Oggi la rubrica Original Time ti racconterà di un’attività che spesso opera nell’ombra, lontano dall’annunciare l’ultima novità uscita sul mercato o dall’attenta descrizione che caratterizza una recensione live. Oggi ti racconterò dell’arte paziente e scrupolosa applicata al restauro degli orologi fabbricati a Glashütte, un lavoro fondamentale per permettere a capolavori del passato di continuare a raccontare la loro, e la nostra storia. Vedremo come orologi che hanno segnato epoche tornino a nuova vita grazie alla maestria custodita nel cuore della Sassonia.
Introduzione: Le Radici dell’Eccellenza Sassone
Non si può parlare di restauro a Glashütte senza prima fare un passo indietro, a quel 1845 che segnò l’inizio di tutto. Come ho già avuto modo di raccontare nella Piccola guida all’Orologeria Sassone, fu Ferdinand Adolph Lange, per ordine del Governo della Sassonia, a dare inizio alla trasformazione di una tranquilla cittadina – abitata da minatori prima che i giacimenti di argentite nei vicini Monti Metalliferi si esaurissero – in un epicentro dell’orologeria mondiale.
Lange chiamò subito al suo fianco nomi che ogni appassionato dovrebbe conoscere: Julius Assmann, maestro di orologi di precisione; Moritz Grossmann, non solo orologiaio ma anche fondatore della Scuola di Orologeria Tedesca nel 1878; Adolf Schneider, celebre per i suoi cronometri da marina; e la coppia Strasser & Rohde, i cui pendoli regolatori erano talmente precisi da essere utilizzati più come strumenti per misurare gli esperimenti nei laboratori scientifici che come segnatempo.
Questi pionieri non hanno solo costruito orologi; hanno definito uno standard, un’identità per l’orologeria tedesca che ancora oggi costituisce una valida alternative alla scuola svizzera. Ed è sulle creazioni dei primi, e quelle dei loro successori, l’oggetto dell’approfondimento di oggi.
Glashütte Original: Erede e Custode di una Grande Tradizione
Glashütte Original è oggi, uno tra i più illustri portabandiera di questa eredità. La manifattura non si limita a produrre segnatempo che raccontano di quella visione, ma si fa carico della memoria storica dell’intera regione. Con l’avvicinarsi del 180° anniversario della fondazione dell’industria orologiera a Glashütte che celebreremo nel 2025, il legame tra il marchio e la storia della città è più forte che mai. Il suo è sempre stato un ruolo anche di responsabilità, di custode.
L’Impegno per il Patrimonio: Il Museo e il Suo Atelier di Restauro
Nel 2000 l’ingresso nel Gruppo Swatch ha permesso a Glashütte Original di amplificare questo suo impegno. Dietro il colosso orologiero c’era la passione di un unico uomo, Nicolas Hayek, il “vecchio” a cui tutta l’orologeria deve molto se riuscì a risollevarsi dalla Crisi del Quarzo.
Si racconta che quando Hayek mise per la prima volta piede a Glashütte, rimase talmente sbalordito dalla storia di quel luogo da sentire un impulso irrefrenabile di contribuire a ricostruirla; non solo un marchio e gli affari quindi, ma anche quello che gravitava intorno.
Ne sono nate iniziative preziose, come la Scuola di Orologeria interna “Alfred Helwig”, fucina di nuovi talenti, e soprattutto il Museo degli Orologi di Glashütte, inaugurato nel 2008. Quest’ultimo non è solo un luogo di esposizione, ma il centro vitale per la cultura orologiera del luogo.
Ed è proprio qui, tra le mura del Museo, che opera il Dipartimento di Restauro. Come ho segnalato in un precedente articolo del 2011, questo atelier specializzato è patrocinato e gestito con personale altamente qualificato di Glashütte Original.
La sua missione è preziosa e particolare: restaurare qualsiasi segnatempo prodotto a Glashütte dal 1845 in poi, di qualsiasi marchio o orologiaio indipendente esso sia. Un servizio fondamentale per collezionisti e istituzioni, che richiede una profonda conoscenza e una manualità fuori dal comune per il restauro di orologi antichi.
Caso di Studio: La Rinascita del Pendolo Astronomico Strasser & Rohde
Dalla Cina a Glashütte: Il Ritorno di un Gigante del Tempo
Per farti toccare con mano cosa significhi quest’arte, ti porto l’esempio del restauro del pendolo astronomico Strasser & Rohde n. 565.
Proveniente dall’Osservatorio di Qingdao, in Cina, questo più che essere un orologio strumentale, fu costruito intorno al 1900, quando la cittadina era una base navale tedesca. Per anni, ha fornito il tempo di riferimento per osservazioni astronomiche e guidato telescopi. Poi, l’oblio, fino alla decisione di riportarlo a Glashütte nel 2010 per un intervento che si preannunciava assai complesso.
Il lavoro, documentato all’epoca dal museo, è durato più di dieci mesi e ha richiesto molto impegno.
Galleria Fotografica del Restauro
Ogni vite, ogni ruota, ogni leva è stata smontata, analizzata e trattata. La cassa in legno è stata ricostruita ex novo, mantenendo solo le porte originali. Il movimento ha subito un processo completo di disossidazione, pulizia, e dove necessario, rifacimento di placcature e finiture.
Il quadrante, un capolavoro di incisione e argentatura, è stato riportato alla sua leggibilità originale. Un intervento che esemplifica perfettamente cosa significhi il restauro di orologi storici a questi livelli.
Non a caso, Glashütte Original aveva già celebrato gli strumenti di precisione un tempo realizzati da Ludwig Strasser & Gustav Rohde con il Senator Regulator nel 2009.
Conclusione: Un Ponte tra Passato e Futuro
L’attività del Dipartimento di Restauro del Museo dell’Orologeria Tedesca, sostenuta da Glashütte Original, svolge un’attività molto più approfondita che un semplice laboratorio di riparazione. È una questione di cultura, un modo per garantire che la genialità degli orologiai di Glashütte continui a vivere e a ispirare nuove creazioni.
Ogni orologio che esce da quell’atelier non è solo un oggetto che ha ripreso nuovamente a funzionare, ma una pagina di storia che possiamo ancora leggere.
Ti invito, se ne avrai l’occasione, a visitare il Museo degli Orologi di Glashütte: solo lì si può comprendere il valore di un’eredità conservata con tanta passione. Parleremo presto nelle prossime puntate di Original Time di qualche chicca lì custodita.
Eri a conoscenza dell’attività di restauro svolta da Glashütte Original? Hai mai visitato il Museo dell’Orologio di Glashütte? Dillo qui sotto in un commento.