Lo avevo già annunciato in fondo a questo articolo. Da marzo 2018 Alessandro Rigotto è entrato a far parte della Académie Horlogère des Créateurs Indépendants. Perché è una news così importante? Perché se togliamo il Maestro Vincent Calabrese – che nel 1985 fu co-fondatore dell’accademia – Rigotto è il primo italiano a entrare nel clan degli orologiai indipendenti più esclusivo al mondo.
Chi è Alessandro Rigotto
Classe 1976, nato a Busto Arsizio (VA), ha conseguito una laurea in Matematica. Finiti gli studi ha iniziato a lavorare come designer e programmatore nel settore meccanico. Da sempre appassionato di orologeria meccanica Rigotto è diventato presto membro del celebre BHI (British Horological Institute) dove ha effettuato la sua formazione da orologiaio.
Nel 2012 si è dedicato a costruire segnatempo per conto di alcuni marchi italiani e francesi. Grazie alle sue abilità che spaziano dalla matematica alla fisica, passando per il design, l’orologeria avanzata è diventata il centro della sua vita. Nel frattempo ha fondato la sua azienda Meccaniche Orologi Milano (MOM) per poi, dopo aver affrontato il periodo di candidatura previsto dall’Accademia, diventare quest’anno orologiaio indipendente AHCI.
Visita la sua pagina sul sito web AHCI.
Creazioni
In questo post darò solo uno sguardo velocisimo all’ultima opera firmata MOM. Si tratta di un pendolo che fonde un’estetica assai curata con soluzioni meccaniche molto avanzate.
Rigotto è affascinato dai sistemi orologieri epicicloidali cui concetti sono stati in parte anticipati nel celebre Planisferologio o “orologio farnese” costruito nel 1725 dall’astronomo Bernardo Facini e restaurato nel 1984 da Ludwig Oechslin – grande Maestro e ex curatore del Museo di La Chaux-de-Fonds. Oechslin implementa ingranaggi epicicloidali anche nei suoi minimali orologi da polso (ochs und junior) per ottenere grandi complicazioni con un numero incredibilmente basso di componenti.
Tornando alla passione di Rigotto per questi sistemi egli fa subito riferimento a William Strutt, ingegnere e inventore che riuscì agli inizi del 1800 a realizzare il primo movimento con rotazione epicicloidale.
Ma in definitiva che cos’è un orologio epicicloidale?
È un segnatempo cui movimento è costituito da un insieme di ingranaggi disposti in modo molto simile ai pianeti e satelliti del sistema solare.
Meccaniche Orologi Milano Libra
Libra è un orologio a pendolo di dimensioni quadre (380 mm x 380 mm x 155 mm) appoggiato su un basamento che può a scelta essere in marmo, legno o alluminio. Il suo movimento è delimitato da un vetro temperato di 8 mm di spessore mentre quello della ruota centrale misura 4 mm.
Grazie a questo involucro l’orologio sembra sospeso nell’aria e il suo movimento che può essere rodiato oro a 24 k o rivestito in DLC-PVD è ammirabile da ogni angolazione lo si osservi.
La caratteristica unica di Libra risiede nel suo meccanismo epicicloidale con rotazione planetaria che si traduce in un numero essenziale di elementi e molto spettacolari che nascondono molte soluzioni atipiche. Probabilmente dopo aver parlato con il suo creatore dedicherò un apposito articolo a spiegare nei dettagli com’è fatta questa opera.
Molti giovani orologiai nel nostro paese dovrebbero provare a emulare i passi di Alessandro Rigotto e magari un giorno approdare anche loro nella grande famiglia AHCI che permette ai suoi meritevoli membri di ottenere sempre un’ottima visibilità.
L’orologiaio bustese esporrà Libra a Baselworld 2018 nello stand AHCI. Altre informazioni sulla sua visione qui.