Di questo Senator avevo scritto una recensione in anteprima mondiale e catturato il suo austero portamento in un video. La scorsa settimana ho avuto l’occasione di riavvicinarmi a un paio di questi esemplari artigianali, i primi a essere consegnati al mercato italiano. Ecco i miei (nuovi) pensieri.
E’ lui che sceglie te. Meglio: se lo fa vuol dire che ha trovato in te quella follia orologiera così marcata e profonda che neanche una TAC riuscirebbe a individuare. La Skeleton Edition del Senator è fatta solo per chi del tempo interessa vedere tutto, ma proprio tutto ciò che serve a muovere le due lancette in acciaio azzurrato, e considera l’ora che marcano un’indicazione assolutamente secondaria.
C’è dell’altro. Chi lo indossa a volte spera che i minuti o le ore volino, giusto per poter veder meglio com’è filigranato quel ponte sul punto di attacco di quella ruota.
E’ il Calibro 49-18 a farla da padrone. Si tratta di un movimento di manifattura introdotto 18 anni fa, ma per vederlo muovere nella sua prima versione scheletrata, il Senator Moon Phase Skeletonized Edition, bisognò attendere sino al 2012. In quella versione il Cal. 49-13 – lo stesso che animava il “1845”- offriva anche le complicazioni delle fasi lunari e dell’indicatore di riserva di carica.
Ma la vera complicazione del Senator Manual Winding Skeletonized Edition è quella che crei tu quando alzi il polso di continuo per osservarlo; è il tempo che gli dedichi. Come vuole la tradizione degli orologi scheletrati il movimento è rigorosamente a carica manuale in quanto anche un microrotore oscurerebbe la scena. Meglio, così la mattina quando lo carichi mentre lo tieni tra le dita hai giusto il tempo per controllare se ti è sfuggito qualcosa.
Osservando frontalmente l’anello, una sottilissima striscia di quadrante su cui regnano incisi la minuteria a chemin de fer e i numeri romani, appare finemente levigato quasi come se fosse stato finito con una lavorazione “pseudo-soleil”.
Ciò di cui non mi ero accorto tenendolo tra le mani a Basilea era che, come potete vedere dalle foto, il colore argentee dell’anello, influenzato dai riflessi della luce, è marcatamente cangiante.
Il fondello è il II° tempo con lieto fine di uno spettacolo che è il risultato di ore e ore di paziente lavoro artigianale. Qui le scritte “Glashütte Original” e “Made in Germany”, insieme ai ruotismi e alla ruota del bilanciere, sono l’unica nota di oro in una scena dominata da filigranature di elementi rodiati che hanno interessato anche i castoni. Poi ti viene incontro il rosso trasparente dei rubini e le ruote del bariletto azzurrate e spazzolate a soleil.
Da qualche giorno disponibile in Italia al prezzo di 30.800 Euro. Maggiori informazioni sul sito web Glashütte Original.
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