H. Moser & Cie, la passione che viene dal passato

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di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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Esattamente tre anni fa nel 2005, il marchio H. Moser & Cie è riapparso nel piccolo sistema solare dell ‘orologeria internazionale, stimolato da un certo Jürgen Lange (ndr. A. Lange e Söhne) che è meglio di una garanzia timbrata…

Heinrich Moser nacque a Schaffhausen nel 1805. Figlio e nipote di orologiai, imparò il mestiere da suo padre, Erhard Moser.

Nel 1824, lasciò Schaffhausen per frequentare la scuola a Le Locle dove perfezionò la sua conoscenza grazie agli insegnamenti dei più grandi orologiai del tempo. Due anni più tardi, cercò di tornare alla sua città natale e di aprire un’attività, ma il Consiglio comunale respinse la sua richiesta di avere il posto d’onore di orologiaio, carica importante ai tempi come quella del primo cittadino.

Il nome Heinrich Moser & Cie fu depositato nel 1828 e nel 1829, Moser fondò la sua attività di orologeria a Le Locle, la Maranello degli orologi nello Jura Svizzero, e si mise a fabbricare orologi da tasca.

Nel 1831, aprì una filiale a Mosca, e diventò il fornitore dello zar, della famiglia reale e dell’esercito russo. Moser – grande imprenditore – sviluppò le sue vendite di orologi anche in Giappone, Cina, Persia e Turkestan. (Nel 1845, per H. Moser in Russia, lavoravano circa cinquanta persone).

Dopo essere diventato un ricco orologiaio, Moser decise di tornare e stabilirsi definitivamente a Schaffhausen nel 1848 diventando finalmente una delle figure chiave della città e partecipando attivamente al suo sviluppo. Molte furono le opere civili che realizzò nella sua vita, ma fino alla sua morte il 23 Ottobre del 1874 rimase fedele alla sua prima professione.

L’attività del marchio rimase viva nei primi del ‘900 con la fondazione negli anni ’20 a Mosca de: “Il centro di riparazione degli orologi“. Negli anni ’70 la società era riconosciuta come una delle manifatture più capaci nel costruire orologi di precisione. Poi un momento di riflessione e la rinascita – in occasione del 200 anniversario del suo fondatore – nel 2005 ed eccola finalmente riapparire nell’alta orologeria.

Ma parliamo un pò del mondo H. Moser & Cie odierno. Naturalmente si tratta di manifattura: in tono scherzoso un’ azienda in grado di progettare e costruire un orologio, dall’idea alla ricevuta d’acquisto.

Il Calendario Flash, è per esempio l’unico a tenere conto della lunghezza variabile dei mesi dell’anno, con il suo movimento in grado di regolare sul fondello con un pulsante persino gli anni bisestili.

Il genio alla H. Moser & Cie continua a regola d’arte: quando un movimento meccanico di un orologio deve essere pulito per normale manutenzione, deve essere smontato completamente, lavato e riassemblato e oliato per rimediare alle tracce e all’usura del tempo. Alla Moser hanno trovato una soluzione nei canoni dell’antico ruotismo: per la prima volta in un orologio da polso l’intero scappamento è montato su una piastra a parte che si collega con il resto del movimento ancorandosi ad una semplice ruota. In questo modo l’intero meccanismo può essere sostituito semplicemente svitando due viti…

Le ruote di scappamento e l’ancoraggio dei nuovi H. Moser & Cie sono in oro. Questa volta non per estetica, ma perchè si garantisce una maggior precisione e usura e attriti sono ridotti contribuendo ad aumentare la vita stessa dell’orologio.

Ho inserito H. Moser & Cie tra i Siti preferiti, il primo giorno che questo blog sugli orologi da polso fu messo online ripromettendomi di scrivere un articolo che provasse ad esprimere la passione per gli orologi che vengono costruiti in un massimo di 100 esemplari l’anno: Una  VERA edizione limitata perpetua…

contaminuti

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