Ti va di finire simpaticamente la settimana ? Ho trovato un post su un blog amico di Orologi di Classe e ho pensato di tradurtelo perché mi è piaciuto molto e perche credo che a te e agli altri appassionati che navigano qui – sapendo come la penstate – l’argomento interessi e non poco.
Quest’estate l’orologiaio australiano Nicholas Hacko fece un interessante chiacchierata con un rivenditore di orologi via internet:
– Buongiorno, il mio nome è Nicholas Hacko, Sono un negoziante di orologi. Ho appena visitato il vostro sito web e desideravo sapere se vendevate anche all’ingrosso.
– Salve. Sono solo un addetto al magazzino, deve parlare con il mio capo.
– Molto bene. Comunque, prima di incominciare qualsiasi trattativa commerciale, voglio essere sicuro che non sto infrangendo alcuna legge.
– Cosa intende?
– Beh, voi vendete orologi falsi, vero?
– No, non sono falsi, noi vendiamo copie.
– Copie, falsi, sono la stessa cosa…
– No, no. Le nostre COPIE NON sono falsi!
– Oh scusi il mio fraintendimento. Quindi voi vendete orologi Rolex autentici?
– No, no Lei non comprende la differenza tra un falso e una copia…
– Eh!!?
– … non sono Rolex autentici, solamente copie di Rolex. Ma certamente non Rolex falsi.
– Ah ok. Voi vendete REPLICHE Rolex!
– Esattamente. Pure copie identiche ai Rolex originali.
– Molto bene. Quindi accettate un pagamento con copie di denaro?
– Che cosa intende, non capisco???
– Certo, copie di denaro. Banconote identiche al denaro vero ma copie. Come le cose che posso creare con la mia stampante del mio computer…
– [risata] Non so, sono solo un magazziniere. Deve proprio parlare con il mio capo [risata ancora più marcata…]
– OK – mettiamo il caso che giunga ad un accordo con il suo capo è che accetti il mio denaro copiato per le sue copie di orologi – che a me suona anche come un buon affare – accetterebbe copie di soldi per la sua paga?
– [a voce bassa] ma sta dicendo sul serio??? Io non lavoro per denaro falso!!!
– No, no, no – non sono soldi falsi – sono copie di soldi, caro…
– Signore, mi scusi… ma sono pieno di lavoro da fare, se ha altre domande può inviarci un email?
—
🙂 Buon week end!
Via | WatchFreaks
contaminuti
Commenti
Argomento sempre più controverso e che personalmente mi irrita Massimo. Perchè? Perchè le maison orologere investono risorse, capitale, tempo, per studiare soluzioni che vanno dalle meccaniche ai materiali al design ed a tutto quello che poi rende meravigliosi e capolavori gli orologi. C’è da dire che tempo fa feci un sobbalzo quando lessi sul sito de la Foundation de l’Haute Horlogerie un articolo che riguardava i movimenti falsi e descriveva come fossero arrivati ad una tale perfezione che anche alcuni orologiai non riuscissero a distinguerli. Raccontava dell’uso di macchinari professionali (ed anche costosi). Insomma, mentre fino a poco tempo fa ci si dedicava (parlo delle aziende che producono copie e falsi che dir si voglia) alla sola parte estetica, oggi i confini si sono estesi anche ai movimenti. Potrei anche capire il desiderio di indossare al polso un orologio di marca dall’estetica accattivante e mettiamoci anche dal meccanismo (quasi) affidabile, ma ciò non toglie che si tratterebbe solo e sempre di un orologio non originale e che a mio avviso perde quella magia e quel fascino dei materiali, del sapere il lavoro che c’è dietro. Che altro aggiungere? Mi piacerebbe che si potesse scambiare due chiachiere con chi sostiene motivazioni contrarie alle mie….magari un fabbricante o anche un semplice fruitore.
Ciauz e un caro saluto.
Teodoro
Grazie Teodoro per il tuo intervento. Dietro questo modo scherzoso di porre il problema (sembra una barzelletta) c’è infatti un grande problema che forse non si riuscirà mai a risolvere del tutto, ma è opportuno insistere a divulgare il messaggio. Oggi – come sai – si replicano i movimenti come il Valjoux 7750 come bere un bicchier d’acqua, ma il prodotto finale non ha nulla a che vedere con l’originale, neanche l’ombra… e stiamo parlando di un semplice Calibro di massa. Le repliche poi sono ancora più pericolose dei “falsi”: qualcuno le usa davvero in maniera devastante…
chi compra falsi lo fa solo per il motivo di apparire,daltronde l italiano medio é ignorante cosi anche peggio…ma mi chiedo che senso ha? si pensa forse di prendere in giro qualcuno o ci si prende in giro da soli? per me é solo un modo di buttare via soldi rendendosi ridicoli davanti a tutti e anche di cattivo gusto,meglio un breil al quarzo che una patacca cinese,le patacche sono per i poverini stupidi chi può permettersi un rolex vero lo compra originale con documenti e ha un valore nel tempo ..
Daccordissimo con te Massimo.Il problema esiste, anche se stando a guardare il World Watch Report 2009 e i dati contenuti sembra interessare una piccola parte di quelle 300 milioni di richieste fatte ai motori di ricerca. In Italia la percentuale non è molto alta, e comunque interessante è capire perchè si decide di spendere cifre intorno ai 500€ per un orologio che solo esteticamente si avvicina all’originale e non si opta per orologi, anche di marca, che sono molto belli e con calibiri di tutto rispetto. Credo che sia questione di passione e confinata a chi riesce ad apprezzare veramente come in pochi centimetri si racchiudano capolavori. Sgrunf! Mi sto infervoando ehehehheheh…non ci riesco proprio a trovare pretesti e scuse per giustificare l’acquisto di un falso o di una copia :-)).
Vabbè..scusa se ne ho approfittato per esternare un mio pensiero qui da te, ma la tentazione era troppo forte!
Cià che vado a dedicarmi un po agli orologi, quelli veri!!
Beh, ma tu sei un vero appassionato, è normale che per te la faccenda non quadri nè mai quadrerà! D’altronde “passione” deriva dalla parola latina “patior” che significa soffrire… Se ti piace davvero un oggetto, soffri tantissimo perchè non rieci più a contenere le tue emozioni. A me piacciono talmente tanto gli orologi che adoro anche solo osservarli e scrivere di loro.. Pensa che non soffro perchè – come la magior parte di persone – non posso comprarmeli… Gioisco della loro bellezza. Secondo te da 1 a 1.000 km, quanto sono lontano dal comprare un falso/copia o replica?! Ciao
Grazie per aver espresso il tuo parere Enrico. A me il fatto che non possa permettermi un oggetto in grado di esprimere uno status sociale non mi suggerisce di comprarne ed indossarne uno falso.
Ciascuno è libero di operare le scelte che vuole e, con alcune, raccontare a se stesso anche quello che vuole. Un giorno quell’orologio si degraderà, si romperà, verrà perso o inusato, ma la mentalità – quella – rimarrà esattamente dove si trovava al momento del desiderio di acquistare un falso credendo che il brand, o le sue forme, avessero con se poteri magici.
Diverso è incappare in una replica. Perchè stiamo parlando di orologi, e di scelte, ma come reagiremmo se scoprissimo di aver preso una fregatura, che ne so credendo di comprare un blasonato smartphone che invece altro non è se non un’accurata replica cinese? Non alimentiamo il mondo del falso, o sarà lui stesso un giorno a venire a trovarci.
Che tasto dolente che hai toccato :-).. nemmeno io sono nella condizione di potermi permettere un orologio tra i tanti che, come dici tu, riescono ad emozionare per la loro bellezza, il meccanismo, i materiali adoperati.Secondo me sei lontano più di 1000 Km dal comprare una copia/replica/falso..e il solo fatto che ti sei dedicato a trattare nel tuo sito “orologi di classe” ne è conferma, soprattutto nel leggere gli articoli dove traspare tutta la tua vera ammirazione per questi capolavori. é, comunque, per come la vedo io, solo una voglia di apparire e darsi una sorta di status quo. Proprio come per l’abbigliamento. Si comprano falsi per il solo piacere di mostrare quel marchio. Poi mi posso anche sbagliare Massimo, Vabbè 😀
Sapreste spiegarmi la differenza tra un orologio originale ed un orologio OBM??? grazie…:)))
E’ l’acronimo di Original Brand Manufacturer (OBM), di solito un’azienda che commercializza un intero prodotto realizzato da una seconda parte o che include un componente che deriva dalle risorse del prodotto di un’altra azienda recante un suo proprio marchio. In pratica un azienza che prova a vendere un prodotto con il suo marchio, ma che nel farlo prova ad avvantaggiarsi anche del nome di chi l’ha realizzato – in toto o in parte – per inalzare il proprio brand. Negli orologi questo accade nel mercato cinese per i prodotti di bassa fascia.
E ‘davvero un po’ difficile da spiegare la differenza tra orologi e Falsi orologi copie. Forse si può dire che la qualità delle copie orologi è molto meglio di orologi copie, o forse lo stesso con un autentico orologi, che ne dici?
io dico che chi acquista falsi é povero di portafoglio ma soprattutto di cervello !! poveri scemi…
guarda io ho ricevuto in eredita dei bellissimi orologi da tasca cosidette cipolle senza delle marche blasonate ma sicuramente d epoca ed un vacheronc.che pareva allaspetto cosi curato nei particolari originale invece si tratta di una bellissima,fra virgolette ovvio replica,leggendo i commeti sopra capisco che portare al polso un falso autentico,chiamiamolo cosi si rischia anche grossso
di farsi pestare per un orologio che non è originale..ma diciamolo veramente quanti possono permettersi certi orologi da polso rolex ed altri marchi blasonati ben poche persone credo!!spesso vedo al polso di giovani rolex
ed altri e 90 per cento dei casi sono sicuramente tarocchi ma fanno presenza e scenografia—
Stavo facendo una ricerca per capire chi fosse NICHOLAS HACKO in quanto sul suo sito australiano ho visto un orologio che mi interessa tanto e mi sono imbattuto nella vostra discussione.
Qualcuno di voi ha già avuto modo di conoscerlo e di acquistare un suo orologio?
Sapete anche se per gli acquisti dall’Australia le tasse e i dazi doganali funzionano come per gli USA?
Scusatemi se sono palesemente fuori da vostro tema di discussione ma la voglia di sapere è tanta…
Ciao Pierpaolo, no a parte per il simpatico episodio che lo vede protagonista di questo post – cui storia abbiamo preso da un sito amico – non conosciamo Nicholas Hacko.
Per quanto riguarda i dazi dall’Australia, non sono aggiornato ma posso confermarti che almeno qualche anno fa erano abbastanza salati. Io a proposito ho una brutta esperienza personale che raccontai in questo articolo.
Ma questo sito è sicuro? leggo poche recensioni online, come qua https://www.eshoppingadvisor.com/it/eshop/tfstore.it, ma non so se posso fidarmi.
I prezzi cmq sono buoni, molto competitivi
Buongiorno
ho letto con interesse l’articolo e quasi tutti i post… ma una cosa ancora non mi è chiara:
Le aziende “vere” che cos dicono?
Ad esempio in internet ho trovato una azienda svizzera che vende Rolex falsi o repliche chiamatele come volete con tanto di scatola identica e garanzia.. ma non solo pagando qualcosa di piu si puo avere un rolex falso o copia con alcune parti vere cioè originali con garanzia di qualità….
Ora dico ma la Rolex che cosa dice?? perche non fa chiudere questa azienda o non la cita??
qualcuno gentilmente mi potrebbe spiegare?
grazie
buona giornata…..
Max
Grazie per il commento Massimo! Non c’è molto da spiegare: la contraffazione è ovunque una piaga anche perché spesso i proventi vengono utilizzati per finanziare altre attività illecite e gli orologi non sono che una minima parte dei prodotti colpiti. I marchi fanno quello che possono, forse Rolex non ha neppure interesse a reagire oltre a un certo livello perché per lo meno a lei il danno procurato è inesistente, nel senso che è chi non si può comprare un Rolex che, secondo la mia opinione erroneamente, compra una replica ma il marchio non perde nulla in termini di vendite. Bisognerebbe chiedersi invece perché Google o Facebook e altre istituzioni che sono coinvolte nella comunicazione non oscurino qualsiasi iniziativa di contraffazione invece che addirittura pubblicizzarla a pagamento.
Salve a tutti. Sono mesi che mi arrovello su questo problema, la distinzione fra l’originale e la sua replica. Mettiamo che mi piaccia moltissimo il design di un segnatempo, e che per motivi etici, pratici ed economici non ritenga assolutamente opportuno acquistare l’originale. Diciamo che avendo 10mila euro a disposizione preferisco darli in beneficienza per sfamare in villaggio africano piuttosto che comprarci un orologio, e che ritengo pericoloso portare al polso un oggetto di tale valore. In effetti è come girare con una taglia sulla testa. Mettiamo che mi piaccia moltissimo l’estetica del Submariner, lo trovo bello, armonioso, pratico per via della sua lunetta girevole e che l’unica cosa che proprio mi da fastidio nell’indossarlo è il fatto che la gente che incontro possa pensare che indosso un Rolex, e che ho speso 10mila euro in un orologio invece di costruirci una scuola in un villaggio africano. Mettiamo che la Parnis o una qualsiasi ditta cinese venda una copia perfetta (per quel che ci devo fare, ossia leggere l’ora e godere del design di quell’oggetto ogni volta che lo vedo) del suddetto Submariner a meno di 100 euro invece che a 10mila, magari con un movimento automatico che per precisione ed affidabilità è paragonabile a un movimento svizzero Vintage. Non faccio l’orologiaio, non aprirò mai l’orologio per godere della vista del suo meccanismo, ma godo della vista del quadrante, della sua precisione, del fatto che sia impermeabile fino a 50 metri (di più non mi serve). In più son sicuro che probabilmente non rischio la pelle perché sulla suddetta replica non è riportato il marchio della casa coronata un ladro questo lo nota. Per lo stesso motivo so di non commettere un reato (il brevetto sul design del modello è da tempo scaduto e il logo della casa è l’unica cosa che è protetta da copyright). Ecco, in questo caso, per quale ragione dovrei scegliere di non indossare tale orologio? Non sono forse repliche anche le riedizioni di orologi vintage riproposte dalle case stesse, che spesso non rispecchiano neppure fedelmente forme e proporzioni dell’originale? Le case non copiano forse in continuazione i design della concorrenza apportando modifiche minime? Perché una replica (senza marchio) non dovrebbe avere la sua dignità di orologio? Un tempo gli orologi erano strumenti, se erano precisi e duravano nel tempo erano un buon orologio, altrimenti non lo erano. Nessuno pensava al brand, e il concetto di originalità non esisteva. Basti pensare agli orologi www costruiti da dodici case differenti con identiche specifiche, o ai Longines 13zn assemblati con decine di casse e quadranti di case differenti. Magari mi interessa solamente che il mio orologio sia bello, automatico, meccanico e che funzioni, senza per questo essere uno che vuole passare per qualcos’altro.
Quoto in tutto ciò che hai scritto….perchè il tudor non è la replica di un Rolex….i diver sono tutti la copia o simili di altri se a me piace il quadrante del submatiner della Rolex e un azienda me lo chiama con un altro nome ed ha vetro zaffiro e lunetta in ceramica e movimento però Seiko base ma che funziona molto bene e mi costa 350 euro ben venga ….perchè alla fine diciamoci la verità tutte le marche blasonate si copiano
Vorrei aggiungere una cosa. La storia di cui sopra, per quanto divertente, ed utile spunto di riflessione, contiene in sé un errore logico che dovrebbe farci riflettere. L’unica funzione di una banconota è quella di essere “vera”. Non deve esser bella o segnare l’ora, bensì deve essere uno strumento di scambio riconosciuto come tale, non riproducibile, a cui la gente deve riconoscere un valore indiscutibile per convenzione. Da quando un orologio è tutto questo? Un orologio è un oggetto, con un fine pratico ed uno estetico, e non dovrebbe essere un assegno circolare. Nel momento in cui la replica è identica all’originale, di cui il brevetto è scaduto, e non ne replica il marchio, perché non dovrebbe avere una sua dignità di oggetto? Se il mio tostapane è uguale ad un modello del 1950, perché è la riedizione di un grande classico, di un tostapane bellissimo tutto cromato che mi emoziona perché mi ricorda quello con cui la nonna mi preparava la colazione, dovrei farmi dei problemi ad usarlo perché non è un tostapane autentico?
io penso che al giorno d’oggi ci sia la tendenza a creare problemi anche dove non ci sono.
Se mi piace il design AP ma, anche potendomelo permettere, non voglio spendere 50k per un orologio, allora mi prendo una replica da 500 euro e la cosa finisce li.
se non si fa problemi AP per la presenza sul mercato di repliche perchè dovrei farmi problemi io a comprare una replica o una copia (tecnicamente non sono pratico e non so se i termini coincidono).
ovviamente l’importante è fare tutto in modo legale.
l’appagamento estetico portato da un qualsiasi bell’oggetto non è detto che debba andare di pari passo alla conoscenza di quell’oggetto.