Mido, da sempre conosciuto come un marchio di orologi svizzero innovativo, si è recentemente costruito un’ottima reputazione per le sue riedizioni vintage molto fedeli e animate da movimenti meccanici che offrono qualcosa in più pur mantenendo un prezzo abbordabile.
Oggi queste abilità sono affluite nel Mido Multifort Patrimony Chronograph, la riedizione del Multichrono un cronografo del 1937 con tutti i tratti dei misuratori di intervalli brevi che in quel periodo stavano iniziando la loro epoca d’oro.
Ma prima di affrontare la recensione andiamo a conoscere il modello di riferimento.
La Storia: Mido Multichrono
A partire dagli anni ‘30 i cronografi meccanici da polso hanno ricoperto un ruolo fondamentale: grazie alle molte scale presenti sui quadranti erano in grado di eseguire i calcoli più svariati. Più che orologi erano degli strumenti.
Ma a quei tempi grazie ai suoi meccanismi protetti, solo il Mido Multichrono poteva eseguirli in quasi ogni condizione.
Già perché nonostante il suo aspetto ne ispirasse l’uso all’asciutto, forte dell’esperienza in termini di impermeabilità, dimostrata qualche anno prima nel 1934 con la famosa guarnizione di sughero denominata Aquadura, il brand rese questo cronografo impermeabile.
Mido Multichrono è stato il primo cronografo impermeabile. Rendere una cassa resistente all’acqua è difficile quasi quanto renderla stagna, poiché essa può penetrare attraverso fessure inferiori a 0,001 mm.
Dopo anni di ricerche la fabbrica Mido di Bienne, già specializzata in orologi impermeabili, riuscì insieme al suo produttore ufficiale di casse a crearne di sigillate ermeticamente e questo nonostante il movimento come sempre accade avesse un contatto diretto con l’esterno, in questo caso in ben tre punti: tramite i due pulsanti del cronografo e l’alberino collegato alla corona di carica.
E proprio perché in quel periodo i cronografi erano dei calcolatori portatili questa caratteristica lo rendeva perfetto per essere utilizzato da coloro cui mestiere poteva avere contatti anche accidentali con liquidi, tipo ingegneri e fotografi ma anche chirurghi e chimici.
Con la tecnologia di oggi che consente di costruire orologi con casse che superano l’assurda pressione di 1.500 bar queste note fanno ridere, ma oltre ottant’anni fa erano prestazioni da fantascienza.
Il Mido Multichrono veniva offerto in quattro diversi quadranti:
- Scala cronografica dettagliata: qui la lancetta centrale può marcare i secondi divisi per quinti e il contatore destro segnare la somma dei tempi in minuti. Questo modello era indicato per atleti, tecnici, fotografi e così via.
- Scala pulsometrica: Dopo aver contato 30 battiti il medico o infermiera che fosse fermando la lancetta del cronografo poteva leggere istantaneamente sul quadrante la frequenza cardiaca.
- Scala Tachimetrica: Per una distanza di un chilometro, la lettura viene effettuata su tutti e tre gli anelli con un minuto per anello, iniziando da quello più esterno. I numeri che appaiono sopra indicano la velocità in chilometri all’ora. Per un’osservazione di meno di un minuto, la velocità può essere letta sull’anello esterno, durante il secondo minuto sull’anello centrale, e per il terzo sull’anello interno. Se la velocità è inferiore a 20 chilometri all’ora e se il tempo di osservazione è superiore a tre minuti, bisogna dividere il numero 3600 (numero di secondi in un’ora) per il risultato ottenuto. Il risultato indica la velocità in km/h.
- Scala Telemetrica: Qui la divisione della scala è fatta in modo da rilevare la distanza di un evento. Un tempo tornava utile per determinare le distanze di tiro. Bisognava far partire il cronografo quando l’arma veniva scaricata, appena usciva il fuoco o il fumo dalla canna, e fermarlo non appena si sentiva il rumore del bersaglio raggiunto. Il telemetro era utilizzato soprattutto dall’esercito e dalla marina, ma può ancora oggi tornare utile anche per determinare la distanza di un evento atmosferico come un fulmine associato a un tuono.
Questo cronografo era completamente antimagnetico e, cosa non scontata per quegli anni, il bilanciere che è la parte più delicata, costosa, e importante in un segnatempo grazie ad un particolare dispositivo a molla – all’epoca la migliore soluzione – era protetto dagli urti.
Insomma un cronografo all’avanguardia per quei tempi. Oggi le sue forme addolcite che ritroviamo nella riedizione novità di Mido ispirano invece molta tranquillità.
Recensione Mido Multifort Patrimony Chronograph
Ora che sappiamo tutto dell’antenato andiamo a conoscerlo.
Disponibile anche in una versione color oro rosa tramite un trattamento PVD abbinata a un quadrante blu, il Multifort Patrimony Chronograph è una reinterpretazione elegante e fedelissima nell’estetica del Multichrono del 1937. Per quanto riguarda materiali e movimento invece utilizza l’avanzata tecnologia contemporanea.
Il vetro ad esempio è identico a quelli in plastica bombati tipici dei cronografi vintage di una volta, ma è del tipo “glasbox” in zaffiro che è molto resistente agli urti e ai graffi.
Eleganza
La cassa in acciaio che misura 42 mm esprime nelle forme i nostalgici cronografi del passato. Il suo design privilegia al massimo il quadrante che è di grandi dimensioni come quando serviva per leggere le numerose scale e indicazioni che abbiamo visto prima.
Il quadrante nero è rifinito con una fine spazzolatura a raggi di sole. Molto azzeccati, decorativi e misurati, i tocchi di rosso che appaiono sulla scala dei minuti divisi a metà da trattini in bianco che è la cromia dominante di tutta la grafica. Da notare anche la presenza del logo Mido vintage.
Altri riferimenti retrò li troviamo nelle lancette che incorporano grandi inserti in Superluminova. Il giro delle ore è marcato da numeri arabi dal font sottile e arrotondato. Perfettamente allineato con i numeri 5 e 7 c’è anche il datario che con una dimensione della finestrella quasi uguale non poteva trovare migliore sistemazione per non penalizzare l’estetica.
I pulsanti del cronografo a pompa bombati si aggiungono ai tanti particolari che elevano il look vintage di questo cronografo.
Un Moderno Movimento Meccanico
Fuori vintage, mentre all’interno batte un aggiornato cuore meccanico. Visibile dal fondello avvitato con obò in zaffiro il movimento automatico Mido Calibro 60 è una versione personalizzata dell’ETA A05.H31.
Si tratta di un calibro che a sua volta deriva dello storico movimento Valjoux 7753 qui nella versione a due contatori con datario alle 6.
La differenza nei confronti dei tanti orologi di altre marche che montano ancora il Valjoux appena citato è che la riserva di carica del Mido Calibro 60 è di 60 ore invece delle 48 standard, fatto che oltre a permettere di lasciarlo “fermo” senza indossarlo quasi un giorno in più, con più energia a disposizione estende anche la sua finestra di oscillazioni isocrone quando appunto non è utilizzato.
La mano di Mido si nota in piccoli particolari estetici come le viti normali sostituite con altre azzurrate e la decorazione a Côtes de Genève presente sulla amche lei diversa massa oscillante su cui stavolta appare il logo del marchio contemporaneo.
Con la funzione di cronografo con lancetta centrale sono presenti due contatori, uno per i piccoli secondi continui, l’altro che somma il cronometraggio sino a 30 minuti. Sul quadrante come si può notre nelle foto live questi appaiono leggermente incassati con uno sfondo decorato a colimaçon.
Caratteristiche Tecniche Multifort Patrimony Chronograph
- Referenza: M040.427.16.052.00.
- Cassa: Acciaio lucido e satinato – 42 mm – impermeabile fino a 5 bar (50 metri) – Vetro zaffiro stile “glassbox” e fondello a vite – Movimento visibile attraverso il vetro in zaffiro.
- Quadrante: Nero finemente spazzolato a soleil con cerchio delle ore in numeri arabi e scala tachimetrica sulla flangia. Piccoli contatori a chiocciola a ore 3 e ore 9. Finestrella della data a ore 6.
- Movimento: Automatico Mido Calibro 60 (base ETA A05.H31), 60 ore riserva di carica – ore, minuti, piccoli secondi, contatore dei 30 minuti e data – frequenza 4 Hz – 28.800 a/h – movimento finemente decorato con viti azzurrate, massa oscillante decorata con Côtes de Genève e logo Mido.
- Cinturino: In vera pelle di vacchetta nera stampa alligatore. Fibbia ad ardiglione in acciaio lucido.
Prezzo
Il Mido Multifort Patrimony Chronograph costa 1.850 Euro nella versione acciaio e 1.950 Euro per quella acciaio colorata oro rosa tramite un trattamento PVD abbinata a un quadrante blu.
Opinioni
Come ho già scritto in altri recenti articoli, negli ultimi tempi orologi come questo sono sempre più frequenti: la richiesta di cronografi ispirati a modelli vintage è in continua crescita.
Penso che questo modello sia da considerare perché esternamente è un’esecuzione molto ben fatta. Riprende con precisione il famoso modello vintage del marchio e in generale i cronografi di quel periodo.
Se non lo prendi in mano e lo capovolgi è piuttosto difficile e soprattutto da lontano accorgersi che sia stato costruito oggi. Forse l’unica differenza da fuori è che è più grande dei modelli di sessanta e oltre anni fa, ma di contro le sue dimensioni sono più attuali con i nostri tempi.
I suoi punti di forza sono le finiture, il movimento automatico, ma ancora di più che un cronografo vintage non puoi indossarlo tutti i giorni e in tutte le occasioni, questo si.
Il vetro in plastica ti si graffierebbe subito e, a meno che non lo metti solo alla sera, per una cena o per un’attività molto tranquilla un vintage rischi di danneggiarlo in un attimo, oltre al fatto che, come tutti gli orologi antichi se non è spesso revisionato, non è per nulla preciso e affidabile. Chiedi a un esperto orologiaio: la resistenza al magnetismo di quei cronografi è molto inferiore a un modello di oggi, così come sono aumentate le probabilità di incontrare campi magnetici e la loro intensità.
Il Mido Multifort Patrimony Chronograph è stato pensato per seguirti sempre. Lo puoi indossare in qualunque occasione (basta che non ti tuffi in mare) e anche per il movimento che monta ha un prezzo abbordabile.
Di tanto in tanto lo puoi lasciare sul comodino per indossare alla sera il tuo Chronographe Suisse vintage. Anche quando è lì fermo che ti aspetta questo Mido di energia ne ha sempre molta.