Carpe Diem – L’Ultima Illusione (Meccanica) di Konstantin Chaykin

Konstantin Chaykin Carpe Diem è l'ultima illusione del tempo che fugge creata dal famoso orologiaio indipendente di San Pietroburgo.

di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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Forse all’improvviso qualcuno scoprirà dov’è nascosto il graal del tempo. Liberi di aspettare quel giorno, io preferisco invece andare alla ricerca di tutte le opere che lo raffigurano, lo misurano, o che fanno entrambe le cose. Konstantin Chaykin introduce la sua ennesima fantasiosa interpretazione orologiera, un’illusione fatta apposta per sottolineare l’unica cosa che conosciamo tutti bene del tempo: la sua natura sfuggente. In due parole: Carpe Diem.

Konstantin Chaykin Carpe Diem

Culturalmente parlando Konstantin è forse l’orologiaio più adatto per creare un’opera del genere. A San Pietroburgo, meravigliosa città dove egli vive e lavora, ha sempre lì a portata di mano tanti elementi provenienti sia dalla cultura occidentale sia da quella orientale. Come molti di voi già sapranno egli – con estrema disinvoltura – realizza orologi da polso e pendolette sia con calendari gregoriani che mussulmani.

Stavolta l’idea che sta dietro il Konstantin Chaykin Carpe Diem è quella di rappresentare il concetto astratto del tempo con metafore tipiche del mondo occidentale. I simbolismi scelti nel progetto rimandano a famosi dipinti di Bartholomaus Bruyn il Vecchio, Pieter Claesz e Heorhiy Narbut.

Il personaggio chiave del Carpe Diem è Chronos, il dio del tempo. Raffigurato con grande espressività, con lo sguardo perso nei suoi pensieri e con la fronte segnata da profonde rughe, Chronos appare in una miniatura seduto su un trono che in realtà è un quadrante con una sola lancetta. Con la mano sinistra impugna una falce e con la destra regge una clessidra. Un cielo stellato notturno sullo sfondo simboleggia la natura cosmica del tempo.

Dopo aver affrontato la parte artistica, l’innovazione tecnica introdotta da Konstantin Chaykin nel Carpe Diem sta in un meccanismo brevettato che, utilizzando minuscole ante, riesce a creare l’illusione della sabbia che scorre in una clessidra.

Nell’orologio la sabbia che si muove funge da indicatore dei minuti. Le ore sono segnare dalla lancetta decorata con un monogramma racchiusa nel quadrante cui ho già accennato. Ma non è finita qui, il Carpe Diem legge anche i giorni della settimana: ciascuno di loro è marcato dal segno zodiacale appropriato.

Per muovere il Carpe Diem Konstantin ha dovuto inventare (e brevettare) un nuovo Calibro – il K 01-4 – che appartiene alla sua linea di movimenti che indicano il tempo in modo anticonvenzionale.
I ponti sono decorati a Côtes de Genève e a questo link potete vedere un video in cui Konstantin mostra come le esegue! La ruota dello scappamento è d’oro, e quelle del bariletto lucidate perfettamente a mano. Il bilanciere è visibile mentre è all’opera attraverso il vetro del fondello in zaffiro. La cassa in oro di enormi dimensioni (45 mm) fa comprendere all’istante come – nonostante l’ispirazione delle opere occidentali, finirà quasi certamente al polso di appassionati non proprio di casa nostra.. (ndr. “non Europei”). Comunque sia è completamente incisa a mano, mentre le decorazioni e l’immagine di Chronos sono patinate.

Costa 51.150 Euro. Al momento purtroppo non è disponibile alcun video, fondamentale in questo caso per “vedere” l’ennesima illusione dell’orologiaio di San Pietroburgo all’opera… Ci rifaremo (gli occhi) filmandolo a Baselworld.

contaminuti

 

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