5 Orologi Subacquei Top che NON sono un Rolex Submariner

Natale 2020 si avvicina e anche se difficilmente qualcuno potrà trascorrerlo alle Maldive non c’è mai un momento dell’anno sbagliato per regalarsi un orologio subacqueo

di Massimo Scalese 3 MIN LETTURA

 

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Oggi ho deciso di parlarti brevemente di orologi subacquei top che non siano Rolex, ma non c’è dubbio che il Submariner anche nella sua ultima versione 2020 sia un riferimento in questa categoria.

Bello, con un design impeccabile, è versatile e non concede una sola mano a chi tenta di sfidarlo in un testa a testa.

Ma esistono anche altri orologi da immersione più abbordabili o che rispecchiano altre visioni, i quali presentano un’estetica e un’esperienza d’uso ugualmente entusiasmanti. Ecco cinque novità 2020 top fino a €5000.

1. Baltic Aquascaphe Bronze

Baltic Aquascaphe Bronze

Il bronzo sta ad un orologio da immersione come il cacio sui maccheroni e Baltic, oramai noto microbrand parigino, dà la possibilità a tutti di raggiungerlo con un prodotto più che soddisfacente.

Aquascaphe ha un look molto vintage: in lui riconosci tutti i tratti dei subacquei degli anni ’60. In questo modello la cassa presenta due spallette proteggi corona quasi invisibili. Onesto e affidabile il movimento meccanico.

Dimensioni: 39 mm
Movimento: Miyota 9039 automatico
Impermeabilità: 200 m
Prezzo: €750

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2. Mido Ocean Star Decompression Timer 1961 Limited Edition

Mido Ocean Star Decompression Timer 1961 Limited Edition

È la riedizione di uno degli orologi più affascinanti del marchio svizzero: il quadrante domina la scena con le sue accese cromie per differenziare i tempi di decompressione.

Certificato cronometro COSC, con 80 ore di riserva di carica il suo movimento ETA personalizzato da Mido è un livello sopra quelli solitamente utilizzati in questa fascia di prezzo. È fornito con due cinturini e un sempre affascinante bracciale in acciaio con maglia milanese.

Dimensioni: 40.50 mm
Movimento: Mido Calibro 80 (base ETA C07.621) automatico
Impermeabilità: 200 m
Prezzo: €1.150

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3. Tudor Black Bay Fifty-Eight ‘Navy Blue’

Tudor Black Bay Fifty-Eight ‘Navy Blue’

Dopo il nero il blu è un colore molto diffuso tra gli orologi da immersione e il Black Bay Fifty-Eight un modello di grande successo. Anche il Navy Blue presentato lo scorso luglio ha riscosso da subito un grande interesse.

La sua livrea è quella della Marina Francese cui Tudor è stata uno tra i principali fornitori. Il bracciale in acciaio con rivetti e il calibro in-house certificato COSC sono due tra le caratteristiche più interessanti di questa novità che ho recensito in questo articolo.

Dimensioni: 39 mm
Movimento: Tudor MT5402 automatico
Impermeabilità: 200 m
Prezzo: €3.500

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4. Reservoir Hydrosphere Blue Hole

Reservoir Hydrosphere Blue Hole

In una giungla di diver il marchio francese Reservoire si distingue per una scelta molto originale: portare l’affissione delle ore saltanti nelle acque più profonde.

L’orologio che riprende esteticamente un profondimetro prevede le ore saltanti a ore 6 sopra un arco che segna la riserva di carica. I minuti sono retrogradi ma la ghiera unidirezionale è tradizionale. Non manca la valvola per l’espulsione dell’elio.

Dimensioni: 45 mm
Movimento: ETA 2824-2 (modulo brevettato 124 pezzi) automatico
Impermeabilità: 250 m
Prezzo: €4.250

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5. Breitling Superocean Heritage B20 Automatic 42

Breitling Superocean Heritage B20 Automatic 42

Il SuperOcean non ha certo bisogno di presentazioni: uscito nel 1957 è uno degli orologi che ha scritto la storia dei subacquei professionali e questa nuova versione Heritage ne riporta fedelmente tutti i connotati.

Sportivo ma nel contempo elegante la sua cassa in acciaio con elementi in oro incorpora una lunetta di ceramica hi-tech e un quadrante blu. È animato da un calibro automatico di manifattura Breitling certificato cronometro con 70 ore di riserva di carica.

Dimensioni: 42 mm
Movimento: Breitling B20 automatico
Impermeabilità: 200 m
Prezzo: €5.370

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Commenti

  1. Salve,
    Volevo chiedere, facendo una considerazione, se nel caso di Tudor e Breitling e’ opportuno chiamare i movimenti dei modelli di cui sopra in-house, visto che praticamente Kinessi rifornisce entrambi. E’ vero che tutti e due i brand insieme a chanel hanno investito in questa azienda. Ma a questo punto è giusto definirlo in-house? O piuttosto si tratta di qualcos’altro ? Se compro un orologio con questa caratteristica mi aspetto che solo la specifica marca abbia quel movimento. Se compro un seamaster Omega so che solo li troverò specifici calibri che non troverò certo su un Tissot o altro. Credo che questi movimenti, pur avendo ottime caratteristiche, non possono dare quell’aurea di esclusività e lusso a cui tendono far credere ed indirizzare il pubblico.
    Saluti.

    1. Almeno da come viene usato dal 90% dei marchi di orologeria il termine “in-house” non ha un significato letterale ma di “progetto individuale” e i calibri di cui parli a prescindere dalla percentuale in cui intervenga il marchio rispetto al costruttore dei movimenti lo sono, e anche trasparenti in quanto Tudor e Breitling non hanno mai negato le loro collaborazioni incrociate né, come Chanel, la presenza di Kenissi. Ma la tua riflessione è validissima e attuale perché (di qualsiasi bene di consumo si parli) non tutti la raccontano sino in fondo. Grazie per il commento!

  2. Ma l’Aquatimer di IWC come lo giudica, esiste ancora in produzione una versione Aquatimer 2000?

    1. Grazie per la domanda Ruggero! Ottimo orologio subacqueo. Aquatimer 2000 non è più in produzione dal 2016 ma la linea è sempre a catalogo.

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