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Esclusivo: Thomas Prescher IWC Half-Flying Tourbillon Calendario Completo, NON esattamente quello che ti aspetteresti come “prima opera” da uno studente orologiaio

Articolo in profondità con dettagliata spiegazione del Half-flying tourbillon costruito da Prescher quando da studente lavorava come apprendista in IWC.

di Massimo Scalese – 29 Settembre 2016 – 9 MIN LETTURA

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di Massimo Scalese
29 Settembre 2016 – 9 MIN LETTURA

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Se non sei un bambino sei un mago”. Mai le celebri parole di Ian Hart potrebbero meglio riassumere l’ingenua creatività di Thomas Prescher che di consuetudine si spinge ben oltre i confini della realtà orologiera.

Ne sul web ne sulla carta stampata riuscirai mai a trovare alcuna traccia di questo orologio da taschino esemplare unico, fatta eccezione per una foto del solo movimento pubblicato nel sito di Prescher.

Per la prima volta spiegherò in profondità com’è fatto lo spettacolare primo segnatempo manufatto da Thomas Prescher che, solo qualche anno dopo, inventò il primo tourbillon triassiale della storia orologiera. Da studente non ancora diplomato lo realizzò in completa autonomia quando lavorava come apprendista a Schaffhausen.

orologio Thomas Prescher IWC Half-Flying Tourbillon

Dopo questo “IWC” le mani di Prescher hanno modellato molti altri tourbillon che portano tutti il suo nome, e tutti hanno – come minimo – il “vizio” di possedere un meccanismo regolatore che poco ci manca prendere il volo per davvero.

Come ha fatto ad arrivare qui a Orologi di Classe?
Un mese fa sono andato in Svizzera a Ipsach a trovare la famiglia Prescher e ovviamente a visitare l’atelier dell’orologiaio AHCI. Li in poco più di due giorni ho avuto modo di osservare bene da vicino questa e parecchie altre meraviglie che sinceramente non so ancora in quale mondo collocare.

Per non parlare degli appunti orologieri in stand-by e su concept di prossima realizzazione; per finire ho visto anche rarissimi segnatempo in fase di restauro. Ne discuteremo insieme in altri post.

Tra le opere che un orologiaio potrebbe firmare nei quattro anni di apprendistato previsti dalla formazione per diventare un maestro orologiaio (ndr. e che Thomas terminò in tre), che altro poteva pensare di costruire uno che vinceva regolarmente la borsa di studio che IWC (allora non ancora appartenente al Gruppo Richemont) metteva a disposizione al miglior alunno dell’anno?

Un tourbillon volante ovviamente, ma di quelli che vedi poche volte nella vita.

Penso che Alfred Helwig docente alla scuola di orologeria di Glashütte, e inventore della variante del tourbillon di Breguet, appeso lato quadrante da un ponte con un solo braccio, sarebbe stato molto ansioso di conoscere Prescher.

Chissà insieme cosa sarebbero riusciti a fare quei due.

Ma ora entriamo nel vivo di questa rarità.

La storia del progetto IWC Half-flying Tourbillon

Torniamo a quello studente che aveva il vizio di bruciare tutte le tappe che incontrava nel suo cammino.

Quando Prescher arrivò in IWC venne subito a contatto con Richard Habring. A inizio anni ’90 l’austriaco era uno degli orologiai-sviluppatori top del brand di Sciaffusia: era stato proprio lui a dar vita al progetto Doppelchronograph, e a riguardo di quel cronografo rattrappante c’è pure un affasciante aneddoto che puoi leggere qui insieme a un articolo che tratta di un suo recente successo.

Il giovane apprendista, che insieme a saltare un anno di pratica avrebbe terminato anche i suoi studi sei settimane prima del previsto, aveva già la fissa del tourbillon.

Prescher IWC Half-flying Tourbillon fronte

Di quel periodo Thomas racconta che dopo diverse discussioni riuscì a coinvolgere Habring cui rimase molto affascinato dall’idea che un apprendista non ancora orologiaio non vedesse già l’ora di costruire il suo tourbillon. Così dopo il suo benestare anche l’intero staff dirigenziale di IWC approvò quella che solo a livello d’idea appariva già come un’impresa molto complicata.

Prescher ci diede dentro e, lavorando anche la notte dei week-end, nell’estate del 1994 riuscì finalmente a presentare a Habring la sua opera.

Thomas non ha ancora finito di raccontarmi la storia dell’IWC cui tourbillon nel frattempo continuava a danzare al coperto appoggiato sul tavolo davanti a noi.
Sono le otto e mezza passate e nonostante le nuvole e un incessante temporale a quell’ora a Ipsach c’è ancora abbastanza luce.

“Ai tempi – continua – “la mia più grande soddisfazione è stata sentire la commissione dopo aver esaminato il movimento half flying-tourbillon dire: ‘Puoi lasciare tutto così’ seguito da un ‘Molto ben fatto’.”

Ma c’è ancora un piccolo aneddoto nell’aneddoto, uno dei tanti che vedono protagonista l’uomo che all’epoca non era ancora diventato uno tra i più bravi orologiai indipendenti AHCI.

A scuola durante una sessione dedicata alla tornitura manuale Prescher chiese il permesso di eseguire una lucidatura speciale a un ponte che doveva sorreggere la ruota di un bilanciere. Quando il docente vide il lavoro finito le sue parole furono: “Ben fatto, questo ti garantirà il voto più alto, ma puoi fare di meglio?”

L’episodio non finì li, ma secondo te com’è andata?

Basta trascorrere due ore con Thomas, non due giorni, per sapere com’è andata, ma anche come finiranno le sfide che l’orologiaio che abita sul lago di Biel/Bien deve ancora affrontare.

Perché scrivo questo? Continua a leggere.

Ricapitolando il segnatempo che vedi in questo approfondito post è quello che Thomas ha chiesto di costruire, e IWC ha accettato, per conseguire il suo diploma di orologiaio.

Nota
Il progetto IWC half-flying tourbillon è iniziato nel 1991. Allora IWC, per quanto la Maison avesse già firmato alcune eccellenze meccaniche come il sistema Pellaton, e diversi calendari perpetui, come scoprirai meglio continuando a leggere nel periodo del progetto di Thomas, IWC prototipava per terzi orologi tourbillon, ma nei primissimi anni ’90 a Schaffhausen non era mai stato ancora messo in produzione alcun tourbillon o altro supercomplicato.

Finalmente nel 1993 presentando il Destriero segnatempo con a bordo tourbillon, cronografo rattrapante, ripetizione minuti, calendario perpetuo e altre complicazioni, la Maison colmò alla grande questa lacuna.

Per quanto un orologio come il Destriero non lo pensi e realizzi in un paio di mesi, e il suo progetto sarà probabilmente iniziato anche prima dell’half-flying tourbillon di Prescher, la prima opera dell’oltre che abile simpaticissimo orologiaio di Ipsach è anche il primo tourbillon costruito con elementi (come vedremo di seguito) e tecnologia IWC.

Bisognerà aspettare sino al 2000 anno in cui IWC è diventata di proprietà del gruppo Richemont, e per l’esattezza il 2004 per vedere in regolare produzione un Portoghese con tourbillon volante.

Per maggiori dettagli leggi la storia di IWC sul sito ufficiale.

Com’è fatto l’IWC Half-flying tourbillon Made by Thomas Prescher?

Progetto che già la carta rivelava essere ambiziosissimo.

“L’orologio compito” per conseguire il diploma da orologiaio di Thomas ha le seguenti principali caratteristiche:

Dettagli tecnici
Movimento e platina principale: IWC 9721 modificato
Ponti e Tourbillon: Thomas Prescher
Piani di base del progetto: Richard Habring
Calendario Completo: modulo IWC modificato e decorato da Thomas Prescher
Fasi lunari: sfera aggiunta da Thomas Prescher su meccanismo preesistente
Cassa: Lepine in argento (NOTA il numero limitato inciso prova che proviene da un orologio da tasca edizione limitata prodotto in quel periodo)

Prescher IWC Half-flying tourbillon movimento

“Prima di partire” – continua a raccontare Thomas – “mi sono dovuto misurare con la mentalità del mio maestro che trascurava che a un allievo orologiaio avrebbe fatto bene costruire come primo pezzo un tourbillon, in quanto così avrebbe dovuto metterci ancora più attenzione.”

Ma Thomas, che quando ci parli insieme noti subito che le sue parole scorrono si lentamente ma senza mai alcun intoppo, anche in quell’occasione diede a Habring una risposta vincente. Egli argomentò che quasi cent’anni fa a Glashütte, per gli allievi della Scuola di Orologeria guidata da Helwig, era nella norma costruire un tourbillon (volante), così, tanto per incominciare a scaldarsi. La risposta di Thomas è un classico esempio di quando in un essere umano determinazione e capacità si sovrappongono.

Forse l’approvazione arrivò anche perché in IWC i tempi per costruire qualcosa di veramente complicato erano oramai maturi.

Curiosità
Tra l’altro durante il nostro incontro Thomas mi ha raccontato che sempre negli anni in cui frequentava IWC grazie alle borse di studio vinte, a Schaffhausen realizzavano i prototipi per A. Lange and Söhne che in seguito sarebbe stata acquistata anche lei dal Gruppo Richemont.Se pensiamo che Günter Blümlein l’uomo che insieme a Walter Lange ridiede vita a A. Lange and Söhne è stato sino alla sua scomparsa avvenuta nel 2001 nel consiglio di amministrazione IWC, l’asse Schaffhausen-Glashütte quaglia alla perfezione.Tornando al Thomas Prescher IWC Half-flying tourbillon calendario completo, Thomas dice che la geometria del treno del tempo è stata concepita da Richard Habring che allora lavorava nel reparto ricerca e sviluppo della Maison.

Definito quel particolare il futuro orologiaio indipendente ha incominciato a concepire tutto ciò che stava intorno al treno del tempo e alla cassa. Per platina a 3/4 e ponti Prescher ha tratto ispirazioni da diverse soluzioni A. Lange and Söhne.

Ma la chicca, stupende decorazioni a parte, è qui rappresentata dall’half-flying tourbillon.

Half-flying tourbillon, che cos’è?

La particolarità di questa variante del tourbillon che è denominata “semi-volante” consiste nel cuscinetto inferiore della ruota del bilanciere cui è fissato sulla platina principale, mentre quello in alto ruota dentro e insieme alla gabbia del tourbillon. Inoltre la parte centrale del meccanismo è costituita da un altro cuscinetto il quale è collegato alla platina grazie a una piccola giuntura.

La gabbia è a sua volta fissata alla parte esterna del cuscinetto centrale, e si muove grazie a un anello dentato presente nella sua parte inferiore. Questo anello è collegato con la ruota dei secondi.

Prescher IWC Half-flying tourbillon

Nota
Il fatto che ogni anno di studio Prescher si aggiudicasse la borsa offerta da IWC non significava che percepisse un regolare stipendio come apprendista. L’importo gli fu trasferito solo alla fine del suo mandato. Nulla è mai semplice come invece a volte sembra.

Il meccanismo half-tourbillon, continua a raccontarmi Thomas, è molto sensibile alle tolleranze geometriche.

I due cuscinetti devono essere al 100% concentrici altrimenti il corto asse del bilanciere personalizzato non verrebbe mai a trovarsi in posizione perfettamente perpendicolare e perciò trasferirebbe alla ruota del bilanciere un angolo errato.

Oltre ai miei chilometrici appunti su questa eccellenza, bollettini e disegni, l’orologiaio mi ha lasciato un foglio dove ha annotato ogni più minuto particolare sul movimento half-flying tourbillon. Sono citate persino le macchine utilizzate con marca e dettagli come tipo di punte e nomi degli utensili adoperati dal 1991 al 1994 per plasmare questo orologio da tasca davvero unico.

Gli anglage, sono ovviamente eseguiti a mano e infine lucidati con due differenti legni con l’ausilio di speciali paste. Il perlage è stato applicato con un trapano a colonna Flott e le côtes de Genève create su tornio con supporto incrociato e verticale.

La nascita del Thomas Prescher IWC Half-Flying Tourbillon Calendario Completo

Siamo oramai seduti a tavola per cenare e Thomas racconta che per completare il solo movimento aveva preventivato circa sei settimane; IWC per completarlo gli aveva concesso quaranta giorni lavorativi.

Così, come ogni appassionato che non ha altre scelte se non quella di seguire quella voce dentro se, per rimanere nei tempi ha dovuto trascorrere interi week-end nell’atelier e persino saltare qualche notte, ma alla fine il primo tourbillon costruito da un apprendista orologiaio di IWC divenne realtà.

Un half-flying tourbillon con calendario completo e fasi lunari.

Prescher IWC Half-flying tourbillon fasi lunari

Thomas poté finalmente incassarlo e fu così che utilizzò una cassa in argento di un orologio da tasca Lepine normalmente prodotto da IWC. Se noti lateralmente riporta il numero 304/1000 che non c’entra nulla con questo pezzo assolutamente unico.

Prescher trovò le fasi lunari e, visto che il movimento base IWC non lo prevedeva, aggiunse la lancetta che indicava i giorni del mese sinodico.

Richard Habring, colui che doveva giudicare il lavoro di Prescher rimase ovviamente sbalordito, esattamente come è stato per me quando circa un mese fa ho visto estrarre da una sacca quest’orologio. Ma le mie capacità valutative sono ben lontane da quelle del bravo Richard che da qualche anno costruisce meravigliosi orologi in Carinzia insieme alla moglie.

Comunque Thomas che in oltre due giorni trascorsi insieme non ho mai sentito fare la minima critica ad alcun suo collega (e di nomi ne abbiamo fatti parecchi), riconosce a Habring il merito di avergli dato dei preziosissimi consigli e trucchi sul meccanismo del tourbillon senza i quali sarebbe stata davvero dura portare a termine questo progetto che, ricordo, ha visto uno studente costruire un tourbillon come suo primo orologio, e che tourbillon! Ma chi è dell’ambiente e conosce bene Prescher sa che anche la storia che ho qui raccontato, per quanto mai pubblicata prima, è vera.

Conclusioni

L’argomento di questo post è così unico e inedito che suggerirebbe di saltare questo paragrafo.

Al di la del talento individuale, che ovviamente farà per tutta la vita la differenza, imprese orologiere come queste oggi accadono raramente.

Gli orologiai indipendenti ora sulla cinquantina da tempo ammoniscono sulla diminuzione delle sessioni pratiche negli istituti per conseguire il diploma. È da così tanto che se ne parla che la cosa non può che migliorare.

Prescher IWC Half-flying tourbillon quadrante

Per quanto riguarda Prescher dopo aver visto il suo primo orologio è un po’ più facile comprendere da che angolo della mente siano nate opere come il Triple Axis o l’assurdo movimento che anima il Nemo Sub.

E per lo stesso motivo sarebbe bello recensire anche primi orologi creati da altri illustri apprendisti.

Manca qualcosa? Un consiglio, visita il sito web www.prescher.ch

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Commenti

  1. Questo, entra di diritto nella mia personale sfera degli articoli più belli che abbia mai letto.
    Grazie.

    1. Ciao Pam! É un po’ che non ci si sente, ma quando “l’argomento c’è” non manchi mai! Grazie, sono davvero contento che ti sia piaciuto: è più facile scrivere quando orologiaio e opera sono ai massimi livelli come in questo caso… Alla prossima.

  2. Complimenti per la ricchezza di dettagli dell’articolo e soprattutto per avermi fatto conoscere l’opera di un orologiaio veramente geniale ed unico.

    1. Grazie! Si il termine “geniale” definisce alla perfezione Thomas Prescher sin dalla creazione della sua prima opera!

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