Da sempre amo Tudor.
Ho sempre visto i suoi orologi come una prima scelta e mai come un ripiego più abbordabile ai fratelli maggiori.
Ancora oggi penso che i modelli vintage subacquei e i mitici cronografi big block siano più affascinanti di alcune corrispettive referenze coronate e, consentimi, con un tocco di personalità in più che li rende imbattibili sia nel confronto in casa che fuori. Prova ne è che il loro prezzo oggi è salito alle stelle, in percentuale più dei Rolex.
Ma a dirla tutta per Tudor non sono sempre state roselline e fiori – pensando al primo stemma del marchio.
Verso la metà dello scorso decennio, forse anche a seguito dei primi passi dopo la decisione presa a Ginevra che il marchio avrebbe dovuto allontanarsi dai dettagli firmati Rolex, Tudor si era un po’ persa ma per essere altrettanto franchi con l’arrivo delle serie Heritage tutto è tornato a splendere esattamente come prima.
Oggi ti voglio raccontare di sette giorni trascorsi insieme al Black Bay Fifty-Eight Navy Blue, l’ultima e attesissima versione completamente blu del Fifty-Eight uscita in questi giorni, referenza della collezione lanciata non a caso nel 2018 sessant’anni dopo la comparsa dei primi subacquei di Tudor.
A metà della settimana scorsa ho ritirato a Milano il “mio” BB58 – come chiamano la serie Fifty Eight gli intimi. Giusto il tempo per farsi accorciare manualmente il cinturino in tessuto da chi lo conosce bene e salutando siamo andati via.
Cercando di non dare troppo nell’occhio mentre eravamo sul metrò ci scrutavamo di continuo e abbiamo iniziato a conoscerci.
Che non possieda un cinturino NATO standard me ne accorgerò solo una volta arrivato a casa. Oltre ad aver imparato da Tudor Italia che con questo segnatempo la Maison festeggia dieci anni di cinturini in tessuto, e sempre realizzati dagli antichissimi telai della ditta Julien Faure, a differenza di come di primo acchito avevo erroneamente pensato le fibre tessili intrecciate non passano tra le anse ma ci sono due ansette incorporate che le bloccano e le dirigono comunque sotto la cassa.
Perciò alla fine è quasi come un cinturino standard, solo che dal lato della chiusura ad ardiglione si può accorciare o allungare come se ci fosse una chiusura pieghevole. Pratico.
Chi legge da tempo le mie recensioni oramai conosce il mio polso che al massimo si può spingere ai 42 mm – ma si sa dipende anche molto da come sono fatte le anse. Perciò il Fifty-Eight Navy Blue che misura 39 mm per me è perfetto, ma anche se non è stata la mia diretta esperienza in giro nei forum chi possiede la referenza 2018 con la stessa cassa sembra che si trovi bene anche se ha un polso XXL.
Le proporzioni sono le stesse del Submariner vecchio stile che da una vita è largo 40 mm e se nessuno, o quasi, si è mai lamentato un bel motivo ci sarà. A parte per quelle anse larghe e diritte comparse nel 2010, ma quello è un altro discorso che il sottoscritto insieme a molti altri non è mai riuscito a mandare giù.
Il comfort offerto dal cinturino in tessuto jaquard è ottimo. Probabilmente questa è la migliore soluzione quando fa caldo perché senza il bracciale è anche molto leggero (NDR la mia bilancia da cucina dice che pesa 76 gr), cosa che d’Estate non guasta di certo.
Ma non so se pensando di tenerlo al polso tutto l’anno potrei mai rinunciare al bracciale in acciaio, e con i rivetti quello previsto promette tantissimo. Se si vuole comprare questo Black Bay il mio consiglio è di fare un piccolo sforzo in più e prendere quello braccialato ma farsi assolutamente regalare questo cinturino. Ad ogni modo volendo è un operazione che si può sempre fare in qualsiasi momento.
A volte il colore di un orologio conta più di quanto si possa immaginare.
Certamente il Fifty-Eight doveva nascere con un quadrante nero e nella versione con la grafica gilted (dorata) ma il blu di questo Navy Blue, che tra l’altro non è una tinta a caso ma quella dei Tudor costruiti per la Marina francese negli anni ’70, è molto azzeccato.
È un blu marina smerigliato per non riflettere – un particolare che sa molto di specifica militare. Tuttavia anche se non lucido è ugualmente cangiante. Quando le luci sono più basse diventa come il cinturino di una tinta piuttosto scura, mentre se investito da un chiarore diventa proprio blu marino. Stessa cosa vale per la lunetta.
La grafica bianca del quadrante leggermente curvo è sempre di immediata lettura. Basta un niente per far accendere del verde tipico del SuperLuminova più intenso tutti gli indici. Ma attento: anche nel buio pesto la caratteristica lancetta delle ore Snowflake fa subito la spia che si tratta di un Tudor sub.
Per quanto riguarda il movimento che è il Tudor MT 5402 non ho cronometrato la sua precisione di marcia ma la sua concezione di ultima generazione mi è tornata utile. In pratica l’ho lasciato due giorni fermo sul comodino e indossato nuovamente nel weekend ma con la sua lunga riserva di carica non ha fatto una piega e a occhio (al minuto) scandiva il tempo precisamente.
Settanta ore di riserva si carica è una caratteristica dei movimenti automatici di ultima generazione ma che solitamente è presente in modelli di fascia di prezzo superiore.
Per maggiori informazioni su tutte le caratteristiche tecniche vai a questa pagina.
I prezzi. Il Tudor Black Bay Fifty-Eight Navy Blue che ho recensito costa €3.200 (versione cinturino in tessuto), la stessa cifra con cinturino soft touch e €3.500 per quella con bracciale in acciaio. Altri dettagli li potrai trovare nell’articolo di presentazione scritto da Davide.
Le mie opinioni?
Se rientra nel tuo budget anche questa novità è uno tra gli orologi da considerare come primo acquisto. Rispetto alla versione con quadrante nero è un po’ più facile da allacciare al polso, ma come al solito va sempre a gusti. Insomma penso che il Tudor Black Bay Fifty-Eight Navy Blue sia un signor orologio da tutti i giorni.
Costa simbolicamente la stessa cifra che veniva un Submariner circa una ventina d’anni fa e il suo look è di quelli che non procurano rimpianti.
Non starò qui a rimarcare la storia o il peso del marchio Tudor: di questi argomenti la rete è piena di articoli e anche il nostro blog.
Il punto è che anche dal lato economico se vuoi acquistare un orologio subacqueo di spessore, inteso come status, è il mercato stesso a dirti che devi spendere di più.
Per esempio il Breitling SuperOcean che ho trattato in un articolo approfondito alcuni giorni fa è il più paragonabile a questo Fifty Eight anche perché monta il calibro Breitling B20 che ha molto in comune con quello di questo Tudor visto che la Maison di Grenchen e la Casa con lo scudetto qualche anno fa hanno stretto un accordo per sviluppare insieme i loro movimenti automatici, ma questo Navy Blue costa €1.500 in meno. Ripeto: scrivo questo solo per prendere le misure economicamente a questo orologio perché anche il SupeOcean è un diver storico da tenere sempre in considerazione.
Di fatto quello in esame ora ha anche il pro di una molla della spirale in silicio. Alla fine per scendere al prezzo del Navy Blue bisogna stare su dei Sellita o degli ETA, affidabilissimi e di ottime prestazioni, ma tecnicamente un gradino sotto il MT 5402.
Sempre a mio avviso i vantaggi più evidenti di questo Tudor sono principalmente nell’indossabilità, nella sua struttura compatta che si può adattare anche a dei polsi più piccoli, che per un orologio subacqueo di solito è difficile come problema da risolvere.
È brutto – credimi – dover rinunciare ad un orologio solo per le sue dimensioni. Successe a me diciotto anni fa con un Panerai Luminor 1950 PAM 127 “Fiddy”: se l’avessi comprato e tenuto oggi vale una montagna di soldi ma con i suoi 47 mm su di me sembrava una sveglia.
Ora per me inizia ogni volta la parte più dura. Nel momento che questo articolo sarà andato online sarò in viaggio per riportarlo indietro: non è mai una bella cosa ma è questa la sensazione ogni volta che provi un orologio per una settimana al polso, però è anche una gran fortuna!
Aggiornamento 20 gennaio 2021
Il nostro amico Gianmario, lettore di Orologi di Classe, entusiasta al ritiro del suo nuovo Tudor Black Bay Fifty-Eight Navy Blue ci ha mandato alcune foto live! 🙂
Commenti
Complimenti per la bella recensione.. Io ho quello gilted l’ho comprato nell’anno che è uscito. Ho un polso da 19 cm ed è perfetto.
Grazie per aver lasciato le tue impressioni Gianni!
Ottima recensione e racconto di questo BB58 blu.. portarlo indietro non deve essere facile. Ii ho la versione nera con cinturino in pelle marrone , che poi ho aggiunto il tessuto per l’estivo.
Valutavo il fatto di prendere anche il bracciale.. a quanto scrivi me lo consiglieresti..?!
Beh, se ce l’hai sai bene a cosa mi riferisco anche per il cinturino in tessuto! Per il bracciale non l’ho provato su questa versione ma l’ho visto bene a Baselworld negli ultimi due anni. Molto bello con tutti quei rivetti.. Magari fai un salto da un concessionario a provarne uno al polso! Grazie per il commento 😉
Recensione coinvolgente e precisa come di consueto.
Ho il BB58 del 2018 da quasi 2 anni ed è perfetto nella sua misura, nonostante il mio polso da soli 15,5 cm.
Sulla precisione, se può interessare, si prende avanti da 0,5 a 1″ al giorno. Praticamente lo metto a posto solo ai cambi di orario primaverile/autunnale.
Grazie Mario per averci lasciato le tue interessanti esperienze d’uso!
Dopo aver letto la recensione ho cercato l’orologio on line su diverse piattaforme. Difficile da trovare a prezzi da Concessionario anche se in cerca di un buon usato. Segno che l’orologio piace e che ne sono in circolazione pochi (forse anche per il problema COVID).
La scorsa settimana una botta di fortuna: il concessionario Tudor ufficiale ZEGG & CERLATI di Monaco, cui avevo scritto per informazioni (dopo aver fatto la stessa cosa con i concessionari ufficiali Tudor nelle mie vicinanze), mi ha risposto confermandomi la disponibilità dell’orologio sia in versione blu che nera.
Ho acquistato la versione blu con bracciale in acciaio e ordinato anche quello in tessuto (comodissimo, già provato di un Chrono Heritage Montecarlo).
Aspetto di riceverlo per ulteriori commentisensazioni.
Ricevuto!!! Dal vivo è più bello che in foto. Adesso lo sto indossando con il cinturino jacquard e devo ammettere che è come non averlo al polso. Leggero che, non fosse per quanto è bello quando fa capolino sotto la manica, si potrebbe dimenticare di averlo!
Sono molto molto soddisfatto… (peccato non sia possibile allegare qualche fotografia). 😉
Evviva! Chi la dura la vince… Bravo Gianmario! Hai già detto tutto tu: sicuramente in situazione Covid le cose sono più difficili, ma questo diver è letteralmente esploso.. le richieste, mi diceva tempo fa la casa madre, sono state numerosissime! Hai fatto bene a prendere il braccialato ma anche a prendere il cinturino in tessuto.. vabbè che lo conoscevi 😉 Allora aspettiamo un altro commento “live”…Grazie.
Grazie per il commento Gianmario! Contento che ti sia piaciuto.. per le foto ti contattiamo domani al tuo indirizzo e-mail così ce le puoi inviare 🙂
Complimenti per la recensione. Proprio oggi ho ordinato un BB 58 Navy con braccialetto in acciaio e la Sua recensione mi ha confermato la bontà della scelta. Saluti. Michele Scarpa
Grazie per il commento Michele! Torna qui dopo che l’avrai ricevuto a lasciare le tue impressioni “live” 🙂
Bella recensione. Mi dovrebbe arrivare a giorni, l’ho preso blu senza incertezze perché posseggo un Explorer nero. Non sapevo che il cinturino in stoffa si potesse regolare e non ho capito come, comunque mi fa piacere perché ho il polso piccolo 16,5 cm e con i cinturini se non sono su misura mi avanzano troppo, cosa che detesto.
Cordialità
Andrea
Grazie per il commento Andrea! E complimenti per il tuo nuovo Tudor Black Bay Fifty-Eight Navy Blue