Dopo aver conseguito il diploma di incisore alla scuola di Schoonhoven, in Olanda, negli anni ’90 arrivò a Ginevra un olandese di nome Kees Engelbarts. Che non fosse una persona comune lo si capii subito quando, dopo aver approfondito i suoi studi in Germania a Idar-Oberstein, incominciò ad impadronirsi della tecnica di incisione utilizzando il microscopio.
Oggi ho intenzione di portarvi su uno dei tanti pianeti del sistema solare “passione orologi”: quello dell’arte dell’incisione di un segnatempo che passa per pezzi così unici e particolari, che chi lo fabbrica con le sue mani riesce solo ad abbozzare, a chi glie l’ha commissionato, quello che sarà il risultato finale.
Denbai Shoami (1651 – 1728) un maestro spadaio giapponese che decorava impugnature e lame con una tecnica vecchia di Secoli chiamata “Mokume Gane” – o “millefoglie metallico” -, fu colui che ispirò Kees a usare per primo al mondo negli orologi questa tecnica. Il passo finale della creazione del primo esemplare con drago avvenne quando Kees fu invitato a Osaka, da un rivenditore giapponese che gli ordinò poi il suo primo pezzo, per vedere con i suoi occhi i segreti di questa arte.
Da un attento esame gli strati di metallo ottenuti possono venir confusi per venature di legno o similari. Tuttavia la Mokume Gane è solo di materiali non ferrosi e, in aggiunta alla piegatura del metallo, gli strati che la compongono sono disposti come un sandwich con molta attenzione al colore e allo spessore. Pensate che un Mokume Gane sandwich può essere composto da più di 25 livelli di metallo! Queste foglie sono disposte una attaccata all’altra, pinzate e poi messe dentro un forno. La temperatura deve essere controllata con attenzione per impedire che gli strati si fondano tra di loro. Il risultato deve far ottenere una nuova struttura cristallina tra ogni livello che risulti alla fine in una nuova massa coerente tanto da poter essere lavorata come un singolo pezzo.
Il blocco ottenuto può quindi essere lavorato tramite minuscoli scalpelli a forma di U decorando il disegno sulla superficie lasciando all’artigiano la scelta di quanto andare in profondità. Viene quindi messo sotto un rullo ad alta pressione, per diverse volte, in modo da allungarlo e renderlo più sottile. L’intero processo viene ripetuto più volte, “un po’ come avviene quando fai le tagliatelle o gli spaghetti, partendo da un grande pezzo di pasta” dice simpaticamente Kees! Lo spessore desiderato è ottenuto eseguendo molti di questi passaggi con la possibilità di piegare il metallo, o di rimuovere il materiale indesiderato con gli utensili in ogni fase del processo generando di conseguenza nuovi disegni. Vengono così alla luce motivi meravigliosi: la combinazione di molti metalli come l’oro, l’oro bianco, l’oro rosso, l’oro verde, il platino, il palladio, il rame, il nickel e molti altri creano effetti da mozzafiato. Dopo che un oggetto Mokume Gane è finito, è anche possibile colorare i metalli in modo naturale con sali, ammoniaca e altre soluzioni che riescono a coinvolgere selettivamente un solo materiale o molti insieme. Per complicare ancora più le cose tenete presente che l’elemento è generato grazie all’unione dei vari strati di cui è composto. Lavorare in Mokume Gane non richiede solo il possesso di tutte queste tecniche, ma anche una capacità di immaginazione tridimensionale che consideri l’influenza dei molti livelli, invisibili ad un occhio non predisposto.
Ogni volta che Kees applica la tecnica Mokune ad uno dei suoi orologi segue principalmente il suo istinto. “Spesso mi lascio comandare dal materiale che ho nelle mani, dai colori nascosti dei livelli: se vedo emergere una vena di rosso arrivare dal profondo posso seguirla per accentuare il colore della lingua, degli occhi o di altre parti della figura se si tratta per esempio di un drago. Certo, ho un idea base che seguo per come desidererei ottenere il risultato finale, ma alla fine, è come se il Mokume prendesse vita e cercasse di indicarmi ogni passo …” Nota: questo micro-mondo è tutto dentro un quadrante di appena 29 mm!
Kees Engelbarts è un personaggio davvero unico. I suoi segnatempo, per quanto siano così unicamente curati nell’estetica, sono tutti mossi da movimenti di Manifattura e spesso decorati a Mokune in molti dei loro componenti. Egli ha prestato la sua opera anche per molti illustri orologiai indipendenti come Philippe Dufour e Peter Speake-Marin, solo per citarne un paio.
contaminuti
Kees Engelbarts
11, rue des Eaux Vives
CH-1207 Geneva – Switzerland
www.kees.ch