Per un orologio memorabile come il Royal Oak cinquant’anni sono una data solenne, anche se per l’icona disegnata nel 1972 da Gérald Genta per Audemars Piguet viene spontaneo pensare più all’eternità.
Cinquant’anni fa il Royal Oak faceva i suoi primi passi camminando sulle uova: al tempo sia le sue linee squadrate mai viste prima sia il fatto che fosse in acciaio, erano una rivoluzione nel segmento di lusso capitanato allora dai soliti orologi classici di forma tonda e d’oro. In un periodo anche reso difficile dalla consapevole crisi innescata dal quarzo, agli inizi il successo pareva molto incerto.
Oggi è l’orologio sportivo di lusso per eccellenza che ha creato il genere in assoluto più desiderato.
Quando per un orologio arriva un anniversario importante come i cinquant’anni non puoi nasconderti dietro un nuovo quadrante ma devi portare qualcosa di nuovo e fissare in qualche modo quell’attimo, ma come? Il rischio che si corre tutte le volte che si tocca un’icona è enorme.
Quindi com’è andata? É andata che i nuovi Audemars Piguet Royal Oak 2022 hanno ovviamente conservate intatte le linee tracciate da Genta ma portano un insieme di piccole modifiche e importanti aggiornamenti meccanici che assicurando il successo dell’operazione 50 anni mostrano uno sforzo intellettuale della Maison non indifferente.
Andiamo ora a scoprire insieme come sono fatti i Royal Oak 2022.
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La collezione Royal Oak riceve nuove referenze da 37 mm e 38 mm animate da calibri automatici come nuovi cronografi e modelli altamente complicati da 41 mm.
Pur mantenendo invariati tutti i codici che hanno concorso a farlo diventare una star i modelli del giubileo 2022 mostrano un profilo più slanciato, con leggere evoluzioni per il design della cassa, del bracciale e dei quadranti. A Le Brassus la parola d’ordine deve essere stata di alleggerire (di nascosto) ma nel contempo di ottenere maggiore vestibilità ad un segnatempo già noto per la sua comodità.
Sono previsti nuovi movimenti di cui uno, il calibro 7121 automatico, che equipaggia anche il nuovo Jumbo di cui ho accennato giorni fa nell’articolo delle novità orologi 2022.
Oltre a questo la maggior parte dei nuovi modelli 2022 sono anche dotati della massa oscillante scheletrata dedicata ai Royal Oak dei 50 anni. A proposito anche il fondello della cassa è stato ridisegnato così come il bracciale integrato che ora è più sottile e più ergonomico.
Ora per ingolosirti ti elencherò quali Royal Oak arriveranno in questi primi sei mesi 2022 per il giubileo dei 50 anni.
Royal Oak Jumbo Extra Piatto
Sua maestà, il primo, il più famoso e ricercato, e il “migliore” per usare un termine improprio ma bonariamente genuino.
I polsi di coloro se ne intendono e possono permetterselo attendono con impazienza l’ultima generazione del Royal Oak Jumbo Extra Piatto da 39 mm (ref. 16202) animata dal nuovo movimento di manifattura ultrasottile Calibro 7121. I Jumbo 2022 comprendono quattro modelli in acciaio inossidabile, platino, oro rosa e giallo 18 carati che potrai vedere vicini in fondo all’articolo.
I quattro segnatempo sono inoltre dotati della massa oscillante dedicata ai “50 anni” del Royal Oak, abbinata alla tonalità della cassa.
Royal Oak Jumbo Extra Piatto Scheletrato
L’anno del cinquantesimo Audemars Piguet porterà nella collezione una nuova generazione di Royal Oak “Jumbo” Extra-Thin Scheletrato (ref. 16204). Disponibile in acciaio inossidabile o in oro rosa 18 carati, anche questo orologio ospita il nuovo movimento ultrasottile a carica automatica della manifattura, il Calibro 7124 che per l’occasione è stato scheletrato.
Ben visibile dal fondello in zaffiro la massa oscillante dei “50 anni”.
Royal Oak Tourbillon Volante Scheletrato Automatico
L’icona si incontra con il savoir-faire delle grandi complicazioni, tesoro culturale personale di ogni grande Maison quale è Audemars Piguet che nel 2022 apre la sua collezione numero uno con una prima assoluta.
Per il 50° un inedito Royal Oak Tourbillon Volante Scheletrato Automatico si mostra in una cassa d’acciaio da 41 mm segnando anche il primo tourbillon volante su movimento scheletrato mai realizzato da Audemars Piguet. Animato dal Calibro 2972 è un imponente ed elegante blocco d’acciaio altamente complicato.
Royal Oak Tourbillon Volante Automatico
Infine rimanendo sempre ai piani alti Audemars Piguet svela tre nuove varianti del suo Royal Oak Tourbillon Volante Automatico con cassa da 41 mm. Disponibili in acciaio inossidabile, titanio (mostrato nella foto) e oro rosa 18 carati questi nuovi modelli si aggiungono ai primi tre presentati nel 2020 ma si distinguono per il nuovo design sviluppato per questo anno del giubileo dei cinquant’anni.
Tutti e tre sono dotati del Calibro 2950, il movimento automatico di ultima generazione della Maison che combina un tourbillon volante con un rotore centrale. Spettacolari.
Prezzi
Com’era naturale aspettarselo gli Audermars Piguet Royal Oak 2022 si fanno notare per prezzi altrettanto importanti.
Si parte da poco sopra i 20.000 euro per andare ai 32.600 del Jumbo in acciaio, saltando poi ai 69.400 euro dei Jumbo in oro fino ai 112.300 euro per il modello in platino con quadrante verde fumé nero, anche lui che sembra identico a quello uscito lo scorso anno ma ora è scolpito nel nuovo design della cassa dei 50 anni. Poi ci sono i complicati con tourbillon volante cui prezzo è disponibile solo su richiesta.
Opinioni
Se si è disposti ad accettare i prezzi, e mi riferisco più che altro ai modelli non complicati perché a mio parere un tourbillon volante per una serie di motivi artistici e artigianali può benissimo costare oltre i 100k euro, i Royal Oak 2022 sono ineccepibili.
D’altronde come è per il Nautilus e per il Daytona questo fortunato Audemars Piguet non lo puoi neanche paragonare: è un’icona e come tale si comporta.
É vero anche nelle versioni del cinquantenario il Royal Oak non è l’orologio che si possono permettere in tanti, ma costi quel che costi la sua fattura non si discute e se riesci a mettere le mani su un Jumbo, per le leggi che regolano oggi gli orologi di lusso dei marchi che ho citato, se sei tra i fortunati che riesce a comprarlo a prezzo di listino hai in tasca, pardon al polso, un orologio che vale tre volte quello che costa.
Tutto come prima.
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Commenti
Buongiorno Gentile Massimo,
quando i Rounheads le formidabili truppe di Oliver Cromwell dopo la vittoriosa battaglia di Worcester del 1651 diedero la caccia al futuro Re d’Inghilterra Carlo II, questi per scampare ad una sicura “decollazione” trovò rifugio nel tronco di una grande quercia a Boscobel Wood nello Staffordshire.
Da quel momento l’albero prese il nome di “Royal Oak”, appunto ” Quercia Reale” vista la protezione assicurata al monarca.
In seguito diverse navi da battaglia della Royal Navy si fregiarono del nome e pare che il Maestro Gerald Genta si inspirò proprio alla forma di un oblò nautico per disegnare la famosa ghiera ottagonale del suo capolavoro.
Personalmente considero il Royal Oak il non plus ultra, il tutto naturalmente è opinabile ma ognuno di noi ha nel cuore la gemma esclusiva, indipendentemente da quale risulti la sua passione…
Bye Alex
Grazie per il commento Alex e per le interessanti storie che spesso ci proponi! ;.)
Gemma esclusiva anche per me, primo per avere avuto la fortuna, decenni addietro, di scambiare quattro chiacchiere con il Grande Maestro Genta in quel di Basilea, e poi per essere riuscito a possedere due Royal Oak.
Non credo sarà facile avere il terzo.
Complimenti è un caro saluto a tutti
Pierluigi
Grazie per il commento Pierluigi
Best Compliments Sig. Pierluigi !
Anzitutto per aver avuto l’onore d’interloquire con il Grandissimo Maestro , poi per averne calzato più volte il Capolavoro che tanto onore rende alla maison fondata da Jules Louis Audemars ed Edward Auguste Piguet .
A suo tempo ne possedetti uno, purtroppo volatilizzatosi in quel di Londra a seguito di visita non gradita da parte dei soliti ignoti…
If diamonds are for ever…The Royal Oak is for the Best!
Sincerely yours
Alessandro
Belíssima coleção
Gracias!