JEAN DUNAND Pièces Uniques è un marchio fondato nel 2003 da Christopher Claret, uno dei più fantasiosi ed illustri Mastri Orologiai del mondo e dall’imprenditore Thierry Oulevay. Il loro obiettivo è stato sin dall’inizi quello di creare pezzi unici attraverso le più sofisticate tecniche disponibili ai nostri giorni.
Il nome JEAN DUNAND deriva uno degli interpreti dell’Art dèco, forse uno degli stili più rappresentativi dopo l’era del Rinascimento. Questo movimento celebra l’era della macchina, della velocità, dei grattaceli. Consacrato nel 1925, ha influenzato tutto ciò che fu disegnato nel ventennio antecedente la II Guerra Mondiale.
In questa recensione parlerò di SHABAKA, il modello della Maìson che integra a bordo un calendario perpetuo istantaneo montato su cilindri e la complicazione ripetuzione minuti il cui suono da cattedrale è stato brevettato.
Si fa subito notare, con i suoi 4 cilindri, l’insolita rappresentazione del calendario. Una trasmissione a 90° gradi della rotazione, assicura uno scatto rapido e preciso: Solo la data è mostrata attraverso due di essi che si muovono simultaneamente alla mezzanotte insieme a quelli indicanti il giorno e il mese. Un volano comandato da un treno di ruote permette di proteggere la funzione da qualsiasi scontro accidentale assicurandola da ritardi: nessun margine di errore è previsto, come nessuna indecisione.
Lo scatto dell’anno dell’anno merita un discorso a parte: è mostrato in una finestra tra ore 7 e ore 8 che mostra con B l’anno bisestile e gli altri tre anni ordinari. Dalla parte opposta del quadrante, in un settore di dimensioni identiche sono visualizzate le fasi lunari: essa è rappresentata su dischi neri e la sua precisione richiederebbe una regolazione solo dopo 120 anni.
La ripetizione minuti di SHABAKA suona attraverso gongs che circondano per due volte il perimetro della cassa, per dare alla melodia un suono ancora più profondo e da cattefrale. La slitta per attivarla occupa la parte sinistra della cassa permettendo ai controlli del calendario di essere azionati da due pulsanti stile-cronografo sulla destra. Ne bastano solo due per regolare questo calendario perpetuo: quello sito a ore 4 fa avanzare la data un giorno alla volta, mentre a ore 2 si può regolare solo il giorno, sempre a scatti di uno. Un pulsante co-assiale sito dentro alla corona muove i mesi e gli anni, mentre la le fasi lunari si regolano con un pulsante a ore 5.
Il Calibro è formato da 721 elementi, è stato progettato da zero e ha una dimensione di 29.5 mm (13 linee). I cilindri da 7 mm del calendario sono all’interno del modulo della ripetizione minuti.
Questi particolari fanno immediatamente capire quanto sia sofisticato questo livello di costruzione: gli appassionati competenti sanno bene che un calendario perpetuao, di per sè, è molto elaborato in quanto deve “memorizzare meccanicamente” le varie combinazioni, conseguenti allo spostamento di un solo giorno che interessano tutti le altre indicazioni; figuriamoci integrarlo poi dentro ad una ripetizione minuti…
Tornando all’estetica, la cassa può essere in oro 18 k rosso o bianco e misura 44 mm di larghezza. Il quadrante manifesta invece tutta l’influenza egiziana profusa nell’Art Deco ed è realizzato su ben 4 livelli. Per concludere interessante il particolare delle lancette che richiamano lo stile dei grattacieli, icona di questo design.
JEAN DUNAND presenterà questa ed altre meraviglie al pubblico, dal 18 al 23 Gennaio prossimi all’ HOTEL BEAU-RIVAGE di Ginevra in una mostra indipendente che coinciderà, tra poco più di dieci giorni, con tanti altri eventi come il SIHH e il GTE.
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