Quando pensi al tempo da polso spaziale da sempre ti viene in mente un nome: Omega Speedmaster. Pochi sanno però che il primo orologio da polso svizzero a librarsi nello spazio fu un Breitling.
In occasione del 60° anniversario da quando il 24 maggio 1962 l’astronauta Scott Carpenter, a bordo della navicella Aurora 7 e coadiuvato dal suo Breitling Navitimer Cosmonaute, compì tre giri intorno alla terra, Breitling presenta il modello commemorativo Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition.
Il 2022 è un anno importante per il Breitling Navitimer, e il sottoscritto dopo aver sbagliato in pieno le previsioni dei nuovi Rolex 2022 (a dirla tutta anche dopo anche averle indovinate per i due anni precedenti), avevo predetto l’arrivo di modelli commemorativi dell’orologio regolo calcolatore nel post delle previsioni Watches & Wonders.
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ToggleStoria Breitling Navitimer Cosmonaute
Si racconta che fu proprio Carpenter a richiedere quel Breitling, che ai tempi che il suo mestiere era pilotare aerei, indossava e conosceva bene.
Il Cosmonaute è una variazione del Navitimer – iconico cronografo scaturito dalla mente volitiva di Willy Breitling, capace grazie a un regolo calcolatore di eseguire tutti i calcoli necessari in volo. La differenza è che il Navitimer Cosmonaute possiede un quadrante da 24 ore, particolarmente utile per distinguere in un colpo d’occhio la differenza tra giorno e notte nell’oscurità dello spazio.
Sessant’anni dopo ecco perciò apparire il Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition, un fedele remake alimentato dal contemporaneo calibro di manifattura B02, limitat0 a 362 esemplari.
Perchè 362? Perchè con quella mancanza di tre giorni la Maison vuole sottolineare quelli in cui quel Cosmonaute scrisse anche lui una pagina nella storia dell’orologeria spaziale.
Breitling Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition
Della differenza rispetto ad un Navitimer ne ho già parlato.
Ad una prima occhiata sembra una fedele riproduzione del Navitimer Cosmonaute di sessant’anni fa ma è nei particolari che questa riedizione si distingue.
Il quadrante è completamente nero ma la lunetta girevole nei due sensi è per occasione di prezioso platino. La cassa che è in acciaio misura 41 mm di diametro.
Un’altra particolarità è il fondello in vetro zaffiro aperto che consente di sbirciare nei meandri del
movimento B02, per l’occasione abbellito dalle speciali incisioni sul ponte per celebrare l’anniversario: le parole “Carpenter”, “Aurora 7» e “3 orbits around the Earth”, insieme al nome del gruppo originario costituito da sette astronauti selezionati dalla NASA per i primi voli turistici nello spazio: Mercury 7.
Il calibro Breitling B02 è un movimento automatico proprietario di pregio; ha 70 ore di riserva di carica e complicazione di cronografo governata da ruota a colonne a innesto verticale – una fine scelta – la possibilità di rilevamento dei tempi con una precisione sino a ¼ di secondo, contatore dei 30 minuti e delle 12 ore. Come tutti i movimenti che Breiling monta è certificato cronometro dal COSC.
Questo orologio è disponibile con cinturino in pelle di coccodrillo nera, o, in alternativa, con bracciale in acciaio inossidabile a sette file.
Prezzo
Breitling Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition ha un prezzo a partire da 10.200 euro, 10.550 euro per la versione braccialata.
Cosa Ne Pensi?
Da quando Georges Kern è alla guida di Breitling il marchio è letteralmente esploso ed è ritornato agli splendori di un tempo. Il CEO predilige celebri edizioni vintage quasi sempre limitate, cui in particolare quelle animate da calibri non di manifattura sono piuttosto abbordabili considerato il livello del marchio.
Anche il costo di questo Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute Limited Edition è abbastanza invitante vista l’edizione speciale limitata.
Ora vorrei sentire da te:
Che ne pensi? Preferisci il classico Navitimer o questo Navitimer Cosmonaute? Personalmente li vorrei avere entrambi dato che sono un amante degli orologi a 24 ore.
Comunque la pensi, lascia un commento.
Commenti
Interessantissimo articolo (come sempre).
Sai una cosa? non sapevo che Breitling fosse andato nello spazio nel 1962 esattamente il 24 Maggio 1962, anticipando Omega (se non erro il 03 Ottobre 1962), quindi il Navitimer fu il primo Orologio Svizzero nello spazio.
Il primo orologio in assoluto ad andare nello spazio fu Russo, al polso di Gagarin il 12 Aprile 1961, corretto?
La domanda sorge spontanea….. Perchè Brietling, visto che col Navitimer (indicazione delle 24h, cronografo ecc…) fu perfetto per il primo volo nello spazio (NASA) non è riuscita ad imporsi come fornitore a tutti gli effetti, della NASA?
Brietling ha partecipato alle selezioni della NASA per la fornitura degli orologi adatti ai vari viaggi che poi hanno avuto il culmine con la conquista della luna nel 1969?
Grazie
La sai lunga anche in fatto di orologi e spazio Lorenz! 😉 Sino al 27 maggio 1965, data in cui la NASA comunicò l’esito dei famosi test – che videro lo Speedmaster primo tra tutti, prove che puoi trovare elencate qui https://www.orologidiclasse.com/omega-storia-speedmaster-moon-watch/ – effettuate su una decina o oltre di cronografi comprati in normali negozi, per cui senza alcuna sponsorizzazione, l’agenzia spaziale ha utilizzato nelle missioni spaziali più cronografi. Il primo è stato il Breitling Navitimer Cosmonaute che è oggetto di questa riedizione e solo dopo lo stesso anno – e precisamente il 3 ottobre 1962 – fu la prima nello spazio dell’Omega Speedmaster, sempre in una missione Mercury Sigma 7 in cui quella volta Walter Shirra stette 295 ore nello spazio. Allora si trattava di una referenza CK2998.
La risposta alla tua domanda te l’ho praticamente già data… Breitling – immagino con il Navitimer Cosmonaute – apparteneva a quel piuttosto lungo elenco di cronografi che nei test fecero segnare risultati non all’altezza dello Speedmaster. Ecco perchè non andò sulla Luna.
Concludo dicendo che è normale che le aziende sottolineino tutte le loro imprese del passato per fini commerciali. A parte la bontà dello Speedmaster, Omega ebbe la fortuna che il suo cronografo, come gli altri, fu scelto senza alcuna coercizione. In pratica lo Speedmaster si è trovato il miglior testimonial per un orologio spaziale (la NASA) e senza aver pagato neanche un centesimo. Altri tempi rispetto a oggi…
Ottimo.
Grazie x la spiegazione.
Grazie a te! 😉
…come mai non automatico?
Grazie per la domanda Luca. Presumibilmente perchè in un orologio automatico in assenza di gravità la massa oscillante non “oscillerebbe” correttamente come sulla Terra, non caricando o caricando insufficientemente i bariletti di carica. Questo è il motivo per cui, a parte Edgard Mitchell che nella missione Apollo 14 portò sulla luna un Rolex GMT-Master a titolo di oggetto personale, tutti gli orologi assegnati per andare nello spazio (Omega Speedmaster) sono sempre stati a carica manuale. Per maggiori info su Quel GMT-Master https://www.orologidiclasse.com/orologio-rolex-gmt-master-luna/