Nata come funzione utile per conoscere l’ora quando di notte nelle case dopo aver spento i lumi a olio scendeva il buio più profondo, oggi la ripetizione minuti è una delle complicazioni orologiere più sublimi e difficili da eseguire.
Il nuovo Patek Philippe 6301P apparso a sorpresa in questi giorni ne è uno splendido esempio. Si tratta di un orologio a ripetizione minuti con Grande e Piccola suoneria.
Il Grande Sonnerie 6301P si distingue per queste caratteristiche:
- Il suo movimento a carica manuale deriva dal calibro 300 che muove il Patek Philippe Grandmaster Chime che nella versione pezzo unico per Only Watch è l’orologio più costoso al mondo.
- Due brevetti legati al meccanismo della suoneria e meccanismo brevettato dei secondi saltanti – o secondi morti a ore 6.
- Un piccolo selettore della Grande o Piccola Suoneria sulla carrure a ore 6.
- Una cassa in platino di grandi dimensioni (44,8 mm) soprattutto per un Patek, con indicazione della riserva di carica (72 ore) alle 9 e dell’autonomia del movimento alle ore 3.
- Quadrante nero smaltato a Grand Feu con numeri Breguet in oro bianco applicati.
Patek, gia specializzata nella produzione di orologi a ripetizione ha dichiarato che il 6301P è dotato dei più raffinati accorgimenti per emettere suoni cristallini.
Grande Sonnerie Patek Philippe 6301P
È il primo Patek Philippe da polso a proporre la sublime complicazione della Grande Sonnerie.
Che cos’è la Grande Sonnerie? È una combinazione di suoni dei quarti e dei minuti emessa da un orologio a ripetizione.
Per animare questo nuovo segnatempo di Alta Orologeria top Patek Philippe è partito dal movimento del Grandmaster Chime sino a sviluppare il calibro GS 36-750 PS IRM. In tutti i movimenti di manifattura della Maison le lettere che accompagnano i numeri hanno un significato preciso. In questo caso GS sta per Grande Sonnerie, PS=Piccoli Secondi, IRM=Indicatore Riserva di Marcia.
Nonostante i ben 703 elementi a bordo ne è venuto fuori un calibro neppure troppo spesso: misura 7,5 mm in altezza.
Il punto cruciale degli orologi a ripetizione a minuti è da sempre il meccanismo il quale deve possedere una grande energia ed essere al contempo molto silenzioso.
Nel Patek Philippe Ref 6301P le cose si complicano ancora non suonando solo le ore a richiesta – come in in orologio a ripetizione – ma al passaggio esattamente come un orologio da tavolo o pendolo, con naturalmente questa funzione escludibile.
Per avere una grande fonte di energia questo movimento ha due coppie di bariletti montati in serie. Questi permettono sia una riserva di carica di 72 ore, sia un’autonomia della suoneria di 24 ore che gli fa battere le ore e i quarti al passaggio per una giornata intera.
Suoneria su tre timbri
La suoneria scelta da Patek Philippe si basa su tre timbri classici: grave, medio, acuto, una soluzione che consuma più energia dei due normalmente scelti per questa complicazione orologiera.
Per il 6301P Patek ha scelto una cassa in platino, un materiale splendido e assai prezioso ma più ostico per creare una cassa acustica perfetta. In un orologio da tasca con maggiori dimensioni tutto sarebbe stato più facile ma la difficolta rappresentata oggi per costruire un ripetizione minuti è, oltre all’energia, lo spazio esiguo occupato da camme, ingranaggi e leve della suoneria che ruba spazio ad un ambiente abbastanza grande per un suono puro e amplificato.
Le ore sono segnate da colpi gravi e i quarti da una successione di tre colpi acuto-grave-medio, una melodia che risuona una volta al primo quarto (15 minuti), due volte al secondo quarto (30 minuti) e tre volte al terzo quarto (45 minuti).
A ogni quarto, la grande suoneria segna automaticamente il numero di ore seguito dal numero di quarti. Perciò, risuona un totale di ben 1.056 colpi ogni 24 ore, L’utente può anche optare per la modalità “piccola suoneria”. In questo caso l’orologio suona le ore alle ore piene, poi unicamente i quarti in corrispondenza di ogni quarto senza ripetere le ore. Infine la modalità “silenzio” invece permette di disattivare completamente la suoneria al passaggio.
Secondi saltanti
Partendo dal calibro 300 e rielaborandolo, gli orologiai Patek Philippe lo hanno dotato di un meccanismo di secondi saltanti simile al comportamento dei secondi morti. Cosa sono questi ultimi? Un’antica rappresentazione dei secondi che prevede di segnarli facendoli scattare e poi fermandoli sino al successivo (come avviene negli orologi al quarzo) invece di leggerli vedendoli scorrere di continuo. Furono gli antesignani del cronografo. Se vuoi saperne di più, leggi questo articolo.
Come sono generati i secondi saltanti del 6301P? Grazie a un ruotismo e a una bascula d’innesco che libera il ruotismo istantaneamente a ogni secondo permettendo, a detta dei tecnici di Ginevra, di ottenere un consumo di energia regolabile e controllato.
Estetica
Questo orologio non è il Patek che potrai mai incontrare al polso di qualche fortunato: pezzi del genere, a meno che siano oggetto di una mostra o esposti a un salone, è facile non vederli mai in una vita intera, per cui dai un occhio al video istituzionale.
Video
La cassa in platino s’ispira a quella del 2015 sviluppata per il cronografo rattrappante Ref. 5370 ma si differenzia da questo per un profilo fortemente incurvato seguito da un vetro di cristallo anch’esso leggermente curvo. Come in tutti gli orologi con cassa di platino della Maison ginevrina è presente un diamante incastonato, questa volta invece delle 6 a ore 12 visto che li si trova il piccolo cursore per selezionare la suoneria.
Il quadrante nero smaltato Grand Feu offre di per se uno spettacolo difficile da eguagliare, sottolineato dai classici indici delle ore Breguet in oro bianco. I due indicatori di riserva di carica, rimpiccioliti da un percorso a mezzaluna, non disturbano la pulizia di questo Patek da mille e una notte.
Il fondello permette di ammirare il movimento di cui abbiamo già avuto un assaggio nel video. Il Patek Philippe 6301P è fornito con anche un fondello pieno in platino.
Dettagli movimento
Per questa inattesa novità Patek Philippe non è certo andata al risparmio, sfoggiando un’architettura complicata – di cui il presidente aveva l’ultima parola – ma senza togliere eleganza, la stessa che riflettono il quadrante smaltato lucido e l’incurvata cassa in platino.
Il design del calibro curato più che mai mostra un grande ponte del bariletto e un ponte del bilanciere passante, una rarità per Patek, che va a sommarsi a tutte le rifiniture e gli anglage che abbelliscono il movimento, cure che hanno interessato anche il volano inerziale il quale consente di regolare la velocità con cui i suoni vengono scanditi, finito lucido.
Le caratteristiche del movimento del 6301P non hanno tralasciato l’uso di particolari tecnici oramai entrati nella tradizione come l’aerodinamica ruota del bilanciere Gyromax e la spirale Spiromax, qui eccezionalmente sviluppata in Silinvar – la molla del bilanciere in silicio proprietaria della manifattura che raramente viene montata in un Patek tradizionale.
Prezzo e opinioni
È dall’oramai lontano 1989 che la manifattura punta sulla storia e il savoir-faire che ha accumulato sugli orologi a ripetizione.
Nel 2014 per il suo 175° anniversario la Maison aveva introdotto il Grandmaster Chime, ora dopo sei anni propone a sorpresa un orologio Grande Suoneria più sobrio ma ugualmente assai importante. Il prezzo di CHF 1,150,000 e una produzione con il contagocce fanno capire – qualora fosse ancora necessario – l’esclusività del Patek Philippe 6301P.
Commenti
Come sempre una meraviglia meccanica.
Peccato che nel video non si possano sentire le varie intonazioni dei rintocchi.
Una domanda: Ma perchè Patek ha scelto di scrivere a ore 6 “EMAIL” invece si SWISS o simili??
Grazie
Concordo con te che sia una meraviglia, grazie per il commento Lorenz! Il perchè esatto non lo so. Penso – ma non ne ho alcuna riprova – che Patek ritenga che per lei scrivere “Swiss Made” sia un po’ scontato, e se fosse così non posso darle torto visto l’abuso che alcuni marchi che non rientrano in una fattura 100% elvetica ne fan. Quindi con EMAIL hanno sottolineato che il quadrante è smaltato a Grand Feu e per l’esattezza con finitura “glacée”.
Ok.
Scusatemi ma non sapevo che “EMAIL” in gergo orologiaio voleva dire: finitura “glacèe”
Ho imparato qualcosa anche oggi. 😉
Per l’esattezza “email” vuol dire “smalto”, certo che al giorno d’oggi quel nome su un orologio meccanico da 1 milione è piuttosto ambiguo 😉 Per fortuna che invece il significato di “glacèe” – che è la finitura – è letterale.. Grazie per il commento!