ruote, impulso diretto
Platina principale e ponti ricavati da Argentone
Ruote ricavate da oro rosa
Rubini: 21
Riserva di carica: 50 ore
Spirale del bilanciere con contrappesi in oro rosa
Frequenza: (2,5 Hz) 18.000 alternanze/ora

Cassa
In oro 18 k
Dimensioni: diametro 39mm – spessore 11,5mm
Cristallo in zaffiro fronte e retro. Trattamento antiriflesso solo su quello frontale
Quadrante decorato a guillochè argento con indici, numeri e lancette in oro

Cinturino
In coccodrillo cucito a mano
Fibbia ardiglione in oro 18 k

Voutilainen Vingt-8

contaminuti

 

Commenti

  1. Quindi non c’è piu’ la “vecchia” ancora… 😉
    direi che la soluzione è molto interessante ed è bello quando queste innovazione derivano direttamente dagli indipendenti e specie uno come Kari che da l’impressione di essere tradizionalista pensando alle sue rifiniture perfette e a quel stile molto classico.
    Orologio spettacolare e per il nuovo scappamento dovremo aspettare un lungo periodo di collaudo al polso dei clienti per capire se mandera’ in pensione quello classico..

    1. Vorrei vedere i piccoli secondi di questo segnatempo muoversi… Teoricamente vista la soluzione del doppio scappamento adottato da Kari, se il risultato è che arriva un impulso diretto sul bilanciere ci si dovrebbe trovare nella situazione ideale per avere “di serie” anche i secondi morti! Proverò a contattarlo per vedere se può fornirci informazioni più dettagliate su tutto il sistema… Grazie

  2. vero, non ci avevo pensato… potrebbe essere benissimo e a questo punto aspetto curiosamente la tua risposta. grazie a te!

    1. Michele, Kari Voutilanen ha risposto alla mia email in cui richiedevo maggiori dettagli. Ecco il testo tradotto:
      Lo scappamento lavora collegato direttamente al bilanciere. Le due ruote danno l’impulso al bilanciere come uno scappamento di un cronometro. I denti della ruota dello scappamento spingono direttamente il cilindro che si trova montato su un rubino nel meccanismo del bilanciere. Le ruote rilasciano impulsi in entrambe le direzioni. La leva nel mezzo sostiene le ruote durante le oscillazioni. La leva possiede una pietra di bloccaggio per impedire che le ruote si fermino.
      Questo tipo di scappamento è molto performante e necessita del 30-40% di energia in meno per mettere in movimento il bilanciere rispetto a uno ad ancora svizzero. Questo è il grande vantaggio di questo tipo di scappamenti.

      La curva Grossmann è applicata al centro della spirale e, grazie alla sua implementazione, riusciamo a portare il centro della gravità della spirale libera nel mezzo del bilanciere. Non dobbiamo così più preoccuparci di cercare il punto per fissarla in modo tale che la curva risulti corretta.

      Spero di aver interpretato correttamente la sua descrizione. In pratica dovrebbe essere un evoluzione di un vecchio scappamento a cilindro, spesso utilizzato nelle vecchie cipolle da tasca.

  3. descrizione perfetta ma non essendo specificato esplicitamente se si tratta di secondi “morti” il dubbio mi rimane..

    1. Avevo fatto anche quella domanda a Voutilanen, ma nella sua email non ne ha parlato. Io ho pensato alla “potenzialità” dei secondi morti visto il particolare scappamento, ma Kari – cultore come sai dei cronometri da osservatorio – sembra essersi concentrato in quest’opera solo sulla precisione… Affascinante!

  4. quindi se non è stato specificato molto probabilmente non ci sono i secondi morti, in ogni caso è un movimento strepitoso e la descrizione del funzionamento è molto semplice da capire! Grazie per il lavoro svolto e l’impegno preso..

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