La Legacy Machine N°1 LM1 di Maximilian Büsser e Amici presenta un bilanciere centrale firma di quel grande orologiaio ed esperto di cronometria che è Kari Voutilainen. Ha un inconsueto indicatore di riserva di carica lineare e due fusi orari completamente indipendenti. Vediamo il progetto in profondità:
Comunicato stampa
- Ispirazione e realizzazione
- Movimento
- Quadrante e indicazioni
- Finiture raffinate e legittimità storica
- Legacy Machine No 1 – Caratteristiche tecniche
Ispirazione e realizzazione
Maximilian Büsser ha sviluppato da tempo una particolare affinità con gli orologi da tasca del XVIII e XIX secolo. I movimenti di tutti gli orologi di oggi non sono stati semplicemente concepiti in quel periodo, ma sono stati sviluppati usando solo carta e penna (non esistevano, naturalmente, gli attuali programmi informatici). Con altissima precisione e utilizzando macchinari relativamente primitivi (l’elettricità non era ancora conosciuta), se paragonati alle dotazioni disponibili oggi, tutti i componenti erano prodotti, lavorati, montati e regolati con la stessa qualità che noi cerchiamo di ottenere ai giorni nostri. Le notevoli dimensioni rispetto ai moderni orologi da polso permettevano di ottenere architetture di movimento precise con ponti e platìne di squisita fattura.
Se la futuristica Horological Machine di MB&F affonda saldamente le proprie radici nel meglio dell’orologeria tradizionale, Büsser ha voluto rendere omaggio alla stessa ricca tradizione immaginando il tipo di orologio che avrebbe creato se fosse nato cent’anni prima, nel 1867 invece del 1967. Grazie alla tranquilla oscillazione del bilanciere, i quadranti a cupola, il tradizionale disegno del ponte e la finitura classica, il Legacy Machine No.1 è una realizzazione contemporanea ma, al tempo stesso, elegante e tradizionale.
Movimento: l’ingegnoso movimento tridimensionale di LM1 è stato sviluppato specificamente per MB&F da Jean-François Mojon e il suo gruppo alla Chronode di Le Locle, in Svizzera, partendo dagli schizzi di Maximilian Büsser e Eric Giroud. Il bilanciere e la spirale si trovano nel cuore del movimento meccanico e sono responsabili della regolazione volta a mantenere la precisione dell’ora. Da lungo tempo Büsser è sensibile il fascino dei bilancieri a lenta oscillazione – 18.000 alt/ora contro i 28.800 alt/ora cui siamo soliti oggi – degli antichi orologi da tasca. Non sorprende quindi che questo sia stato il punto di partenza che l’ha spinto a liberare la sua fervida immaginazione. La cosa sorprendente, però, è la radicale reinterpretazione della tradizione, che ha voluto lo spostamento del bilanciere dalla posizione usuale nascosta dietro il movimento a una nuova posizione, non semplicemente sopra il movimento, ma miracolosamente galleggiante sopra di esso, addirittura sopra i quadranti!
La posizione del cuore pulsante di Legacy Machine No.1 potrebbe essere considerata d’avanguardia ma la ‘tradizione’ è mantenuta dal grande bilanciere da 14 mm con viti di regolazione progettato specificamente per MB&F, dalla molla con spirale Breguet e dall’alloggiamento mobile dei pitoni.
Un’altra caratteristica molto speciale del movimento dell’LM1 è la capacità di impostare i due fusi orari in modo completamente indipendente. La stragrande maggioranza dei movimenti a doppio fuso orario permette la regolazione indipendente delle sole lancette delle ore, mentre un numero limitatissimo di esemplari permette regolazioni con scatti di mezz’ora. L’orologio Legacy Machine No.1 permette di regolare le ore e i minuti di ogni quadrante in qualsiasi modo l’utente desideri.
Il primo indicatore verticale di riserva al mondo, disponibile nell’LM1, è comandato da un differenziale ultrapiatto con guarnizioni ceramiche che permettono di ottenere un sistema meccanico più sottile, oltre che più robusto e duraturo.
Movimento
l’ingegnoso movimento tridimensionale di LM1 è stato sviluppato specificamente per MB&F da Jean-François Mojon e il suo gruppo alla Chronode di Le Locle, in Svizzera, partendo dagli schizzi di Maximilian Büsser e Eric Giroud. Il bilanciere e la spirale si trovano nel cuore del movimento meccanico e sono responsabili della regolazione volta a mantenere la precisione dell’ora. Da lungo tempo Büsser è sensibile il fascino dei bilancieri a lenta oscillazione – 18.000 alt/ora contro i 28.800 alt/ora cui siamo soliti oggi – degli antichi orologi da tasca. Non sorprende quindi che questo sia stato il punto di partenza che l’ha spinto a liberare la sua fervida immaginazione. La cosa sorprendente, però, è la radicale reinterpretazione della tradizione, che ha voluto lo spostamento del bilanciere dalla posizione usuale nascosta dietro il movimento a una nuova posizione, non semplicemente sopra il movimento, ma miracolosamente galleggiante sopra di esso, addirittura sopra i quadranti!
La posizione del cuore pulsante di Legacy Machine No.1 potrebbe essere considerata d’avanguardia ma la ‘tradizione’ è mantenuta dal grande bilanciere da 14 mm con viti di regolazione progettato specificamente per MB&F, dalla molla con spirale Breguet e dall’alloggiamento mobile dei pitoni.
Un’altra caratteristica molto speciale del movimento dell’LM1 è la capacità di impostare i due fusi orari in modo completamente indipendente. La stragrande maggioranza dei movimenti a doppio fuso orario permette la regolazione indipendente delle sole lancette delle ore, mentre un numero limitatissimo di esemplari permette regolazioni con scatti di mezz’ora. L’orologio Legacy Machine No.1 permette di regolare le ore e i minuti di ogni quadrante in qualsiasi modo l’utente desideri.
Il primo indicatore verticale di riserva al mondo, disponibile nell’LM1, è comandato da un differenziale ultrapiatto con guarnizioni ceramiche che permettono di ottenere un sistema meccanico più sottile, oltre che più robusto e duraturo.
Quadrante e Indicazioni
il mantenimento dell’orario dei quadranti gemelli è regolato dallo stesso meccanismo (scappamento e bilanciere) in modo tale che, una volta regolati, i due orari rimangano perfettamente sincronizzati l’uno con l’altro. Sia le lancette delle ore sia dei minuti su entrambi i quadranti possono essere impostate su qualsiasi orario attraverso le rispettive corone.
Per completare la tridimensionalità del bilanciere sospeso nello spazio, i due quadranti bianchi con le lancette in oro di colore blu brillante sono sospesi sul movimento. I quadranti sono esaltati da una lucentezza traslucida e brillante ottenuta attraverso un processo chiamato laque tendue, nel quale una serie di strati di lacca vengono applicati e riscaldati per aderire perfettamente alla superficie dei quadranti, creando una leggera bombatura.
Per assicurare la perfezione estetica dei quadranti e dei tradizionali numeri romani, un sistema di fissaggio posto sotto il meccanismo rende inutile l’uso eccessivo di viti, che disturberebbero solo la vista. Un sottile perimetro d’oro circoscrive con eleganza ogni quadrante e rinforza il classicismo senza tempo di questo capolavoro.
Finiture raffinate e legittimità storica
I’acclamato maestro orologiaio Kari Voutilainen si è preso la responsabilità di garantire la precisione storica dello stile e delle finiture del movimento di Legacy Machine No.1. Non è stato un lavoro facile, dovendo partire proprio dal sistema del bilanciere sospeso, una soluzione certamente poco convenzionale.
Da una certa prospettiva, il motivo a raggi finemente inciso sulla platìna del movimento (dal lato quadrante) conferma l’unicità dell’opera. Sono però lo stile e la finitura dei ponti e delle leve, visibili attraverso il fondo cassa con vetro zaffiro, la vera specialità di Kari Voutilainen, il quale nella lavorazione è stato in grado di riproporre motivi tradizionali in modo incredibile: ne sono testimoni la forma elegantemente curva dei ponti e il grande spazio che li separa, come negli orologi di pregio.
Sul retro del movimento, i rubini posizionati su boccole in oro levigato e fresato offrono un contrasto visivo di grande effetto alle côtes de Genéve che attraversano i ponti dalle curve sensuali. Qui i rubini sono di grandi dimensioni e, oltre a rappresentare un legame storico con il passato, hanno un’applicazione pratica molto importante, in quanto riducono l’usura e aumentano la longevità degli elementi, lasciando spazio a pignoni di maggiori dimensioni e trattenendo più olio lubrificante.
Legacy Machine No 1 – Caratteristiche tecniche
Movimento:
Movimento tridimensionale sviluppato al 100% per MB&F da Chronode e sviluppato da Jean-François Mojon e Kari Voutilainen
Carica manuale con singolo bariletto
Riserva di carica: 45 ore
Bilanciere: bilanciere su misura da 14 mm con quattro viti di regolazione tradizionali
sospeso sopra il movimento e i quadranti
Molla del bilanciere: tradizionale spirale Breguet che termina nell’alloggiamento mobile dei pitoni
Frequenza del bilanciere: 18.000 alt/ora – 2,5 Hz
Numero di elementi: 279
Numero di rubini: 23
Boccole: boccole in oro fresate e lucidate
Piccole finiture: superlativa finitura delle lancette in pieno stile del XIX secolo; angoli interni svasati per evidenziare la lavorazione eseguita a mano.
Lucidatura dell’Anglage e decorazione Côtes de Genéve eseuite a mano
Funzioni:
Ore e minuti; doppio fuso orario completamente indipendente con doppia visualizzazione; indicatore verticale della riserva di carica, unico nel suo genere
Corona di sinistra a ore 8 per la regolazione dell’ora nel quadrante sinistro;
corona di destra a ore 4 per dare la carica e regolare l’ora nel quadrante destro
Cassa:
Disponibile in oro rosso a 18 carati o in oro bianco a 18 carati
Dimensioni: 44 mm di diametro x 16 mm di spessore
Numero di elementi: 65
Cristalli di zaffiro:
Lato quadrante: cristallo in vetro zaffiro a cupola con rivestimento antiriflesso su entrambi i lati. Lato fondello: cristallo in vetro zaffiro su sfondo nero con rivestimento antiriflesso su un solo lato
Cinturino & fibbia:
Coccodrillo nero o marrone cucito a mano con fibbia ad ardiglione in oro coordinata alla cassa
Aggiornamento 5/10/2011
Prezzo
Prezzo consigliato al pubblico 79.000€ TTC
Commenti
Sono davvero impressionato.
Un capolavoro assoluto, una meraviglia rara!
N.
Eh si! Potrebbe rappresentare un nuovo stile di “fare orologi” Nick… Mischiare l’antico con dei particolari estetici rivisitati in chiave moderna. Guarda il ponte a V (Voutilainen???) di quell’enorme bilanciere…
Ciao ragazzi, ciao Monegas… 😉
Il bilanciere con il suo ponte a V dovrebbe essere stato ispirato dalla Grand Rue de Paris…
http://26.media.tumblr.com/tumblr_l3oyd1Ivkt1qzdzano1_500.jpg
Ciao Croixdemalte! Grazie… Cosa ne pensi del Legacy Machine No.1? Naturalmente anche “meccanicamente” parlando…
Ciao Massimo!
Che dire, meccanicamente ineccepibile sotto ogni aspetto. Poi con due maestri come Kari e Mojon… due grandi dell’orologeria pura! A molti fa impressione il bilanciere là in mezzo,(cosa peraltro, più o meno, già vista con il “Tourbillon Gagarin 108 minuti” http://www.thegagarintourbillon.com/uploads/downloads/lowres/gagarinTourbillon02LR.jpg)a me fa sensazione il fatto che da dietro lo guardi e dici” Ma sto ponte del bilanciere senza bilanciere??? Dove è finito???”
Bellissimo anche il taglio dei ponti che riprende lo stile dei quelli degli orologi da tasca di una volta.
Mi piacerebbe vedere come hanno collegato la sezione dei secondi con lo scappamento, sarei curioso di vedere quelche dettaglio, si! 😉
Certo, non conosco bene Mojon, ma la mano di Voutilainen si nota, e molto! Nel “concept” di questo orologio invece per me – e non solo perchè è il capo.. – si vede moltissimo lo stile di Max.. Magari possiamo fare un intervista a Voutilainen, ci stai? 🙂
“Magari possiamo fare un intervista a Voutilainen, ci stai? :)”
Ottima idea, resto in attesa…..
N.