Chi regola bene cronometra meglio: il Senator Chronometer

Stop avanzato dei secondi e regolazione all'esatto minuto: le due funzioni che nessuno nota ma che cambiano tutto

di Massimo Scalese 5 MIN LETTURA

 

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di Massimo Scalese 5 MIN LETTURA

 

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Glashütte Original Senator Chronometer con quadrante argentato e dettagli blu, che mostra le lancette delle ore e dei minuti al centro, i piccoli secondi alle 6, l'indicatore di riserva di carica alle 12 e il Panorama Date alle 3, cassa in oro rosso e cinturino in alligatore marrone.

I cronometri marini costruiti a Glashütte iniziarono a solcare gli oceani dal 1886. Come per quelli che li hanno preceduti, ogni secondo di errore poteva significare miglia di rotta sbagliata, e gli orologiai sassoni lo sapevano bene. Oggi, quella stessa ossessione per la precisione vive innocuamente nel Senator Chronometer di Glashütte Original. Ma in un’era dove puoi trovare un GPS anche in uno smartwatch da 50 euro, perché un marchio investe tanto tempo e denaro per perfezionare la messa all’ora, e di un orologio meccanico? È completamente fuori di testa?

La risposta sta nel Calibro 58, un movimento che nasconde due funzioni apparentemente banali ma rivoluzionarie: l’azzeramento automatico dei secondi e la regolazione al minuto esatto. Dettagli invisibili o dai più non considerati, certo. Ma sono proprio particolari come questi che separano un orologio da un vero cronometro. E che rivelano una filosofia:

non basta che un segnatempo sia preciso, deve anche permettere di essere regolato con precisione assoluta.

I secondi che si fermano e “tornano a casa”

Estrai la corona di un Senator Chronometer. Davanti ai tuoi occhi succede qualcosa di inaspettato: la lancetta dei secondi, ovunque si trovi sul quadrante, scatterà fino alle 12. Non si ferma e basta come accade con il classico “hacking” dei secondi. Torna a casa, al punto zero e di corsa.

Glashütte Original Senator Chronometer
Piccoli secondi con stop e ritorno automatico a zero

Il segreto di questa magia meccanica risiede in un sistema di camme e leve attentamente calibrate tra loro, che riporta sempre la lancetta nella posizione di partenza.

Ma il genio tedesco non si ferma qui. Mentre nella maggior parte dei sistemi di arresto il movimento si blocca completamente, nel Senator Chronometer il bilanciere continua a oscillare. Risultato? Meno stress sui componenti, meno usura nel tempo, precisione ma che dura. E c’è di più: durante la ricarica manuale, un sistema planetario composto da tre ruote isola il bariletto dal resto del movimento. In parole semplici: mentre carichi l’orologio, non disturbi la marcia.

Glashūtte Original Senator Chronometer Calibro 58-01
Calibro 58-01

Ora, lo stop dei secondi è una funzione che di nuovo si può trovare in un orologio meccanico da circa 150 euro e così quelli che costano mille volte e molto di più. Ma l’azzeramento automatico del Senator Chronometer va oltre. Solo pochissime manifatture al mondo offrono questa funzione. Richiede uno sforzo che pochi sono disposti a sostenere, e non è solo questione di costi: ai più semplicemente non interessa.

Il click della perfezione

Apri la corona e ruotala: i tuoi polpastrelli sentiranno qualcosa mai rilevato prima quando chissà quante volte hai regolato l’ora. Click. Click. Click – per indicare uno scatto dopo l’altro, poiché non sentirai alcun rumore. Ogni passo corrisponde esattamente a un minuto. La lancetta non si muove in modo continuo e approssimativo come in quasi tutti gli orologi. Salta da un indice all’altro con precisione chirurgica.

quadrante Glashütte Original Senator Chronometer

Prova a sincronizzare un qualsiasi orologio di lusso con un segnale orario. Fermi i secondi allo zero, perfetto. Ma guarda la lancetta dei minuti: è sempre un po’ prima o un po’ dopo l’indice, vero? E se noti in alcuni quando chiudi la corona proprio la lancetta dei minuti fa un piccolo salto: uno o più ingranaggi si accoppia. Con il Senator Chronometer questo problema semplicemente non esiste. Quando i secondi sono a zero, i minuti sono esattamente sull’indice. Sempre.

Ti sei perso? Guarda questa porzione del video di Ariel Adams – fondatore e editor in chief del blog aBlogtoWatch.com – dal minuto 3:58 in poi dove mostra sia l’azzeramento automatico dei secondi sia la regolazione al minuto esatto.

Persino la matematica dietro questa precisione è elegante: 60 posizioni discrete in 360 gradi di rotazione. Sei gradi esatti per ogni minuto. Il sistema di regolazione al minuto esatto – un meccanismo di arresto e posizionamento a scatti – garantisce che la lancetta riposi sempre perfettamente allineata. È la differenza tra leggere “sono circa le 3:15” e sapere che “sono le 3:15 esatte”.

All’epoca dei cronometri marini, questa precisione non era pedanteria, ma lasciamelo dire un’altra volta: era sopravvivenza. Un minuto di errore nell’ora locale significava 15 miglia nautiche di errore nella longitudine. Vite umane dipendevano da questi dettagli. Oggi? Oggi è una scelta silenziosa che alcuni di noi ancora credono che fare le cose bene significhi farle perfette, o almeno provarci. Anche se nessuno se ne accorgerebbe.

Queste due funzioni sono solo la punta dell’iceberg del Senator Chronometer. Per scoprire ogni aspetto di questo cronometro – dalla certificazione DKD alla straordinaria finitura del movimento – ti invito a leggere la recensione completa del Glashütte Original Senator Chronometer.

L’Anacronismo necessario

In un mondo dove gli orologi atomici misurano il tempo in nanosecondi e ogni smartphone si sincronizza automaticamente via satellite, Glashütte Original, e poche altre manifatture, dedica – rimango vago con il tempo esatto perché non lo conosco esattamente – anni di ricerca per perfezionare un particolare che sembra ridicolo: in questo caso come si regolano due lancette meccaniche. È anacronistico? Assolutamente sì. È necessario? Per chi capisce cosa significa la vera orologeria, è indispensabile.

Glashütte Original Senator Chronometer al polso

La lezione viene dalla mentalità tedesca, probabilmente la più pignola al mondo quando si tratta di precisione. E il Senator Chronometer ne è un esempio non concettuale ma concreto: non basta che un orologio segni l’ora precisa, deve permettere di regolarla con perfezione assoluta. È la differenza filosofica tra possedere uno strumento e dominarlo.

C’è un’arte nascosta nel lavorare dentro limiti così stretti. Come uno scultore che vede la forma già presente nel blocco di marmo, gli orologiai di Glashütte Original hanno trovato spazio per l’innovazione proprio nei vincoli della meccanica tradizionale. “La partenza” – l’azzeramento dei secondi – e “la posizione” – i minuti esatti – sono i due momenti che trasformano la regolazione da routine in rituale.

Glashütte Original Senator Chronometer

Ma bisogna dire tutta la verità, sempre. La precisione meccanica nell’era digitale è pura poesia. Inutile per molti, indispensabile per pochi. Il Senator Chronometer non è pensato per chi vuole semplicemente sapere che ore sono. È per chi pretende di sapere che ore sono esattamente. E per chi trova bellezza nel modo in cui ci arriva.

Conoscevi queste due funzioni “nascoste” del Senator Chronometer?
Racconta nei commenti la tua ossessione per la precisione – o la tua serena indifferenza.

 

Commenti

  1. Buongiorno Massimo
    Non conoscevo queste funzioni nascoste, o meglio l’azzeramento della sfera dei secondi si, il salto della sfera dei minuti (minuto dopo minuto) no.
    Incredibile, meccanicamente pazzesco, precisione totale portata all’estremo.
    Mi piacerebbe davvero vederlo dal vivo e provare la sensazione di tanta precisione.
    Grazie

    1. Ciao Lorenz, si i minuti saltanti é una caratteristica unica, vale la pena conoscerla.

  2. Grazie Massimo. Soddisferebbe una mia piccola fissa da nerd, che a volte mi fa odiare i 7750. Poi come al solito è bellissimo. Ho maneggiato da poco un PanoMaticInverse perché un certo tipo voleva farmi cadere in tentazione ma mancava qualcosa, anzi c’era troppo (che poi è lo stesso), questo invece è proprio perfetto.
    Se me ne fanno uno di acciaio lo prendo, così spendo meno e lo rigo meno.

    1. Purtroppo il Senator Chronometer lo fanno solo in oro rosso o oro bianco. Il purtroppo per me é riferito al fatto che il materiale ne aumenta automaticamente il costo, d”altronde il lignaggio del suo movimento unico ne giustifica la scelta del metallo nobile. Se ti piace il genere, e sei disposto a rinunciare a queste funzioni, ma in cambio ricevi uno dei pochissimi movimenti al mondo automatici intelligenti, puoi optare per un Senator Observer che è in acciaio. Per saperne di più digita il suo nome nella casella di ricerca.

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