Prendi il Monaco, il primo cronografo automatico di Heuer e uno tra i primi cronografi automatici in assoluto, vestilo completamente di nero e avrai il Tag Heuer Monaco Dark-Lord, il remake di una rarissima referenza così soprannominata dagli entusiasti del marchio.
Dark-Lord: La Storia
Contrariamente a quello che ti verrebe da pensare, quando il Monaco uscì era piuttosto difficile da vendere. La sua personalissima ma nello stesso tempo forma unica della cassa quadra, e la competizione interna da parte dell’Autavia e del Carrera non lo aiutarono di certo.
Così molto probabilmente nel 1974 per tentare qualcosa di nuovo Jack Heuer pensò di prendere alcune casse e annerirle.
Neri grazie ad un trattamento PVD della cassa questi Monaco erano mossi da un altrettanto minuto lotto di Valjoux 7740 inutilizzati. Oltre ad oscillare molto più velocemente del movimento standard (Calibro 11 – frequenza 19.800 a/h) avevano la corona di carica nella normale posizione a destra in mezzo ai pulsanti del cronografo invece che a sinistra come il modello classico.
Soprannominati Dark-Lord, per la presenza di molti diversi particolari non somigliavano molto al Monaco originale ma erano l’ennesimo esempio di come a quei tempi l’orologeria era tutta rivolta al futuro.
Oggi gli Heuer Dark-Lord originali sono molto ricercati e quotati. Quello che vedi in foto è stato venduto nel 2017 da Phillips per CHF 52.500. Oggi credo che non basterebbero più.
TAG Heuer Monaco Dark-Lord
E così a 48 anni dalla sua prima apparizione torna la riedizione del Dark-Lord.
La cassa della misura standard di 39 mm è in titanio grado 2 con trattamento DLC nero e a finitura sabbiata.
Il quadrante costituito da due parti separate introduce un’interpretazione inedita del cerchio intorno al quadrato. Il cerchio al centro offre una finitura satinata circolare che contrasta con l’esterno del quadrante, martellato per un look ancora più da corsa.
Grazie a una colorazione oro rosa indici applicati e lancette di ore e minuti saltano subito all’occhio; quella dei secondi al centro e dei contatori che sono di un rosso acceso sottolineano invece i cronografi sportivi di cinquant’anni fa.
Il cinturino è nero in pelle di alligatore ed è dotato di una fibbia pieghevole in titanio con rivestimento nero DLC.
Movimento
Come gli ultimi TAG Heuer Monaco di alta fascia anche il Dark-Lord è animato dal Calibre 02, movimento di manifattura che provvisto di ruota a colonne e frizione con innesto verticale è un segno di garanzia e scongiura qualsiasi impuntamento rispetto a un sistema di cronometraggio governato da camme.
Per riprendere i toni evidenziati dal quadrante la massa oscillante scheletrata è stata placcata oro rosa.
Prezzo Monaco Dark-Lord
TAG Heuer Monaco Dark-Lord costa 7.750 euro ed è in vendita sul sito ufficiale dal 27 maggio, neanche a farlo apposta il Venerdì delle prove del GP di Monaco.
Cosa Ne Pensi?
Istituzionalmente TAG Heuer ha chiamato questa novità Monaco Edizione Speciale perché ha voluto porre l’accento che è stato realizzato per il Gran Premio di Monaco 2022, vinto come saprai da Sergio Pérez su Oracle Red Bull. Quindi – essendo il team che sponsorizza – è stata pure fortunata.
Ma per me questo sarà sempre un “Dark-Lord”- nickname che lo rende più intrigante. Da segnalare anche che non sia rilasciato in edizione limitata.
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Commenti
Ciao Massimo
Non vado pazzo per gli orologi di forma, però devo dire che questa volta Tag ha centrato il segno.
Mi piace.
Però ormai mi conosci, devo sempre dire la mia…. nel senso che devo sempre trovare qualcosa che cambiandola mi farebbe venire la voglia di comprarlo subito, e cioè:
Il cinturino in alligatore…. avrei mantenuto (visto che è una riedizione di un mito delle corse automobilistiche) il cinturino in pelle forata.
Poi un’altra cosa che non mi convince è la sferetta dei secondi continui messa li cosi. Magari stava meglio immersa in un gioco di livelli che riprendevano un cerchio o un quadrato…
Per il resto ottimo orologio. Complimenti
Grazie Lorenz! 😉 Si davvero un bel pezzo e con il calibro che monta che è un’eccellenza è davvero un Monaco top! Ma ci sta benisimo e io spero sempre che abbiate tutti dei commenti, chissà che a volte non servano anche ai marchi. Comunque sul cinturino sono perfettamente d’accordo con te!
Ciao a tutti, riprendo l’idea di Lorenz e anche a me gli orologi di forma non fanno impazzire.
Concordo con voi per il cinturino: decisamente meglio il cinturino in pelle traforata.
Invece sono in contrasto con Lorenz per le lancette e la loro posizione (anche se è quella di tutti i Monaco): mi piace il gioco di colori, quelle in color oro rosa per “l’ordinario” mentre un rosso acceso per il resto, un po’ come se lo dovessi guardare solo quando c’è qualcosa di “speciale”.
Perciò bel pezzo, mi piace ni, lo comprerei? no
Grazie Riccardo! 😉
Hi guys..Beg your pardon..Good evening Sirs…
What to say ’bout this dark fellow? Steve ‘d have approved it 100%…For sure while counter-steering with his dark green 911 Turbo charged…Me the same, really…Top of the pops! Isn’t it?
Best compliments
Bye Alex
Nel caso qualcuno non lo conosca, sempre a riguardo di orologi dal nickname austero c’è l’Omega Seamaster Dark Vader https://www.orologidiclasse.com/omega-seamaster-darth-vader/ un vero “cattivo da collezione”!
No mai provato Lorenz, è rarissimo… Ti consiglio – se non l’hai già fatto di leggere l’approfondimento di Chuck Maddox, compianto e competentissimo appassionato che anni fa ci lasciò. Il link lo trovi in mezzo all’articolo…
Grazie della tua curiosità di scoprire Lorenz! 😉
Ciao Massimo io ho appena acquistato (la scorsa settimana) il Monaco ma in versione acciaio classica quadrante blu con contatori bianchi preferito al Dark Lord in quanto non mi fa impazzire il nero e ti dirò che ho scelto invece il nuovissimo con bracciale in acciaio che è veramente bello.
Devo dire che invece questa forma quadrata per la quale anche io ero un po’ così ….. non convinto invece veste benissimo al polso e questo orologio è una vera Icona di Tag Heures.
Il calibro Heures 2 è veramente formidabile, nel mio caso ha uno scarto di 4 secondi giorno che è da livello COSC.
Unico appunto se vogliamo proprio essere pignoli: mi aspettavo i pulsanti crono più morbidi avendo la ruota a colonne, ma devo dire che si tratta di un grande orologio !!!
Buoni orologi a tutti.
Stefano
Eh Eh..il “Maestro” sempre miglia avanti e Noi…Felicissimi di seguirlo…
Gnite
Alex
Usti…. questo Omega Seamaster ST 145.0023 “DARTH VADER” mi mancava, giuro. E me ne vergogno un pò visto che sono “abbastanza malato di orologi” ….
Massimo, l’hai mai provato al polso? deve essere davvero particolare.
Grazie dell’info
Letto tutto. Molto interessante, e le foto sono davvero particolari.
Ripeto, mi mancava questo modello. Penso che non ne abbiano prodotti/venduti tanti, nonostante, come scrive Maddox, nel 1999 costasse una cifra equivalente di 1000$.
Grazie delle info. 😉
Stefano grazie per il tuo commento! Fantastico il tuo Monaco.. Per quanto riguarda la durezza dei pulsanti della cronografia è abbastanza strano, come tu stesso hai detto. Comunque complimenti davvero: anche nella versione genuina il Monaco non si batte! 😉
Troppo buono Alex! 🙂
Secondo me ti aspetti che io dica, ma il Monaco va con gli indici orizzontali! Infatti, lo ribadisco. Però questa versione Dark in origine non li aveva. Rispetto a questa che è più ricca, la vintage era più strumento di lavoro sul campo, meno lussuoso, ma con più personalità. Una cosa imperdonabile è la scritta TAG, assolutamente inguardabile…
Infatti, trovo spesso fuori luogo e di cattivo gusto le reinterpretazioni in chiave moderna di grandi classici del passato, probabilmente i nuovi designer arrivano da altri ambiti e la maggior parte delle volte stravolgono o eliminano del tutto i tratti distintivi dei loro ispiratori. Come su questo Dark lord le similitudini sono poco evidenti: tranne quello delle 12 gli indici sono esterni al cerchio, a sx le ore cronometriche non hanno la linea delle mezze ore e si perde asimmetricità rispetto ai secondi, la data non è incorniciata, i piccoli secondi alle 6 prima non esistevano e hanno una croce tagliata totalmente inutile ed inguardabile come la scritta TAG assolutamente inopportuna nei Monaco. Per me è pretestuoso chiamarlo Dark Lord solo perchè di cassa nera, bastava cambiare nome e dire che un pò ci si era ispirati, del resto tutti i Monaco a grandi linee si assomigliano.
Non sapevo si chiamasse Monaco Special Edition, tutti sul net lo chiamano riedizione Dark Lord, allora ritiro il commento sul nome, tutto il resto lo confermo!
Grazie per il commento Lorenzo! È curioso da riscontrare ma questo Monaco ha suscitato molti commenti e pareri alterni. Sono contentissimo. A prescindere da quello che può piacere e non, ricordiamoci però che la maggior parte delle riedizioni che i marchi eseguono a distanza di decine d’anni non sono quasi mai 1:1 con il modello originale. Questa scelta di solito si fa per preservare il modello vintage. Se poi andiamo a vedere Rolex, lei non fa alcun minimo accenno al passato anche in casi di anniversari importanti come l’anno scorso i cinquant’anni dell’Explorer II praticamente identico al modello prima. Ma sempre per parlare di Rolex, lei per questo sfrutta Tudor. Difatti se ci fai caso il Black Bay Pro di quest’anno ha invece molto del Freccione di 51 anni fa.
Sai per lo meno come potrebbe comportarsi TAG Heuer? Magari anche solo per i pezzi rievocativi come questo “Dark-Lord”, fare ciò che faceva una ventina d’anni fa quando comprai un Monaco con quadrante nero in edizione limitata, marchiato semplicemente Heuer, in omaggio a celebrare l’icona di Jack Heuer. Per quanto mi riguarda feci quell’acquisto solo per quel motivo; se fosse stato un TAG Heuer (come dopo un anno difatti diventò) non lo avrei comprato. Sinceramente non comprendo certe azioni ma c’è anche da dire che io parlo da appasionato: tutti sanno che Heuer è TAG Heuer… Ma i tempi son cambiati e oggi i grandi marchi vogliono sottolineare e non perdere una sola occasione per ricordare il loro nome, sempre e a tutti i costi. D’altronde per essere obiettivi TAG Heuer almeno questa volta è inattaccabile: il vero nome di questo orologio è “Monaco Special Edition”, ma nella sua presentazione ha citato il “Dark-Lord” per riconoscergli ma anche per aggiungere il suo meritato background vintage. Non esseno almeno dichiaratamente una riedizione del Dark-Lord ha bypassato qualsiasi critica che le sarebbe stata fatta per le scelte operate di quella che invece è a tutti gli effetti una riedizione.
Figurati, tutti lo hanno chiamato “Dark-Lord” perchè molto più interessante e significativo!