Dimostrando l’enorme esperienza e tecnologia acquisita nel cronometraggio agonistico TAG Heuer ha presentato a Baselworld 2011 il suo nuovo orologio Concept MIKROTIMER Flying 1000 Chronograph. Quasi ogni anno – la Maison presenta un nuovo “concetto orologiero”: lo aveva già fatto anni fa con il Monaco V4 e l’anno scorso con il Pendulum Concept.
Misurare i tempi brevi è sempre stato “il pallino” della famiglia Heuer; Edouard Heuer iniziò a farlo aprendo a Saint-Imier il suo primo negozio di orologi. Già nel 1916 fu presentato il Mikrograph (riapparso in una versione da polso nella nuova collezione), un cronografo in grado di leggere fino a 1/100 di secondo tramite la comune lancetta centrale dei secondi.
Nel 2011 Tag Heuer supera dieci volte se stessa: il MIKROTIMER Flying 1000 Concept Chronograph è il primo cronografo meccanico da polso al mondo in grado di misurare e visualizzare il MILLESIMO di secondo.
Fino a qualche tempo fa, 36.000 alternanze ora fissavano nella nostra mente limiti oltre i quali non riuscivamo a immaginare che un Calibro meccanico potesse pulsare. L’anno scorso Breguet ci ha messo su un piatto d’argento i 10 Hz della sua “vibrazione supersonica” (72.000 a/h). Il movimento del Mikrotimer Flying 1000 frulla a 500 Hz, che corrispondono a una cifra a sei zeri… Ossia 3.600.000 alternanze/ora: il più veloce cronografo – forse – dell’universo.
Il movimento di manifattura TAG Heuer si basa sulla costruzione del Calibro del Mikrograph 1/100 integrato ed è equipaggiato da due scappamenti:
– Solotempo: 4Hz, 28.800 alternanze/ora, riserva di carica di 42 ore.
– Cronografo: 500 Hz, 3.600.000 alternanze/ora.
Dentro il suo meccanismo non c’è il bilanciere. Per girare a quella che – per ora – può essere definita la velocità della luce di un segnatempo, se n’è dovuto fare a meno in modo da eliminare qualsiasi isocronia che – a tali ritmi – il componente avrebbe potuto generare.
La spirale ad alta frequenza – sottolineo che per il marchio da oggi significa 500 Hz – è stata realizzata in collaborazione con la manifattura Atokalpa (Parmigiani Fleurier Group), e presenta – oltre a una resistenza ottimale – una dilatazione contenuta.
La trasmissione dinamica tra ruote e leve genera un impulso ad alta velocità non gravato dallo slittamento tra denti/levé: la leva rimbalza sulla ruota invece che scorrerci.
Diversamente dal meccanismo self-start bilanciere-spirale utilizzato abitualmente in orologeria, Mikrotimer Flying 1000 Concept Chronograph utilizza un sistema Launcher-Hub-Brake controllato da ruota colonna, reso possibile dalla maggiore rigidità della spirale. Lo START attiva il launcher mettendolo in forte contatto con lo scappamento radiale. Lo STOP radiale spinge il launcher sul perno, bloccando istantaneamente il movimento della spirale.
Quanto elencato è protetto da undici brevetti. TAG Heuer afferma che la soluzione per infrangere queste “barriere del suono temporali” è stata quella di combinare due energie indipendenti: una per il movimento orologiero, una per il movimento cronografico, di fatto risolta con il Mikrograph 1/100.
Ok, ma finiti gli approfondimenti tecnici, cosa vedrò sul quadrante di un Mikrotimer 1000 al polso intento a fare il suo “lavoro”?
La sfera centrale del Mikrotimer Flying 1000 compie un’eccezionale serie di 10 rotazioni complete del quadrante principale, indicando il 1/1000 di secondo ed il 1/100 di secondo su una scala graduatoria da 0 a 100 sulla parte esterna del quadrante. Una seconda sfera principale, più piccola, indica i minuti (brevetto TAG Heuer in fase di approvazione) e il 1/12 di minuto su una seconda scala a 150 secondi. Un contatore d ore 6 visualizza il 1/10 di secondo, calibrato su 5 secondi.
La sua è cassa in PVD nero con anse in titanio e trattamento in rutenio nero per il movimento. Mikrotimer Flying 1000 è ancora allo stato di Concept. Com’è già accaduto per la cassa del Monaco V4, ci sarà un ulteriore fase di sviluppo per “controllare” e rendere fruibile e perfettamente leggibile quest’incredibile velocità.
contaminuti
Commenti
Mi permetto di segnalarti che gli Hz sono 50 non 500! Un saluto e complimenti per i commenti.
Ciao Vincenzo. Per prima cosa ho controllato il comunicato stampa e ovunque – anche sul sito TAG Heuer – è riportato 3.600.000 a/h – 500 Hz, ma ti ringrazio dell’osservazione: mi permetti di approfondire, ma anche di ripassare… che fa sempre bene.
Una oscillazione (completa) di un bilanciere è composta da due vibrazioni o alternanze di eguale durata: pensa a un pendolo che per andare da un estremità all’altra – rispetto al centro o posizione di partenza – esegue due movimenti opposti.
La frequenza è universalmente il numero di oscillazioni al secondo (Hz). In orologeria si usa l’unità vibrazioni (o alternanze) / ora. Il calcolo torna:
3.600.000 a/h : 2 = 1.800.000
1.800.000 : 3.600 (i sec. in 1 minuto) = 500 (Hz)
Prova con 28.800 a/h (4 Hz) le alternanze/ora – oggi più diffuse…