Nell’era digitale, dove Internet ha virtualmente annullato le distanze, potrebbe sembrare che qualunque cosa sia a portata di un click. Tuttavia, spesso ci sfuggono autentiche gemme orologiere, imbrigliate da barriere commerciali o acquistabili solo spendendo oltre l’IVA dazi aggiuntivi poiché operano sotto diversi sistemi monetari. È il caso di tre affascinanti marchi di orologi che fino a poco tempo fa erano fuori dalla portata degli appassionati italiani. Airain, storico brand di segnatempo militari e Le Bois & Co, rinomata firma svizzera del passato che oggi offre alcuni dei design vintage più accattivanti a prezzi accessibili, sono i figli dell’appassionato di orologi Tom van Wijlick. Il terzo è Kuoe, microbrand giapponese adorato dagli intenditori d’oltreoceano, che propone segnatempo ispirati a orologi inglesi degli anni ’40 e ’50, abilmente integrati con l’estetica minimalista tipica del Sol Levante.
Oggi, finalmente, queste tre chicche dell’orologeria sono disponibili anche in Italia, grazie al negozio Porta Nuova Gioielli di Bergamo. Ma ora scopriamo insieme cosa rende questi marchi così speciali e perché meritano un posto di tutto rispetto nel panorama orologiero italiano.
Airain
Fondata prima degli anni ’50, con una ricca tradizione orologiera nei suoi primi anni Airain si specializzò nella produzione di orologi da polso robusti spesso forniti all’esercito francese e ad altri corpi militari.
Uno dei suoi modelli più iconici fu il Type 20, un cronografo da aviatore commissionato su specifiche dell’Aeronautica Militare Francese rilasciate tra il 1950 e 1952 che conoscerai dato che all’epoca è stato fornito anche da Breguet, che tra l’altro lo commercializza da diversi anni. Questo orologio, con il suo design pulito e leggibile e le funzioni di cronografo flyback, divenne presto uno tra i favoriti tra i piloti militari e civili.
Oltre al Type 20, Airain produsse nel corso degli anni ’60 e ’70 anche altri cronografi e orologi subacquei come il Sous-Marine. Tuttavia, con l’avvento degli orologi al quarzo, come molte altre firme storiche Airain entrò in difficoltà e cessò la produzione.
Ma nel 2020, l’appassionato di orologi olandese Tom van Wijlick acquistò il marchio con l’intenzione di tornare a farlo splendere. Il primo orologio è stato un Type 20, una riedizione del modello vintage che ho subito recensito e che credo sia il modello più fedele di Type 20 oggi disponibile. Molto interessante è che con una cassa da 39,5mm si avvicina molto all’originale, poi che costa poco meno di €3.000.
Modelli Importanti
Tra i modelli più importanti di Airain oggi, spicca senza dubbio la riedizione del Type 20, l’iconico cronografo da aviatore degli anni ’50. Questo orologio, fedelmente ricreato con specifiche e design vintage, riflette l’eredità del marchio. Un altro modello degno di nota è il Sous-Marine, un robusto orologio subacqueo ispirato ai classici diver watch di Airain. Con la sua lunetta girevole, la massiccia cassa in acciaio e l’eccellente leggibilità, è un omaggio ai giorni in cui Airain equipaggiava subacquei militari e civili. Infine, molto interessanti le edizioni limitate “modernizzate” realizzate con materiali avanzati e piccoli serie che rendono omaggio alle speciali commesse – sempre del Type 20 – ordinate da vari eserciti.
Lebois & Co
Lebois & Co è un marchio di orologi con una storia affascinante che si estende per quasi un secolo. Fondata nel 1934 a Le Locle, Svizzera, questa Maison orologiera ha attraversato alti e bassi, per poi fortunatamente rinascere.
Raymond Dodane e André Gindrat fondarono Lebois & Co nel cuore dell’industria orologiera svizzera. L’azienda si distinse subito per la qualità dei suoi orologi, producendo sia semplici tre lancette che cronografi. Negli anni ’30 e ’40, Lebois & Co si fece notare per i suoi cronografi eleganti e funzionali, molto apprezzati dagli appassionati dell’epoca.
Nonostante il successo iniziale anche Lebois & Co non riuscì a superare la crisi del quarzo e chiuse i battenti.
Nel 2014, la storia di Lebois & Co ha preso una svolta inaspettata. Tom van Wijlick, appassionato collezionista di orologi olandese protagonista di Airain, decise di far rivivere il marchio. Affascinato dalla storia e dal design degli orologi Lebois & Co, Tom ha acquisito dalla famiglia Dodane i diritti del brand e iniziò un ambizioso progetto di rinascita.
Con un’esperienza decennale di designer di orologi, di cui 7 come freelance collaborando con firme del calibro di Louis Vuitton, Piaget, Jacob & Co, Corum e Chopard, van Wijlick si è buttato a testa bassa per ricreare l’essenza di Lebois & Co.
I modelli attuali combinano elementi di design vintage con meccaniche attuali, il tutto rimanendo anche in questo caso sotto i 3.000 euro.
Modelli Importanti
Lebois & Co, marchio orologiero svizzero recentemente rilanciato, si distingue per alcuni modelli chiave:
- Heritage Chronograph: il fiore all’occhiello della collezione, un cronografo meccanico a carica manuale da 39mm ispirato ai modelli storici del marchio degli anni ’40.
- Venturist: un orologio certificato anti-magnetico testato da Timelab a Ginevra.
- Avantgarde Date: un modello contemporaneo con datario.
La collezione Heritage Chronograph è particolarmente significativa, disponibile in diverse varianti con quadranti crema, salmone, neri e argento. Questi orologi si caratterizzano per l’attenzione ai dettagli, finiture di alta qualità e movimenti meccanici svizzeri La Joux-Perret. Lebois & Co punta a offrire orologi di lusso a prezzi accessibili, combinando design vintage e tecnologia moderna, come l’utilizzo di “gemelli digitali” basati su blockchain per l’autenticazione.
Kuoe Kyoto
Anche degli orologi Kuoe ne ho già parlato: se clicchi sul link potrai leggere un articolo che ho scritto nel 2022. È un interessante microbrand giapponese che si distingue per la sua dedizione al design vintage e alle dimensioni contenute, spesso in controtendenza rispetto ai grandi marchi.
La storia di Kuoe ha inizio nel 2010, quando il suo fondatore e designer Uchimura era uno studente universitario a Londra. Durante il suo soggiorno nella capitale britannica, Uchimura ebbe un incontro fortuito ma decisivo con il mondo dell’orologeria vintage. Entrando per caso in un negozio di orologi antichi rimase affascinato da una vasta collezione di segnatempo a carica manuale degli anni ’40-’70.
Ciò che lo colpì particolarmente fu la capacità di questi orologi di mantenere la loro funzionalità dopo decenni, trasmettendo al contempo una sensazione di calore e piacere. Questa esperienza lo ispirò profondamente, facendogli nascere il desiderio di creare un proprio marchio di orologi dal design classico e retrò.
Dopo aver completato i suoi studi universitari, Uchimura si dedicò alla realizzazione del suo sogno. Nel 2020, dieci anni dopo quella fatidica visita al negozio londinese, Kuoe Kyoto vide finalmente la luce.
La missione di Kuoe è chiara: offrire orologi classici ispirati al passato che ricreino le sensazioni di possedere un autentico orologio vintage, ma a prezzi molto accessibili. Il brand si posiziona come un’alternativa più economica ad altri microbrand noti per il loro stile retrò come Baltic ma nello specifico del costo fino a poco più di 500 euro.
Tutti gli orologi Kuoe sono prodotti a Kyoto, assemblati internamente e dotati di movimenti giapponesi.
Il piccolo marchio di Kyoto ha riscosso un notevole successo, in particolare con il modello Old Smith 90-02, ispirato agli orologi militari britannici. Ha raccolto ben 13 milioni di yen (circa 89.000€) attraverso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma giapponese Makuake.
La storia di Kuoe dimostra come la passione per l’orologeria classica, unita a una visione imprenditoriale, possa dar vita a un brand capace di conquistare gli appassionati di orologi vintage (all’estero è un nome molto apprezzato), offrendo prodotti di qualità a prezzi incredibilmente bassi.
Modelli Importanti
Come abbiamo già avuto modo di vedere Kuoe si distingue per i suoi orologi dal design vintage in dimensioni autenticamente d’epoca. I modelli più significativi sono:
- Old Smith 90-001: il primo modello lanciato dal brand, che ha definito il suo stile retrò.
- Royal Smith 90-008: il modello di punta, con cassa rettangolare e numeri Breguet applicati a mano, ispirato agli anni ’40.
- Old Smith 90-002: disponibile in diverse varianti di quadrante, tra cui bronzo e avorio.
- Holborn: un’aggiunta più recente alla collezione.
Questi orologi si caratterizzano per le dimensioni contenute (35mm o meno), movimenti automatici giapponesi Miyota, e dettagli vintage come vetri bombati. Kuoe punta a catturare l’eleganza e la semplicità degli orologi prodotti tra gli anni ’40 e ’70, offrendo un’alternativa accessibile per gli appassionati di design classico.
Conclusione
Nell’attuale mercato globale dell’orologeria, spesso ci sfuggono marchi di nicchia che offrono qualità e design di livello superiore a prezzi accessibili. L’arrivo in Italia di Airain, Le Bois & Co e Kuoe è un’opportunità unica per gli appassionati di scoprire tesori nascosti finora poco conosciuti nel nostro paese. Questi tre brand, ciascuno con la propria storia affascinante e un’estetica distintiva, arricchiscono il panorama orologiero di casa nostra offrendo agli amanti dei segnatempo nuove e intriganti opzioni da esplorare.
Nei prossimi articoli, avremo l’opportunità di esaminare da vicino alcuni di questi modelli con recensioni dettagliate e impressioni dal vivo.
- Nel frattempo, dai un’occhiata a questi orologi sul sito web di Porta Nuova Orologi.
E tu che ne pensi? Conoscevi già questi marchi o è la prima volta che ne senti parlare? Fammi sapere le tue opinioni in un commento!
10 risposte
Buongiorno Massimo
Hai presentato delle belle chicche….
Il Sous-Marine di Airain l’ho seguito da quando Tom van Wijlick ha aperto un link su Instagram dove si poteva votare ogni singola scelta di design, materiale ecc.. per creare l’orologio ideale.
Poi lui avrebbe creato l’orologio in base alle preferenze emerse dai vari sondaggi.
Se non ricordo male, l’unica cosa che non mi “andava” ed era emersa anche dal sondaggio specifico, è stata la scelta della corona brevettata “Parmentier”. La corona staccata, che capovolgendola permetteva di inserirla sul perno di carica, non è stata molto apprezzata nel sondaggio. Forse per la possibilità concreta di perderla…
In ogni caso orologi davvero bellissimi, valide alternative ai soliti noti.
Grazie
Grande Lorenz, le sai tutte! Quando uscì negli anni ’60 la corona Parmenter era una chicca… Grazie
Buongiorno, Airan tipe XX quasi un sacro graal. Direi al pari del Mathey-Tissot tipe XX, poco conosciuto forse per i medesimi citati a inizio articolo dei tre marchi presentati, che in pratica produsse tutti i Breguet type XX della commessa francese per l’incapacità produttiva in termini numerici di Breguet. Kuoe lo seguo da un po’ e finalmente potrò provarlo fisicamente dato che vivo a Bergamo. Ottimo articolo complimenti.
Grazie, complimenti per le tue conoscenze!
Buongiorno Massimo
Ebbene si… sabato sera sono passato da Porta Nuova Gioielli di Bergamo e finalmente ho visto dal vivo e provato al polso l’Airain Sous-Marine.
Grazie al titolare molto disponibile e preparato (pensa che mi ha pure regalato il manifesto della pubblicita del Sous-Marine dell’epoca) ho potuto indossare questa vera chicca.
Che dire, orologio stupendo!! al polso è bellissimo, di una qualità da fare invidia ai marchi più blasonati . Ho esaminato con calma anche la corona brevettata “Parmentier”, che sin dal gruppo di lavoro mi era sembrata un pò “scomoda”… A dire il vero si, mi rimane sempre il dubbio che essendo un elemento staccato dall’orologio, potrebbe essere persa, ma ha una qualità di fabbricazione, di precisione e soprattutto è un elemento distinguibile. Nessun altro orologio al mondo è cosi (almeno che io sappia).
Adesso devo solo prendere “coraggio” e acquistare un ennesimo orologio.
Grazie
Ciao Lorenz, grazie! Sono proprio report come questi, da appassionati ad altri appassionati che rendono l’idea da un’angolazione importantissima, dalla parte di chi compra, ad essere utili! Alla prossima 🙂
Tutto bello ma sempre sta fascia un po’ troppo cara e in competizione con altre 200 case d orologeria
Grazie per il commento.
Complimenti Signor Scalese, articolo gradevole ed interessante.
Grazie Beppe! 😃