Cosa starà mai combinando per Baselworld 2012 Thomas Prescher? Beh di preciso non ne ho la benché minima idea anche se dalle settimane scorse è un po’ che il simpatico e geniale orologiaio indipendente AHCI di Twann si diverte a prendermi in giro mandandomi delle strane foto di sarcofagi e mummie egizie provenienti da epoche remote…
Eppure stavolta bolle in pentola qualcosa di veramente diverso dal solito se Thomas, per raccontare la novità che porterà a Baselworld – svelandola un po’ alla volta – ha incominciato poche ore fa a mostrare oggetti davvero strani che hanno ispirato l’idea, evidentemente ben prima che egli decidesse fosse giunto il momento di realizzarla.
La prima immagine riguarda Howard Carter nel momento in cui scoprì nel 1922 la tomba di Tutankhamon, poi con la macchina del tempo di cui ogni artigiano orologiaio è evidentemente e segretamente dotato, Prescher balza dal Re egiziano al nostro Giuseppe Verdi, all’opera che gli venne chiesta di scrivere per l’apertura del canale di Suez, al mancato raggiungimento di questo obiettivo avvenuto invece con Il Rigoletto.
Come un “Indiana Jones” dell’orologeria Prescher sta intessendo la sua avventura misteriosa, tra mummie egiziane, l’opera di Vivaldi, il canale di Suez, ed ecco spuntare anche “Ventimila leghe sotto il mare” di Jules Verne, il Nautilus e la MaelStrom – in norvegese moskstraumen, “corrente di Mosken” (leggi da Wikipedia).
Nel suo sito Prescher scrive: “Sembra che alcuni archeologi abbiano trovato una grande capsula contenente all’interno una moltitudine di reperti storici. Il fatto interessante è che ognuno di questi oggetti proviene da un’epoca diversa. Sia la capsula, sia gli oggetti sembrano essere legati tra l’oro da tecnologie navali e subacquee. Dalle prime rilevazioni sembra che la capsula sia stata utilizzata per riporvi beni rubati..”.
Test effettuati con il carbonio hanno rilevato che un grande numero di questi oggetti rinvenuti erano più vecchi della data in cui veniva rilevato il loro primo utilizzo, Molti di loro non avrebbero potuto mai essere più vecchi del 1867, ma i test con il carbonio hanno rivelato che il più vecchio di loro possiede un’età di migliaia di anni.
Dopo averli attentamente esaminati gli archeologi sono giunti alla conclusione di aver rinvenuto una raccolta di oggetti di uno scienziato che potrebbe essere stato in grado di aver libero accesso a sviluppo di macchinari non disponibili a quel tempo, e nemmeno oggi. Una sorta di Galilei e Da Vinci.
E l’orologiaio indipendente dove vorrà andare a parare? Su una lega misteriosa, mai utilizzata in orologeria? Su una nuova complicazione orologiera che s’ispira a qualcuno di questi strani oggetti rinvenuti? Tutto può essere, C’è da dire che Thomas Prescher in talune creazioni come per esempio il Triple Axis è andato ad applicare in un orologio da polso concetti mai visti prima.
Un po’ di favola e mistero non rende tutto molto più interessante? Thomas racconterà con il contagocce “frammenti della sua (nuova) favola” per svelarla definitivamente a Baselworld 2012.
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contaminuti
Commenti
Tutti svelano con largo anticipo i loro nuovi modelli e invece Prescher ci tiene la curiosità ai massimi livelli, fa bene! Tutta questa attesa mi fa pensare che il prodotto sarà molto interessante, non potrebbe essere altrimenti, non sì può rendere impaziente la gente se non sì ha nulla per poi farla stupire.
E’ proprio vero quanto dici; tra l’altro bisogna anche rilevare che Thomas, coadiuvato da sua moglie Heike, oltre ad essere un grande orologiaio dedica molto tempo a “spiegare” e a trasmettere la visione che l’ha guidato a realizzare il suo prossimo prodotto.. E’ vero che ciò gli permette di farsi anche pubblicità, come farebbe del resto qualsiasi artigiano, ma il risultato sono autentiche fiabe “per grandi” (appassionati)! Al solito sarà interessante seguirlo…