Una delle ultime, poche cose che ci tranquillizzavano era la sequenza dei numeri sul quadrante del nostro orologio, il movimento sicuro e circolare della lancetta: bastava vederla sfiorare il numero quattro e noi sapevamo che lì vicino ci sarebbe stato, senza ombra di dubbio, il numero cinque. Rassicurante, vero?
Invece, il signor Franck Muller ha pensato bene di sgretolare anche questo tra gli ultimi appigli rimastici. Non gli bastava diventare, nel giro di pochi anni, uno dei più grandi e capaci maestri orologiai dei nostri tempi facendo rimanere a bocca aperta tutto il mondo con le sue creazioni, no, doveva anche infrangere regole che si pensavano scolpite nella dura pietra. Ma, se aveva ragione William James scrivendo che il genio è la facoltà di percepire in modo inconsueto, allora viva il genio e viva Franck Muller.
Perchè di consueto, questo orologio, ha ben poco nonostante abbia due lancette, dodici numeri e un cinturino.
Crazy Hours: l’aspetto assolutamente casuale dei numeri che richiama un disordine senza regole, nasconde in realtà una raffinata e decisamente rigida applicazione di vera maestria, facendo saltare la lancetta delle ore di cinque in cinque; ed è con pura meraviglia vederla muoversi (sembra) liberamente sul quadrante alla ricerca dell’ora successiva.
Non è una primizia, lo so, ma ogni volta che mi capita di vederlo, anche conoscendone il segreto, non riesco a rimanere distaccato di fronte al suo fascino.
Complimenti Sig. Muller
robert