Siamo mai riusciti a resistere al fascino della “legge delle stelle“? Credo che questo mai potrà accadere anche perché è questo il significato etimologico del termine Astronomia (da Wikipedia), una scienza nata molto prima dell’orologeria ma cui quest’ultima deve molto poiché – come anche tu saprai – la posizione delle stelle era usata dagli antichi per ricavarne il tempo.
Se l’astronomia fu rivoluzionata nel 16° Secolo dai concetti di Copernico e Galileo, Christiaan Huygens fece lo stesso nel 1656 inventando il pendolo da lui illustrato nell’opera del 1673 Horologium oscillatorium sive de motu pendularium.
C’è un orologiaio indipendente anche lui olandese di nome Christiaan van der Klaauw che da quasi quarant’anni rende omaggio alla tradizione che vuole il suo paese essere sede dei tra i più antichi orologiai del mondo.
Nel 1992 vinse la prestigiosa medaglia d’oro alla fiera di Baselworld per il suo “Pendolo Variabile” premio che lo lanciò nell’esclusiva cerchia dei maestri orologiai contemporanei.
Nel suo moderno atelier a Joure – Olanda, la Christiaan van der Klaauw Astronomical Watches da sfogo alla sua grande passione: quella di disegnare, costruire e rifinire a mano i suoi orologi astronomici, segnatempo equipaggiati da rare complicazioni.
Astrolabium è il modello top della collezione degli orologi astronomici. Per realizzarlo Christiaan per si è ispirato agli antichi astrolabi, strumenti che venivano usati un tempo per determinare l’ora in base alla posizione degli astri.
Astrolabium è un segnatempo unico in grado di fornire una grande varietà di informazioni: oltre all’ora e alla data si può leggere l’ora solare, la posizione del Sole e della Luna sull’ellisse, la posizione del nodo ascendente o discendente dell’orbita lunare, le eclissi solari e lunari.
Provo a descrivere il suo funzionamento in dettaglio, ma avverto che non sarà una cosa breve e lieve da comprendere:
Su di esso l’ora, e i tempi in cui il sole sorge o tramonta di un particolare giorno sono indicati dall’intersezione della lancetta del sole e dalla parte esterna dell’anello ellittico. La lancetta del sole indica la data, ma anche l’ora locale solare. La Luna si muove sull’ellisse some il Sole e l’intersezione della lancetta della Luna, sempre con la parte esterna dell’anello dell’ellisse, fornisce la posizione corrente del satellite nella sua orbita intorno alla Terra. Se l’intersezione è nell’orizzonte Ovest la luna sta sorgendo in quel momento. La distanza tra il Sole e la Luna indica la fase lunare corrente: se il Sole e la Luna si sovrappongono è Luna nuova, se si trovano l’uno opposto all’altro è Luna piena.
La terza lancetta dell’astrolabio è la lancetta del drago. In principio il Sole e la Terra sono su un piano (piano ellittico), la Luna comunque gira intorno alla Terra su un piano con un angolo di 5° rispetto all’ellissi.
La Luna ha due intersezioni con il piano ellittico e queste intersezioni sono anche chiamate nodi. Quando c’è Luna piena e la Luna si trova in uno dei suoi nodi c’è un eclissi di lunare.
Quando il Sole e la Luna si sovrappongono interamente in uno dei nodi c’è un eclissi solare.
Incredibile! Tutte queste informazioni ricavate da un movimento meccanico a cui è stato aggiunto un modulo costruito da Christiaan van der Klaauw.
Non c’è quasi nulla che un orologio meccanico non sia in grado di fare, se “guidato dalle giuste mani”!
La sua cassa misura 40 mm è in platino. Visto il lungo articolo che ne è venuto fuori preferisco fermarmi qui lasciando a te la decisione se approfondire quest’opera visitando il suo sito web di questo geniale orologiaio indipendente AHCI, nel quale potrai trovare anche delle animazioni che mostrano il suo funzionamento.
Se vuoi saperne di più sulla storia di questo antichissimo strumento nato oltre 2.000 anni fa e che rimase insuperato fino al 17° Secolo, a questo link troverai un breve video.