Certi orologi sono come le comete: ritieniti fortunato se li vedi passare due volte (di mano) in una vita intera.
Questo Patek Philippe 2523/1 ore del mondo con doppia corona e quadrante guilloché è raro come una mosca bianca e uno dei soli quattro mai costruiti.
La referenza in oggetto in questa configurazione è una delle più preziose mai create dalla Maison.
“La sua inconsueta referenza e configurazione lo pone – al pari di un Calatrava 1516 in acciaio – come uno tra i Patek più singolari.” Sono le parole di Aurel Bacs Senior Consultant alla Bacs & Russo e Alex Ghotbi responsabile per il segmento orologi per l’Europa ed il Medioriente.
Da sempre i worldtimer o ore del mondo del marchio di orologi di lusso ginevrino sono tra gli esemplari più ricercati.
Un esemplare unico della contemporanea referenza 5231J con il settore centrale del quadrante raffigurante il planisfero dell’Europa e delle Americhe smaltato a cloisonné – che nella regolare versione a catalogo nel 2012 costava €67.990 – ha superato il milione di dollari in un’asta di beneficienza a favore di un’associazione di bambini.
Cosa sono le ore del mondo?
La complicazione ore del mondo non è opera di nessuna Maison ma di Louis Cottier, orologiaio indipendente figlio di un orologiaio che costruiva automi. La inventò nel 1931.
Lo svizzero ebbe l’intuizione di riportare su un disco 24 città del pianeta cui ora differisce l’una dall’altra di un fuso orario di un’ora. Che lo ruoti da Ovest verso Est, o viceversa, grazie a questo meccanismo si riesce ad avere sempre un quadro piuttosto completo di che ora è in ogni angolo della Terra.
Il genio, che inizialmente concesse su licenza questo dispositivo che brevettò anche a un’altra grande Maison ginevrina, Vacheron Constantin, sviluppò la complicazione prima in un suo orologio da tasca poi per quanto riguardava Patek Philippe miniaturizzò il meccanismo montandolo nel 1415, modello a corona singola con lunetta incisa con il nome delle città da cambiare ruotandola manualmente.
Ma veniamo all’orologio per cui è stata resa disponibile solo un’immagine, quella che vedi in alto.
La perizia di Bacs dichiara che l’esemplare in questione è in condizioni spettacolari.
Il Patek Philippe 2523/1
Lanciato nel 1953, il modello 2523 presentava un nuovo sistema a due corone, una per la carica dell’orologio e l’altra a ore 9 per controllare il disco della città.
All’epoca erano disponibili due versioni: la referenza 2523 con anse più grandi posizionate sopra la lunetta e la referenza 2523/1 con un diametro leggermente maggiore (36 mm) e anse più sottili saldate com’è consuetudine sulla carrure.
Quando questo nuovo ore del mondo fu introdotto sul mercato non fu per niente un successo commerciale e perciò Patek Philippe ne produsse pochissimi pezzi. Gli estratti di archivio dicono che il pezzo in asta fu costruito nel 1964 e venduto il 4 settembre dello stesso anno.
Al di là del fascino della referenza questo esemplare presenta due notevoli e inconsuete caratteristiche: primo la sua cassa è dopo 56 anni ancora in condizioni intonse.
Conserva le originali superfici lucide e spazzolate e le caratteristiche anse ad angolo e sfaccettate perfettamente rifilate.
Sempre a detta di Aurel Bacs questo modello reagisce particolarmente male alla lucidatura in quanto anche la mano più leggera finirebbe per smussare gli angoli acuti. Secondo il suo quadrante è dotato di un motivo guilloché come se ne vedono pochi.
Si tratta di uno dei soli quattro modelli noti in oro rosa 2523/1 con quadrante guilloché e solo uno dei due ad essere mai messo all’asta. Delle quattro referenze 2523/1 che si conoscono in oro rosa con quadrante guilloché, uno si trova nel museo Patek Philippe e gli altri due fanno parte di collezioni private europee da oltre quindici anni.
La sua valutazione compresa tra 2 e 4 milioni di franchi svizzeri è di per sé già astronomica, ma come spesso accade con i rarissimi esemplari del marchio è facile che venga benissimo superata.
L’asta “The Geneva Watch Auction: XII” si svolgerà dal 6 al 7 novembre prossimi e propone altri pezzi, meravigliosi solo da guardare.