Capita che ogni tanto una voce dentro noi sussurri qualcosa come: “Ma Noi Ci Conosciamo”? A questo come a tanti quesiti non c’è mai una risposta univoca. Di sicuro durante il suo percorso creativo l’uomo è a volte inconsapevole di compiere azioni che un giorno sopravvivranno all’epoca in cui sono state concepite. E’ il caso di una parte dell’orologeria meccanica dei primi anni ’70 cui – tra i tanti interrogativi che accompagnano ogni volta il concepimento di un nuovo prodotto – stentava in quel momento a credere di poter sopravvivere alla grande minaccia del quarzo.
Ma come da sempre ci ripetono i nostri vecchi è proprio nelle difficolta che se ci impegnamo possiamo dare il meglio: così fu anche per Longines Heitage 1973 che oggi è qui a ricordare le forme indimenticabili di quegli anni .
Caratterizzato da un’elegante e inusuale cassa a cuscino già al primo sguardo gli orologi The Longines Heritage sono particolarmente fedeli al modello originale. Per il cronografo realizzato nel 1973 il marchio della clessidra alata aveva scelto bene: il leggendario movimento meccanico Longines 30CH. Gli irriducibili sanno bene a cosa mi riferisco, oppure è sempre possibile farsi un’idea di chi sia Longines soprattutto attraverso il libro scritto dal Professor Pierre-Yves Donzé.
Traendo ispirazione dal modello originale, oggi la riedizione Longines Heritage 1973 monta il Calibro L688, un movimento cronografico con ruota a colonne costruito da ETA in esclusiva per Longines.
A richiamare le mode degli anni ‘70 il quadrante è disponibile nero o argentèe. Su di esso due contatori a ore 3 e ore 9, neri sul quadrante argentato e argentati sul quadrante nero, sono ancora oggi lì sempre allo stesso posto accompagnati dal quadrantino delle dodici ore alle sei e dalla finestrella della data tra le quattro e lecinque. Le ore sono marcate da doppi indici applicati che terminano verso l’esterno con un punto ricoperto in SuperLuminova, e buttando l’occhio verso il rehaut una scala tachimetrica blu sembra messa lì apposta per testimoniare un’era in cui i cronografi erano ancora considerati come strumenti di misura professionali.
La cassa a cuscino conserva in particolare l’essenza del modello originale: misura 40 mm di diametro esclusa la corona. Anche i pulsanti a pompa riprendono lo stile che era in voga quarant’anni fa mentre, grazie alla tecnologia di oggi, al posto del fondello pieno c’è un cristallo in zaffiro che mette a nudo la sua immortale anima meccanica. Ad assicurarlo al polso c’è in entrambe le versioni un cinturino in alligatore nero.
Caratteristiche Longines Heritage 1973
Referenza: L2.791.4.52/72.0-2
Calibro:Movimento meccanico a carica automatica con un meccanismo cronografico con ruota a colonne
Calibro L688.2 (ETA A08.L01)
13 linee ¼, 27 rubini, 28.800 alternanze/ora
Riserva di carica: 54 ore
Funzioni: Ore, minuti, piccoli secondi a ore 9 e data a ore 4.30, scala tachimetrica
Cronografo: Lancetta contasecondi centrale
Contatore dei 30 minuti a ore 3
Contatore delle 12 ore a ore 6
Cassa: A cuscino, Ø 40 mm, acciaio
Vetro zaffiro antigraffio con trattamento antiriflesso multistrato sul lato interno
Fondello trasparente in vetro zaffiro
Impermeabilità: Fino a 3 bar (30 metri)
Quadrante
Argentato, 9 indici applicati con una linea nera e punti Super-LumiNova®, due contatori neri, scala tachimetrica blu
Nero, 9 indici applicati con una linea nera e punti Super-LumiNova®, due contatori argentati, scala tachimetrica blu
Lancette: Rodiate, con Super-LumiNova® e una linea nera sulle lancette delle ore e dei minuti
Cinturino: Alligatore nero con fibbia ardiglione
Maggiori informazioni al sito web Longines.
Sia del tutto nuovo o, come Heritage 1973, facendo parte dei tempi in cui esistevano solo gli album di fotografie si frughi nel proprio passato, per chi è da un bel po’ sulla scena orologiera le idee non mancano mai. Per quanto generalmente sia innamorato dei quadranti di tonalità scura, se in questo caso dovessi scegliere mi butterei sulla versione argentèe. E voi?
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