Kari Voutilainen: l'uomo che restituì la vita agli "orologi da osservazione"

Kari Voutilainen - Orologiaio Indipendente - decise qualche anno fa di riesumare dal passato gli orologi da osservazione una "specie" oramai ritenuta estinta.

di Massimo Scalese 4 MIN LETTURA

 

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Kari Voutilainen è il protagonista di questo lungo – ma spero anche piacevole – articolo che ci stringe ancor di più intorno alla passione per l’Alta Orologeria. Egli fa parte della stretta cerchia degli Orologiai Indipendenti AHCI (Académie Horlogère Des Créateurs Indépendants).
Questo articolo/storia è stato da me tradotto: la proprietà ed i meriti della versione originale sono di VOUTILAINEN Artisan d’Horlogerie d’Art.

Kari ci racconta che una volta la ricerca della precisione in un segnatempo rappresentava lo stato dell’arte della cura che poteva esprimere un orologiaio nelle sue creazioni. Per inseguire questa sfida, nacquero gli “orologi da osservazione” (observatory watches): essi venivano fabbricati con un’attenzione particolare per tutto ciò che riguardava gli aspetti tecnici del loro funzionamento, lasciando in secondo piano il lato estetico.

Le superfici delle ruote e dei pignoni erano lucidate all’estremo e le tolleranze controllate fino all’esasperazione; il bilanciere e le molle di carica erano testati e scelti a mano prima di essere assemblati, così come i cuscinetti e i perni tagliati alla perfezione.

Orologi come questi servivano solo per la precisione e a nessun altro scopo: erano in grado di raggiungere quasi la perfezione assoluta nel misurare il tempo, presentando uno scarto giornaliero – in modalità test – di qualche decimo di secondo, qualcosa di difficile da ottenere anche nel 21° Secolo.

Gli orologi da osservazione di solito non erano deputati alla vendita e venivano abitualmente destinati ad esibizioni, usate dalle Maìson orologiere, solo per provare la loro abilità e conoscenza.

Dopo l’introduzione dei movimenti ad alta frequenza (36.000 A/h), l’avvento del quarzo fece definitivamente morire la tradizione di questi orologi che lentamente scomparvero. Tutto questo fu rimpiazzato da metodi di misura elettronici che permettevano di testare grandi quantità di movimenti. A questo scopo fu creato un istituto chiamato C.O.S.C. per gestire il controllo di grandi numeri di movimenti costruiti per ottenere il certificato di cronometro.

Con un colpo di fortuna Voutilainen trovò diversi movimenti da osservazione fabbricati dalla Longines ma mai terminati, basati su una platina rettangolare. Dopo averli esaminati decise di iniziare a costruire una piccolissima serie di orologi da polso usando questi Calibri pregiatissimi. Ogni meccanismo fu trattato singolarmente costruendo molte delle parti che mancavano poi, prima di essere regolati alla perfezione, rifiniti ad anglage e perlage e come vuole la tradizione lucidati e ricontrollati in ogni singolo dente. Dopo che questo lavoro terminò ogni orologio fu fornito di quadrante, cassa e lancette nello stile Voutilainen.

Nel maneggiare movimenti così rari e pregiati Kari Voutilainen decise di utilizzare un sistema veramente esclusivo di curvatura della molla del bilanciere: per la parte esterna della molla scelse la soluzione Breguet, come spesso avviene negli orologi più curati, mentre per l’altrettanta fondamentale parte interna adottò la meno conosciuta curva Grossmann. Proprio Grossmann codificò una tecnica che adopera la stessa attenzione alla parte interna della molla del bilanciere che a quella esterna.

Sconosciuto e finito nel dimenticatoio l’orologio da polso da osservazione fece segnare il primo utilizzo della curva Grosmann del 21° Secolo sottolineando che molte delle antiche tecniche di Alta Orologeria occupano ancor oggi il posto d’onore!

Per il laboratorio di Kari il 2007 rappresentò un anno veramente speciale perché c’era ancora una sorpresa che il destino aveva in serbo: dopo una preselezione di 9 orologi di grandi e di meno conosciute case, il Kari Voutilainen OBSERVATOIRE si aggiudicò la categoria orologi da uomo al Grand Prix de Genève 2007!

Un importante riconoscimento per un orologiaio indipendente. Gli orologi Calibre 27 proseguirono nel 2008 ad onorare tale vittoria…

Eccovi le caratteristiche tecniche del Calibre 27:

  • Calibre 27, creato solo per scopi osservazionali e mai destinato alla vendita. Rifinito a mano ad anglage, perlage, smerigliato sui ponti e placcato in oro rosa 4N18.
  • Rubini per la ruota dello scappamento e per la paletta
  • Molla libera del bilanciere Guillaume a 36.000 A/h
  • Bilanciere diametro 11.60 mm con spirale Breguet/Grosmann
  • Scappamento ad ancora svizzero
  • Quadrante Regolatore con indicazioni ore alle 12, piccoli secondi a ore 6 e minuti centrali
  • Riserva di carica 40 ore
  • Cassa in oro bianco 18 k misura 44 mmx 31.50 mm x 12.50 mm
  • Ponte del bilanciere costruito con profilo tourbillion
  • Lancette in oro 18 k
  • Cristallo in zaffiro fronte/retro
  • Cinturino in coccodrillo con fibbia deployante

Kari Voutilainen è nato in Finlandia nel 1962, ma dopo aver proseguito la sua formazione professionale in Svizzera vi si è trasferito definitivamente aprendo a Môtiers nel 2002 il suo laboratorio di Orologiaio Indipendente.

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