Slow Runner: il nome perfetto per questo Antoine Martin (VIDEO)

Slow Runner è il nome dell'ultimo segnatempo realizzato dalle abili mani di Martin Braun che monta un Calibro che oscilla alla frequenza naturale del tempo.

di Michele Tonon 4 MIN LETTURA

 

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Io vorrei partire subito con il video di questo Antoine Martin Slow Runner .. senza tante parole, semplicemente perché anche una qualsiasi persona impreparata alla materia tecnico/meccanica, avendo visto più o meno vari movimenti meccanici (anche grazie alla recente usanza di inserire il vetro zaffiro nei fondelli degli orologi) si renderà conto che qui siamo di fronte a qualcosa di concettualmente diverso da tutto il resto, siamo di fronte a ciò che non è standard…

E’ pure vero che l’Alta Orologeria ci ha abituati a non presentare quasi mai un prodotto standardizzato, neppure il classico modo di leggere l’ora (analogico circolare sulle 12 ore) è mai scontato grazie alle funzioni retrograde, agli orologi con ore saltanti, formati di lettura digitali su dischi rotanti o su satelliti e cursori vari… oppure i quadranti decentrati, ogni costruttore ha il suo stile.. chi più chi meno cerca di rendere uniche le sue opere!!

Anche a livello meccanico nell’alta gamma lo standard è quasi sempre un movimento di manifattura che contenga complicazioni incredibili, dalle più raffinate alle più provocatorie…
Forse l’unica cosa standard in orologeria è la misura del tempo (che poi, in realtà qualcuno ha fatto suo anche il concetto di tempo.. ricordo un progetto di BNB concept, ma questo è un’altro discorso).

Particolarità di questo Orologio Antoine Martin Slow Runner 1Hz

Vengo al punto affrontando un’ultima considerazione sulle alternaze/ora usate nell’orologeria meccanica.
Diciamo che nei movimenti lo standard di frequenza sono le 21.600 A/h.
Le alternanze /ora equivalgono alla somma delle oscillazioni (avanti e indietro) che un bilanciere compie in un ora.
Poi c’è chi utilizza le 18.000A/h dove a far da protagonista deve essere una perfetta regolazione dello scappamento… in genere è la strada più complicata ma proprio per questo motivo, a detta di molti anche la più raffinata..
Poi c’è chi porta le alternanze a 36.000 e qui il gioco della precisione diventa più facile ma c’è l’inghippo, più aumentiamo il numero di frequenze e più il movimento viene sollecitato con tutte le conseguenze del caso!
Attualmente le nuove frontiere sembrano essere proprio le alte frequenze grazie all’introduzione dello scappamento in silicio (materiale molto leggero e resistente) che sembra aver risolto le problematiche che uno scappamento tradizionale non riusciva a sostenere sulle altissime frequenze..

In questo Slow Runner di Antoine Martin la tendenza verso le alte frequenze è stata messa letteralmente da parte anzi… la frequenza qui è talmente bassa da non aver precedenti nel mondo dell’orologeria da polso!! Stiamo parlando di un movimento ad 1Hz quindi 7.200 A/h.

In realtà, i più informati, hanno già sentito e visto orologi definiti ad 1Hz … ma non è la stessa cosa, faccio un esempio: Il Grönefeld 1Hz secondi morti.

Grönefeld One Hertz a secondi morti indipendenti

Alcuni di voi sapranno però che per arrivare ad 1Hz nei meccanismi a secondi morti è necessario partire da una “classica” frequenza di 21.600A/h (quindi sono 3Hz) per arrivare ad un dispositivo, che riduce le oscillazioni a 3.600 in un ora! La differenza sta nel fatto che i secondi morti hanno un dispositivo che blocca e rilascia e l’effetto visivo finale è quello di vedere la sfera secondi (lancetta) compiere un salto ogni secondo…

Nel caso di Antoine Martin Slow Runner non esiste un sistema o dispositivo riduttore, ma il movimento è concepito alla base per rilasciare direttamente, in modo naturale, la frequenza di 3.600 oscillazioni l’ora.
 L’effetto visivo finale sarà differente dagli altri, infatti la sfera secondi farà un balzo di mezzo secondo (due alternanze per ogni oscillazione).
Ecco perchè questo Slow Runner non ha assolutamente nulla di standard neppure concettualmente…. insomma, mai nulla di simile è stato costruito prima come orologio da polso!

Dopo questa spiegazione (anche se riduttiva) dovrei reinserire il video per far si che possiate ammirare con sguardo differente il movimento dello Slow Runner ed il suo grande bilanciere da 24mm di diametro oscillare con calma maestosa..

Se riguardate il video noterete anche il pitone scorrere lungo la cavità presente sulla quarta razza del ponte! Che spettacolo!!!
Il ponte del bilanciere si impone per le sue tre lunghe razze, oltre alla quarta per la regolazione, mantenendosi il protagonista della scena insieme alle brevi e lente oscillazioni della spirale!

Una curiosità tutta da studiare, alla quale ci aggiorneremo quanto prima con un’estensione di questo articolo, è la presenza in questo Slow Runner dello scappamento in silicio che paradossalmente, come dicevo prima, l’orologeria moderna ci ha abituati ad associare solo ed esclusivamente per raggiungere le alte frequenze!!

Il design del quadrante è molto attuale, ben studiato… mette in evidenza a ore 6 la grande secondiera e lo scorrere dei suoi “lenti” scatti. Decentrato in alto a destra troviamo il contatore di ore/minuti. A ore 3 il datario e in alto a sinistra c’è un piccolo contatore di riserva di carica che arriva fino a ben 92 ore!!!
Io quando vedo queste novità comprendo perfettamente perchè l’orologeria mi appassioni ogni giorno di più..

Slow Runner sarà presentato al Salone Baselworld 2013 e si conosce già il suo prezzo: CHF 19.500 per le due versioni in acciaio, CHF 34.500 per quella in oro rosa; non vedo l’ora di vederlo, fotografarlo dal vivo e chiedere a Martin Braun – maestro orologiaio dalle eccezionali capacità che sta dietro questo progetto – altre informazioni per ritornare presto a parlarvene!

Maggiori informazioni: www.antoinemartin.ch

 

Commenti

  1. ma con uno scossone all’orologio, non si provocherebbe un cambiamento alle oscillazioni del bilanciere?

    1. Pasquale, l’orologio verrà presentato a Baselworld 2013 quindi avremo modo tutti di toglierci qualche curiosità in più. Le informazioni più dettagliate sono ancora esigue! Una mia personale sensazione è che per ovviare al problema da te sollevato siano stati applicati quei tre rubini che vedi sulle razze nel ponte del bilanciere! Staremo a vedere, di certo faremo un’estensione all’articolo stesso…

    1. La nostra è un anteprima assoluta. Sono passati alcuni giorni da quando ho scovato questo orologio e le informazioni erano quasi nulle (alcune immagini e nulla più).. Ci siamo poi messi in contatto con Antoine Martin.. In seguito ho avuto modo di ragionare sul funzionamento di questo Slow Runner parlandone anche con alcuni amici.. quindi un grazie particolare va anche a te Antonio!!

  2. ok, poichè la utilizzando basse oscillazioni, come le sveglie, uno scossone potrebbe modificare l’andatura del bilanciere… poichè a differenza dell’orologio in questione la sveglia rimane ferma…ma invece un orologio da polso subisce tanti scossoni…

  3. Buonasera Massimo,
    ma Lei sa qualcosa di Martin Braun? Il sito di Antoine Martin è perennemente in costruzione. Novità non ne vedo da molto e le uniche “fonti” che ho in Germania mi riferiscono che collabora con Schaumburg. Però anche loro a catalogo continuano a produrre solo l’Eos di venti anni fa.

    Tornando allo Slow Runner, lo trovo spettacolare. Adoro il concetto di base di un movimento ad 1Hz. Purtroppo ovunque si cerchi è introvabile e sembrerebbe non esistano alternative (escludendo per ovvie ragioni Grönefeld).
    Cordiali saluti

    1. No, non ne so molto di più. Raramente ci scambiamo qualche messaggio su LinkedIn. Lo Slow Runner è fantastico e Braun è, a parte questo modello, un visionario. Si ce n’è qualcun altro di orologio a 1 Hz; appena ho tempo scriverò qualcosa. Grazie per il commento.

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