All’avvicinarsi del decimo anniversario dell’attività del suo marchio, l’orologiaio indipendente Rexhep Rexhepi presenta l’ultima versione chiamata Akrivia Chronomètre Contemporain II RRCC02 del suo mega-cronometro.
Ammesso che tu te lo possa permettere, se riesci ad avere sufficiente pazienza per attendere che Rexhep te lo consegni, ora dopo aver donato il primo esemplare ed unico per la nobile causa di Only Watch 2021, cui è stato battuto all’asta per ben CHF 800.000, è in regolare produzione.
Completamente nuovo RRCC02 è un laboratorio di prestigiose finezze di altissima micromeccanica orologiera che difficilmente si incontra. Ed è curioso che dietro a tutto ci sia un giovanissimo orologiaio di origini kossovare che da tempo risiede e lavora a Ginevra.
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ToggleChi è Rexhep Rexhepi?
Un predestinato. Nato e cresciuto con la nonna in Kosovo, suo padre ha sempre vissuto e lavorato in Svizzera.
All’età di 11 anni Rexhep Rexhepi si trasferì anche lui lì e fu subito il destino a decidere per lui che avrebbe intrapreso il mestiere di orologiaio. Se vai a Ginevra è impossibile non notare che in quella città si vive a pane e orologi, e furono proprio i secondi a rapire l’immaginazione di Rexhep.
Come se avesse visto una magica luce lui non fece altro che seguirla e così da giovanissimo trovò un impiego come apprendista orologiaio presso Patek Philippe. In seguito passò un periodo di tre anni alla BNB Concept dove diventò presto responsabile dello sviluppo di grandi complicazioni.
Quindi collaborò per F.P. Journe, il grande passo che gli aprì la mente verso la professione di orologiaio indipendente, e da lì nel 2012 a soli 25 anni trasformò in realtà il suo grande sogno: Akrivia.
Altri interesanti risvolti sulla sua personalità potrai trovarli in una recente esclusiva intervista su Monochrome-Watches.
Chronomètre Contemporain
Prima di parlare del Chronomètre Contemporain RRCC II bisogna dire due parole sul Chronomètre Contemporain che l’ha preceduto e che nel 2018 ha vinto il GPHG a Ginevra.
L’idea di Rexhepi era quella di creare un orologio che rappresentasse un ponte tra il passato e il presente dell’orologeria di Ginevra. Difatti RRCC I è proprio questo.
Quel segnatempo combina design e finiture classiche, ma mostra anche tratti contemporanei. Il quadrante è in smalto Grand Feu, il tipico materiale utilizzato per i quadranti degli orologi da tasca di lusso del XIX secolo, ma è dotato di un design che rappresenta una rivisitazione moderna dei famosi quadranti “a settori” degli anni Trenta e Quaranta.
A prima vista è simile al nuovo RRCC II, ma alla fine è un orologio completamente diverso.
Akrivia Chronomètre Contemporain II RRCC02
Stessa cosa vale per questo nuovo Akrivia che festeggia il decennio. L’estetica del Chronomètre Contemporain II è simile, così come l’ispirazione. Ma poi guardando meglio la cassa essa è diversa, il quadrante è realizzato con un altro approccio e anche il movimento è diverso. Possiamo considerarlo un’evoluzione.
Il quadrante è ancora una volta in smalto Grand Feu e anch’esso conserva la minuteria caratterizzata da numeri romani alternati.
Quadrante
Il quadrante in smalto vitreo è realizzato nel segno della massima tradizione, con una mano esperta e un fine pennello, infine più volte cotto in forno per ottenere la finitura lucida e indelebile che definisce il vero smalto.
Una volta ultimato, il quadrante smaltato viene lucidato con una pasta abrasiva per affinare la superficie fino a renderla quasi vetrosa.
Il processo deve essere ripetuto perché ogni quadrante è composto da due parti saldate insieme: la sezione dei secondi che è incassata e il quadrante principale.
Una delle differenze tra il Chronomètre Contemporain II di Rexhep Rexhepi e il primo, è che ora il quadrante non ha più l’anello in oro intorno al giro dei secondi, consentendo perciò al quadrante secondario di unirsi perfettamente alla sezione principale del quadrante.
Anche gli indici sono in smalto cotto. Prima sono stampati in smalto liquido e poi nuovamente cotti per fissarli. Rispetto al primo modello gli indici sono leggermente cambiati: ora il loro font è più incisivo, particolare che li mette in maggiore evidenza.
Cassa
La cassa in platino è abbinata a un quadrante in smalto cotto di colore nero inteso reso appunto lucido dallo smalto. Questo presenta un dettaglio decorativo visibile solo da vicino: la secondiera è rifinita con un motivo gratté inciso a mano e poi rivestito di smalto grigio traslucido.
La cassa in oro rosa offre invece un quadrante in smalto bianco. Anche in questo caso il quadrante si distingue per un dettaglio visibile solo a un esame più attento: le lancette sono trattate a mano a circa 800 gradi C per conferire loro un’intensa tonalità violacea.
RRCC02 ha una sofisticata cassa prodotta da Akrivia sotto la supervisione dell’esperto Jean-Pierre Hagmann. É composta da ben 15 parti comprese le anse che sono singolarmente saldate alla carrure.
Rispetto alla prima edizione è completamente nuova. Sono state modificate le proporzioni dei vari elementi che ora sono più in armonia tra loro. Tra le migliorie apportate c’è un vetro zaffiro con una cupola più marcata.
Un’altro particolare caratteristico è la geometria delle anse, un tratto distintivo della prima edizione. Le anse, dolcemente arcuate, si ispirano agli orologi uomo della metà del XX secolo, in particolare a quelli con cassa prodotta da Emile Vichet, stimata firma tra i creatori di casse. Nel Chronomètre Contemporain II RRCC02 sono state allungate e ora presentano uno slancio più graduale verso il basso.
Le misure sono quelle di un segnatempo classico ed elegante: 38 mm di diametro per un’altezza di 8,7 mm.
Movimento Akrivia Chronomètre Contemporain II
Com’era abbastanza naturale che fosse questa è la parte dove Rexhep Rexhepi ha dato il meglio di sé. Il risultato è un’orologio, anzi un cronometro, che fa della sua visione meccanica una sofisticazione paragonabile ad un orologio complicato, invece nominalmente parlando stiamo parlando di un tre lancette.
Animato dal calibro RRCC02 questi è dotato di due treni di ingranaggi e bariletti affiancati e perfettamente simmetrici. In realtà una complicazione ce l’abbiamo e visivamente parlando è una delle più spettacolari: i secondi morti.
Nell’interpretazione di Rexep la lancetta dei secondi saltante è azionata da una stella e da una coq e alimentata da un proprio treno di ingranaggi. Dato che i secondi dispongono di una propria fonte di energia, vengono così eliminati qualsiasi spreco di energia sugli organi di regolazione del movimento, a beneficio di una marcia cronometrica superiore. Spettacolare e preciso.
Posizionato adiacente alla coppia dei bariletti, il meccanismo che li blocca ha l’aspetto di una molla a forma di barra lucidata nera con un nottolino integrato. La costruzione, dice Rexepi, è stata pensata per evitare la sovratensione e il gioco delle molle principali, preservando nel contempo la pronunciata simmetria del movimento.
É facile comprendere come realizzare tutti i componenti abbia richiesto una grande dose di manualità e l’utilizzo di tradizionali attrezzature come torni e fresatrici di precisione.
Finiture
La piastra principale e i ponti sono realizzati in German Silver (argentone) ecologico, senza piombo, noto anche come maillechort, una lega che vanta proprietà meccaniche e fisiche ideali che lo rendono il materiale perfetto per stabilità funzionale e il successivo trattamento decorativo.
Il movimento è decorato con tecniche tradizionali, tutte eseguite a mano secondo i più alti standard di orologeria di visione ginevrina. Esse includono: Côtes de Genève, perlage, grani circolari, anglage con angoli interni lucidati; castoni per rubini e sedi svasate per viti entrambi lucidi, parti in acciaio trattate con il sofisticato metodo di lucidatura nera comprese viti e ponte del bilanciere.
Ad esempio, sottolinea il giovane maestro orologiaio, la qualità della finitura appare evidente dalle ruote dei due treni del tempo affiancati, che sono rifinite con smussi lucidati a mano sui raggi e sui bordi interni, risultando in 140 angoli verso l’interno attraverso le ruote di entrambi i treni.
Tutte le sritte sui ponti del movimento sono incise a mano in un carattere serif.
Prezzo
Il prezzo di Akrivia Chronomètre Contemporain II RRCC02 viene comunicato solo su richiesta. Ho scritto persino ad Akrivia pensando, come spesso capita, che l’avessero volutamente omesso nel press kit e che lo avrebbero svelato se interpellati, invece no. Ma comunque conoscerlo che senso avrebbe? Qui siamo talmente in alto che qualunque cifra per me avrebbe un senso.
Però io sono curioso per cui ho fatto le mie ricerche.
Nel 2018 Akrivia Chronomètre Contemporain I in oro rosa costava IVA inclusa 59’940 CHF. Sicuramente il nuovo modello in platino costerà abbastanza di più (forse 85.000/90.000 CHF?) e comunque sia se li avessi – anche se è “solo” un tre lancette – li spenderei a occhi chiusi dopo quello che ho visto.
Cosa Ne Pensi?
Per qualche motivo che non saprei indicare, ho sempre provato un profondo interesse per l’orologeria di Rexhep Rexhepi ma non avevo mai avuto l’occasione di conoscere uno dei suoi orologi nei dettagli, ne tanto meno il primo Akrivia Chronomètre Contemporain.
Dopo serie difficoltà iniziali, che sono normali, ma che in questo mondo non immagini che possano verificarsi, ad un certo punto tutto per l’orologiaio di origini del Kossovo è esploso tanto da non riuscire oggi a star più dietro alle richieste.
Essendo la visione di Rexep cresciuta e consolidata con l’esperienza lavorativa presso François-Paul Journe, non mi stupisce che un orologio come il Chronomètre Contemporain II RRCC02 porti la sua firma. F.P. Journe creò proprio negli anni in cui il fondatore di Akrivia finì di lavorare per lui il Chronometre Optimum uno dei miei segnatempo di Alta Orologeria preferiti.
Il pezzo che abbiamo visto insieme è la classica marca da bollo di un orologiaio indipendente di alto profilo. Mezza vita – anche se la sua è molto giovane – trascorsa sul banco e l’altra ad annotare le idee che ti vengono in mente.
D’altronde, come scrisse un caro amico anni fa in un articolo che Orologi di Classe custodisce preziosamente, stiamo parlando di Artigiani del Tempo.
Cosa dici?
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Commenti
Il Chronomètre Contemporain è uno degli orologi per cui ho perso la testa ancor prima di conoscere la storia del marchio o del suo fondatore. Spinto dal desiderio di possederlo ho scritto alla manifattura per scoprire che avrebbero preso la mia richiesta in lista di attesa con disponibilità a pagare intorno ai 60K.
Magari per la metà e facendo sacrifici mi sarei potuto inserire, ma ho dovuto scendere a più miti pretese e lasciarlo nel cassetto dei sogni.
Mentre la collezione Akrivia è un pò troppo spinta per i miei gusti, e sotto certi aspetti vi è nella concorrenza qualcosa di simile, nel Rexhep Rexhepi trovo tutto ciò che cerco in un orologio top.
Il movimento di una raffinatezza e ricercatezza superiore sia per il funzionamento dei secondi morti, tra le mie complicazioni preferite perchè poco appariscenti ma che sanno distinguersi, che per le proporzioni estetiche. Le finiture così estreme che solo una piccola manifattura può fornire. La cassa di Hagmann che è uno dei massimi esperti del settore da decenni (chissà come lo avrà convinto RR per non farlo andare in pensione). Le lancette che fondono linee classiche a modernità così come il quadrante Gran Feu che ha una bellezza ed eleganza senza tempo e la cui composizione grafica è anch’essa un perfetto incontro tra passato e presente.
Dovunque lo si guardi c’è tanta bellezza e una storia o un uomo da raccontare.
Wow, che spettacolo.
Grazie Lorenzo! Più che un commento la tua è la prova che, oltre a possedere tanta passione, hai le conoscenze per poter apprezzare nei dettagli certe opere direi quasi imbarazzanti per il loro livello eccelso come appunto questo secondo capitolo cronometrico di Rexhep Rexhepi.
Che dire… ancora una volta Rexhep Rexhepi ha colpito nel segno.
Un’altra meraviglia meccanica, non cè che dire, poi i secondi morti…. davvero una prodezza maccanica.
Mi piace tantissimo, oltre al movimento, rifinito in modo maniacale, le 3 sfere sono particolari e quasi ipnotiche.
Complimenti !!
🙂 Grazie per il commento Lorenz!