Esiste un giorno migliore del 29 febbraio per presentare un orologio con calendario perpetuo? La proposta arriva da Le Brassus, tempio dell’orologeria svizzera. Ecco il Blancpain Villeret Quantième Perpétuel con un nuovo quadrante verde caratterizzato da nuances Anni ’70 seppure sempre molto attuali.
Un verde brillante che sa di alberi rigogliosi nella foresta svizzera che circonda la sede storica di Blancpain, nella Vallée de Joux. Già, la regione che da secoli è culla di eccellenze dell’Alta Orologeria meccanica, con i suoi atelier collocati in paesini pittoreschi.
Nuovo Blancpain Villeret Quantième Perpétuel
Ma andiamo a scoprire il calendario perpetuo complicazione così raffinata eppure così concreta per chi la porta al polso. Un micro-universo di ingranaggi e funzioni che regolano automaticamente la data tenendo conto, senza bisogno d’intervento per diversi anni, della diversa durata dei mesi, anno bisestile compreso.
Per quanto sia una nobile complicazione tutto non si ferma lì. Da sempre il DNA di ogni Blancpain elegante si differenzia anche per le sue fasi lunari uniche, espressive, dai tratti rinascimentali. Qui le vediamo spuntare da una finestra alle ore 6.
Ed è proprio dalle fasi Lunari che Blancpain è ripartita nella sua rinascita, dopo gli oscuri – per l’orologeria tradizionale – Anni ’70. È vero, molti quando sentono il nome Blancpain pensano al Fifty Fathoms, primo orologio subacqueo dell’era moderna, ma i più appassionati conoscono il savoir-faire del brand nella vita complicata di un movimento. Difatti, in manifattura declinano da sempre e con disinvoltura calendari perpetui, tourbillon, ripetizioni minuti, e sono tra i pochi a portare avanti il carrousel.
Movimento
Il Villeret Quantième Perpétuel è alimentato dal calibro automatico 5954 con una riserva di marcia di 72 ore. Il suo fondello trasparente in zaffiro offre una vista mozzafiato sulle raffinate lavorazioni, inclusa la massa oscillante in oro rosso decorata a nido d’ape e la spirale in silicio. Nonostante la sua leggerezza, il design di questo calendario perpetuo incorpora due innovazioni per rendere l’uso quotidiano più agevole.
La prima è un meccanismo di sicurezza che salvaguarda la funzionalità del calendario da possibili danneggiamenti durante la regolazione automatica delle date, fatto come ho scritto nella mia ultima guida da non sottovalutare. La seconda caratteristica unica è l’introduzione di correttori integrati sotto le anse, una soluzione brevettata da Blancpain nel 2005, che ha segnato una prima assoluta per i calendari perpetui.
Questi permettono di aggiustare il calendario facilmente con un semplice tocco del dito, eliminando la necessità di strumenti aggiuntivi. Nascosti sotto le anse, i correttori fanno in modo che il profilo della cassa rimanga lineare, senza interruzioni, privo delle consuete incavature visibili sugli orologi dotati di calendario.
Il Quadrante Verde
Classicità, tradizione e meccanica complicata sono qui in compagnia di un raffinato quadrante verde con effetto soleil, ben abbinato a un cinturino in pelle di alligatore marrone.
La leggendaria cassa “double pomme” da 40 mm, qui declinata in oro rosso unitamente agli indici e alle tipiche lancette traforate, fanno parte del cliché della collezione Villeret.
Prezzo
il Blancpain Villeret Quantième Perpétuel oro rosso con quadrante verde costa di listino €55.750.
Opinioni
Blanpain si è appena lasciata alle spalle un 2023 praticamente interamente dedicato al Fifty Fathoms: era doveroso festeggiare il suo 70° anniversario, ma una antica manifattura è naturale che abbia molto altro da dire.
La collezione Villeret è un must per chi è ancorato alle tradizioni svizzere del passato con una preferenza per il classico e il sottile. Dall’atra parte non capita quasi mai di vedere un Villeret che si allontana da un quadrante bianco Grand Feu, quindi benvenuto al verde soleil. Altri particolari sul sito Blancpain.com.
Che ne pensi di questo Villeret ribelle? Dillo in un commento.
Commenti
Buongiorno Massimo
Che dire, come nell’articolo precedente sui calendari perpetui e al loro modo di rappresentarli, anche questo di Blancpain è una chicca davvero meravigliosa.
Poi la chicca di posizionare i correttori sotto le anse, cosi da tenere “pulita” la cassa è una soluzione davvero geniale.
Grazie
Grazie Lorenz! Nel mondo dell’orologeria le novità escono con una velocità impressionante e quasi sempre oscurano la visibilità dei modelli più antichi che rappresentano la personalità dei marchi. Per fortuna che a ricordarceli sono anche piccoli nuovi dettagli come un nuovo quadrante verde. Troppe volte si perdono nella memoria orologi come i Villet, opere d’arte uniche.
Ciao Massimo, come al solito proponi dei pezzi bellissimi. Questo Blancpain (che ricordiamo ai più essere la più antica maison a realizzare orologi) è davvero un gran, ma gran bell’orologio. Come già scritto i correttori “nascosti” sono una cosa eccezionale lasciando la cassa senza buchi e/o altri sistemi che la rendono meno elegante. Il verde scuro del quadrante non riscuote il massimo del mio gradimento ma ad altri può piacere.
Un altro mio vezzo, visto il costo di 55.000 euro, sarebbe quello di poter avere il quadrante con i giorni della settimana e i mesi in italiano (o personalizzabile in alcune lingue) già usano i numeri romani ed il passo è “breve”.
Quello che non mi piace è l’indicazione a ore 12: l’indice usato ora non mi dice niente, non è un 12 non un XII e non capisco quale pensiero cerca di richiamare.
Grazie per il commento!
Carissimo Massimo, a mio modestissimo parere, il verde riesce quasi a ingentilire questo quadrante super affollato, al contrario trovo la massa oscillante abbastanza tozza ( come dalla tua foto) per un orologio che supera i 55 Milà euro, ma noblesse ……
Ancora grazie per le tue informazioni sempre accurate e buon lavoro.
Grazie Nicola!