Girard Perregaux: una storia che iniziò oltre 200 anni fa…

La Maìson Girard-Perregaux ha una storia piena di innovazioni tecniche che vanno dai tourbillon, ripetizione minuti e rattrappanti al Gyromatic.

di Massimo Scalese 2 MIN LETTURA

 

2

di Massimo Scalese 2 MIN LETTURA

 

2

Jean Françoise Bautte (foto dal sito Girard-Perregaux) aprì da solo nel 1791 la sua bottega di Artigiano Orologiaio, attività che nel 1856 cedette ad un altro collega tal Constant Girard marito di Marie Perregaux.

E’ l’inizio di una Maison che in quel paese, sito nella regione di Neuchâtel tra i monti della Jura, che si chiama La Chaux-de-Fonds, oggi in un edificio tutto blu accoglie quasi 140 dipendenti che riescono a “mettere insieme” circa 16.000 orologi all’anno.

La stopria di GP, partì con la creazione di alcuni orologi tourbillon con cassa e i tre ponti del movimento in oro. Oggi la produzione spazia partendo dalle grandi complicazioni di Alta Orologeria come appunto tourbillon, ripetizione minuti, calendario perpetuo e cronografi rattrappanti, a orologi automatici tutti con movimento di manifattura propria.

Voglio ricordare che è proprio in quest’ultima semplice complicazione che Girard Perregaux scrisse una pagina tecnica importante: il Gyromatic, presentato nel 1957 riuscì, con un sistema di innesto-disinnesto su due ruote munite di tacche nelle quali vi serano collocati dei rulli (o cilindri) che trattenevano o liberavano la forza a seconda del senso di rotazione della massa oscillante, a far girare l’albero di carica sempre nella stessa direzione.

L’evoluzione di questo movimento toccò forse il suo picco più importante quando, nel 1966, la casa di La Chaux-de-Fonds esordì con il primo Gyromatic che viaggiava alla frequenza di ben 36.000 A/h montato su 39 rubini. Probabilmente in quel tempo si sentiva nell’aria l’arrivo del quarzo, meccanismo ancora più preciso che snaturò e inginocchiò quella Svizzera terra degli orologi, che aveva imparato l’arte meccanica di misurare il tempo dalle ristrettezze imposte dal Calvinismo.

Dopo 218 anni trascorsi tra il ticchettio degli orologi prevalentemente meccanici, Girard Perregaux del gruppo Sowind continua, per la sua politica di diversificazione dei modelli e dei prezzi che parte da un paio di migliaia di Euro per arrivare a toccare quasi il mezzo milione della valuta europea, a felicemente appartenere a quella piccola stella luminosa chiamata Alta Orologeria.

 

Commenti

  1. Possiedo un GP Giromatic anni70 tutto originale e tutto acciaio calibro 480 458 volevo sapere se era un orologio abbastanza importante visto che dalle informazioni che ho mi risulta 2000 pezzi mondo e anche il calibro dovrebbe essere valido grazie

  2. Grazie per la domanda Angelo. Non so se in particolare il tuo orologio sia raro, può darsi benissimo: io non mi occupo di vintage e non ho gli strumenti per classificare la rarità di ogni raro modello, soprattutto di quelli più di nicchia, ma se te l’hanno detto sarà così. Comunque sia avrai letto nell’articolo che il sistema “Gyromatic”, essendo stato introdotto da Girard-Perrregaux nel 1957, è stato prodotto in grandi quantità. Se al momento cerchi su Google “girard-perregaux gyromatic 480” li trovi in vendita intorno ai 500 Euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest