Oggi è un giorno speciale. A dire il vero lo sarebbe per chiunque come Walter Lange arrivi a spegnere, anche con il solo pensiero, novanta candeline, ma il 29 luglio 2014 – legittime celebrazioni di bandiera A. Lange & Söhne a parte – è un giorno solenne per tutta l’orologeria così:
Signor Walter Lange, quando la settimana scorsa appresi del Suo compleanno ho pensato subito di dedicarle sotto forma di un articolo due parole personali.
Dodici anni fa in una notte fonda d’estate vidi per la prima volta dal vivo i segnatempo che portano il Suo nome in una vetrina illuminata di un negozio di Zermatt. Il mio tempo sembrò fermarsi; il Suo e quello segnato dai Suoi orologi aveva magicamente ripreso a scorrere già da quasi dieci anni. Il 24 ottobre 1994 a settant’anni appena compiuti vedeva il Suo sogno, quello della famiglia che rappresenta, e quello di tanti appassionati, diventare realtà.
Anche se li ho sottomano non starò qui ad elencare dettagli e numeri che coincidono con questa importante data a riguardo del Suo marchio cui, ragione sociale a parte, se oggi è qui a raccontarci di Alta Orologeria sassone è principalmente grazie alla Sua determinazione e a quella del Suo partner Günter Blümlein.
Signor Walter Lange chi la conosce di persona racconta che Lei, come Suo nonno Ferdinand A. Lange che insieme ad aprire la sua attività nell’ex-paese metallifero convinse alcuni Suoi amici e illustri colleghi a fare altrettanto, quando parla di orologeria e di storia di Glashütte non si dimentica mai di menzionare e riconoscere il merito anche di tutti coloro che insieme alla Sua famiglia hanno permesso di far conoscere l’arte orologiera sassone al mondo intero.
Non dev’essere stato facile aspettare fino a quasi settant’anni per ritornare a casa propria e, come molti nella Sua città, iniziare a ricostruire la propria vita. Oggi suona particolarmente come un esempio da seguire.
Da semplice appassionato, grazie.
E Buon Compleanno!
contaminuti