C’è un momento che ricordo bene: la prima volta che ho tenuto tra le mani un orologio tedesco, l’ho girato e sono rimasto colpito. In quel momento non erano tanto gli anglages o i ponti filigranati a mano, così come le teste delle viti lucide che si alternavano con quelle azzurrate, ma la sua platina principale quasi completamente chiusa che mi ha fatto subito pensare: “questo orologio mi sopravviverà, e anche a mio figlio se glielo regalassi”. Oggi, 26 settembre 2025, l’orologeria tedesca compie esattamente 180 anni, e quella sensazione inizia finalmente ad avere un senso compiuto.

Ti è mai capitato di tenere tra le mani un pezzo di storia che ancora oggi vive e pulsa? Perché è esattamente questo che rappresenta ogni orologio che esce dalle manifatture della cittadina di Glashütte: 180 anni di visione ininterrotta, dove la precisione non è un obiettivo ma una condizione naturale. Mentre il mondo dell’orologeria celebra questo traguardo storico, vale la pena ripercorrere il viaggio straordinario di un piccolo borgo sassone che è diventato sinonimo di eccellenza meccanica.
Non parliamo solo di date e anniversari. Parliamo della nascita di una scuola orologiera che ha rivoluzionato l’arte della misurazione del tempo, dando vita a innovazioni che ancora oggi definiscono l’alta orologeria mondiale.
Dove tutto è iniziato: Il 1845 che Cambiò la Storia
La storia dell’orologeria tedesca inizia nel 1845, e per quanto riguarda Ferdinand Adolph Lange il 7 dicembre quando egli aprì il suo primo laboratorio a Glashütte. Ma Massimo, perché allora indichi oggi, il 26 settembre come la data dell’anniversario? Perché proprio oggi – 180 anni fa – un documento indica che Adolph Lange, chiese un prestito al suocero Johann Christian Friedrich Gutkaes – valente orologiaio e firma dell’orologio a 5 minuti nel teatro SemperOpera di Dresda, per iniziare la sua attività che poi sarebbe partita qualche mese dopo. Ma queste date rappresentano molto più di un semplice inizio imprenditoriale: segnano la nascita di una filosofia orologiera che avrebbe cambiato per sempre il panorama mondiale.

L’ordine del governo reale sassone era ambizioso: creare un centro di eccellenza orologiera in Germania, trasformando un borgo minerario in declino in un polo tecnologico d’avanguardia. Non era un progetto solitario. Lange da solo non poteva farcela, così convinse altri visionari a raggiungerlo come Julius Assmann, che nel 1852 fondò la sua manifattura specializzandosi in cronometri di precisione estrema, Ludwig Strasser e Gustav Rohde, pionieri dei regolatori di alta precisione dal 1875.
Nel 1878, Moritz Großmann fondò la Deutsche Uhrmacherschule, la prima scuola orologiera tedesca, consolidando la reputazione internazionale di Glashütte come centro di formazione per l’eccellenza meccanica. Quello che nacque in quegli anni non fu solo un raggruppamento industriale, ma una vera e propria scuola di pensiero.
È importante comprendere che Glashütte Original, come marchio contemporaneo, rappresenta oggi l’anima e la visione della maggior parte degli artigiani, marchi, cassai e attrezzisti che diedero vita al polo orologiero della cittadina. È l’erede diretto di quella rete di competenze e visioni condivise che chiamiamo “Scuola Sassone”.

Le due guerre mondiali segnarono profondamente questa tradizione. La produzione fu convertita a scopi bellici, e dopo la Seconda Guerra mondiale le fabbriche furono nazionalizzate sotto il regime della Germania Est. I restanti artigiani affluirono nel 1951 nella VEB Glashütteer Uhrenbetriebe (GUB), cui si unì nel 1975 anche Strasser & Rohde Glashütte/Sa, tutti marchi che oggi sono parte di Glashütte Original. Ma anche nei momenti più bui, la passione orologiera continuò a vivere nelle soffitte e nei laboratori clandestini, alimentata dalla speranza di un ritorno alla libertà creativa.
La riunificazione del 1990 segnò la rinascita: le manifatture furono privatizzate e iniziò una nuova era che ha portato l’orologeria tedesca ai vertici mondiali dell’eccellenza. Qualche anno dopo, il 24 ottobre 1994 a settant’anni appena compiuti, Walter Lange con l’aiuto del suo partner Günter Blümlein vedeva il Suo sogno, quello della famiglia che rappresenta, e quello di tanti appassionati, diventare realtà: riaprire la manifattura di famiglia con il nome di A. Lange & Söhne, che nel 2000 vendette al Gruppo Richemont, stesso anno in cui Swatch Group acquistò Glashütte Original.
I Pionieri che Hanno Fatto la Storia
Celebrare i 180 anni dell’orologeria tedesca significa rendere omaggio ai geni che hanno posto le basi di questa tradizione straordinaria.
Adolf Schneider – Il Misterioso Genio dell’Ombra
Adolf Schneider rimane una delle figure più enigmatiche dell’orologeria sassone. Arrivato a Glashütte nel 1850, portò competenze tecniche che si rivelarono fondamentali per il giovane centro orologiero. La sua specialità erano i meccanismi di precisione per cronometri da marina, dispositivi che richiedevano una maestria superiore rispetto ai comuni orologi da tasca.

Schneider fondò la propria azienda solo dopo molti anni, preferendo lavorare come consulente per diverse manifatture locali. Il suo approccio metodico alla risoluzione dei problemi meccanici stabilì standard di precisione che divennero la base della reputazione internazionale dell’orologeria tedesca. Le sue soluzioni tecniche sono ancora visibili nei movimenti contemporanei che escono da Glashütte.
Julius Assmann – Dai Cronometri dell’Antartico al Primo Tourbillon Tedesco
Julius Assmann rappresenta il volto più avventuroso dell’orologeria sassone. La sua manifattura, fondata nel 1852, si specializzò in cronometri da tasca e da marina di precisione estrema. I suoi segnatempo accompagnarono spedizioni polari e missioni scientifiche, inclusa quella di Roald Amundsen verso il Polo Sud nel 1911.

Assmann non si limitava a seguire le innovazioni svizzere ma era capace di creare soluzioni originali. La sua manifattura produceva 1.200 orologi all’anno, tutti rigorosamente controllati individualmente. Egli stabilì anche il primo laboratorio di controllo qualità sistematico dell’orologeria tedesca, anticipando gli standard moderni di certificazione.
Hermann Goertz – L’Architetto del Tempo Astronomico
Hermann Goertz dedicò oltre trent’anni a un unico progetto che avrebbe definito per sempre l’eccellenza tecnica dell’orologeria tedesca: l’Orologio Astronomico di Glashütte, completato nell’ottobre del 1925. Questo capolavoro non si limitava a segnare l’ora, ma calcolava fasi lunari, posizioni planetarie e un calendario perpetuo con precisione scientifica.
L’orologio di Goertz rappresenta l’apice della filosofia orologiera tedesca: non accontentarsi della semplice misurazione del tempo, ma ambire a comprendere meccanicamente tutti i fenomeni temporali dell’universo. Il progetto richiedeva competenze che spaziavano dall’astronomia alla matematica, dimostrando che un orologiaio tedesco poteva essere molto più di un artigiano: poteva essere uno scienziato.
I Cronometri da Marina – Precisione al Servizio del Mondo
La specializzazione nei cronometri da marina rappresenta uno dei capitoli più prestigiosi dell’orologeria tedesca iniziati 130 anni fa. Questi strumenti, fondamentali per la navigazione oceanica, richiedevano precisione assoluta: un errore di secondi poteva tradursi in errori di posizionamento di chilometri in mare.
Le manifatture sassoni svilupparono soluzioni innovative come i bilancieri bimetallici per compensare le variazioni di temperatura e scappamenti speciali per garantire impulso costante. I cronometri tedeschi conquistarono reputazione mondiale, competendo direttamente con quelli svizzeri e inglesi. La Deutsche Seewarte di Amburgo divenne il centro di certificazione ufficiale, stabilendo standard che influenzarono l’intera industria mondiale. La GUB fu l’ultima a costruire nella cittadina questi precisi segnatempo a inizio degli anni ’80.
Alfred Helwig – L’Inventore del Tourbillon Volante

Alfred Helwig rivoluzionò una delle complicazioni più prestigiose dell’orologeria inventando, nel 1920, il tourbillon volante. Mentre il tourbillon tradizionale di Breguet era sostenuto da un ponte superiore, la versione “volante” di Helwig eliminava questo supporto, creando un effetto visivo spettacolare e dimostrando una maestria tecnica che al suo tempo non aveva paragoni.
L’innovazione non era solo estetica: eliminando il ponte superiore, Helwig ridusse gli attriti e migliorò l’efficienza del meccanismo. La sua soluzione divenne rapidamente lo standard per tutti i tourbillon di alta gamma, influenzando generazioni di orologiai. Questa invenzione tedesca è oggi utilizzata dalle più prestigiose manifatture internazionali.
Un Capolavoro Compie 100 Anni: La Mostra “LEAP IN TIME”
Nel celebrare i 180 anni dell’orologeria tedesca, quest’anno segna anche un anniversario particolare: l’Orologio Astronomico di Hermann Goertz compie 100 anni. Il Museo Tedesco dell’Orologio di Glashütte ha inaugurato a settembre la mostra speciale “LEAP IN TIME”, dedicata a questo simbolo dell’eccellenza sassone.
L’esposizione trasporta i visitatori nel 1925, quando Goertz completò la sua opera dopo tre decenni di lavoro maniacale.
La mostra rivela i segreti interni dell’orologio attraverso modelli interattivi. Puoi sperimentare un modello 3D del calendario perpetuo, creare disegni tecnici al tavolo originale e risolvere enigmi meccanici. È l’approccio tedesco alla divulgazione: comprendere attraverso l’esperienza diretta.
Il calendario perpetuo, le funzioni astronomiche e i materiali utilizzati sono presentati come testimonianza della precisione maniacale che caratterizza l’orologeria tedesca. L’orologio di Goertz calcolava non solo il tempo terrestre, ma prediceva eclissi e fenomeni astronomici con decenni di anticipo.
Il Tributo Contemporaneo: 180 Anni Celebrati in Avventurina
Per onorare questi 180 anni di storia orologiera, Glashütte Original ha presentato oggi il PanoMaticLunar Anniversary Edition, il primo orologio del marchio con quadrante in avventurina. La scelta non è casuale: quando l’arte orologiera si insediò a Glashütte nel 1845, era l’osservazione degli astri a fornire la base per calcolare lo scorrere del tempo.
L’avventurina, creata dai maestri vetrai di Murano nel XVII secolo, dona al quadrante una lucentezza che cambia con la luce, come le stelle nel cielo notturno. È un omaggio poetico ma profondo all’importanza dell’astronomia per i primi orologiai sassoni e alla loro ricerca della massima precisione possibile.
Il design asimmetrico del PanoMaticLunar, con le fasi lunari e l’inconfondibile Data Panoramica, riflette perfettamente come la tradizione dell’orologeria tedesca continui a evolversi mantenendo intatti i suoi principi fondamentali. Sarà costruito in un’edizione limitata di 180 pezzi,. Gli dedicheremo presto un articolo.
Una Tradizione Vivente: 28 Articoli per Raccontare 180 Anni
La celebrazione di questo anniversario non si limita a un singolo giorno. Da febbraio 2025, il mio blog ha dedicato una rubrica settimanale chiamata “Original Time” per raccontare i momenti più solenni di questa visione orologiera unica. Ventotto articoli che puoi consultare quando vuoi su orologidiclasse.com, un viaggio completo attraverso le personalità, le innovazioni e i capolavori che hanno definito l’identità dell’orologeria tedesca, insieme a quella di Glashütte Original.
Ogni martedì, un nuovo capitolo ha svelato aspetti poco conosciuti di questa straordinaria tradizione: dalle biografie dei pionieri alle analisi tecniche delle complicazioni più sofisticate, dalla storia dei cronometri da marina alle innovazioni contemporanee. È uno dei tributi online più completi alla scuola orologiera sassone.
Il Futuro della Tradizione
Oggi Glashütte è sinonimo di eccellenza orologiera mondiale, ospitando tra i tanti una decina di marchi prestigiosi tra cui A. Lange & Söhne, Glashütte Original, Nomos Glashütte, Moritz Grossmann, Mühle Glashütte e Tutima. Nonostante le sfide storiche – inondazioni, guerre, bombardamenti e divisioni politiche – la città ha sempre dimostrato straordinaria resilienza.
La regolamentazione del 2022 per la protezione dell’indicazione geografica “Glashütte” garantisce che almeno il 50% del valore di un orologio debba provenire dalla produzione locale per utilizzare questo prestigioso marchio. Questo assicura che la tradizione di qualità iniziata 180 anni fa continui a essere rispettata per le future generazioni.
Conclusione: L’Anima che Continua a Pulsare
Per quanto stiamo parlando di storie nell’arco di due secoli, tutto quello che ho raccontato in Original Time e negli altri articoli sulla scuola sassone puoi vederlo con i tuoi occhi. Basta visitare il Museo Tedesco dell’Orologio di Glashütte, fortemente voluto da Nicolas Hayek per preservare questo patrimonio unico.

Cosa definisce l’orologeria tedesca dopo 180 anni? Parlo di quell'”arte d’ingegneria tedesca” che si manifesta in precisione e qualità artigianale dove ogni dettaglio è progettato per durare generazioni. La platina a tre quarti, caratteristica distintiva che garantisce robustezza senza eguali, ne rappresenta un esempio perfetto. Anche il meccanismo di regolazione fine a collo di cigno, quella molla d’acciaio che ottimizza la precisione dell’orologio, testimonia questa filosofia.
Altrettanto distintiva risulta la produzione interna di quadranti “quasi completamente creati a mano” utilizzando materiali nobili, sottoposti a processi di fabbricazione complessi. Tutto questo riflette quella visione dove quello che vedi luccica, quello che usi è robusto fino a sfiorare l’eternità, condito con la proverbiale pignoleria tedesca per la precisione.
L’anniversario del 2025 non celebra solo una data, ma una tradizione vivente che ha trasformato una piccola cittadina mineraria in uno dei centri orologieri più rispettati al mondo. L’orologeria tedesca non segue le mode: stabilisce standard che durano decenni. Non promette emozioni effimere, ma compagni di vita che portano al polso 180 anni di visione ininterrotta.
La vera forza di questa visione orologiera sta nella sua interpretazione unica del tempo: non come semplice misurazione, ma come fenomeno da comprendere e celebrare attraverso la meccanica di precisione.
Ma tu cosa ne pensi: dopo 180 anni, quale aspetto dell’orologeria tedesca ti affascina di più, la sua solidità leggendaria o la capacità di innovare mantenendo intatta la tradizione? Lascia un commento con la tua opinione, sono curioso di conoscere il tuo punto di vista su questa filosofia così particolare.