Baselworld chiude a -22% ma pare che nel 2020 tutto cambierà

Michael Loris-Melikoff, Managing Director della fiera di Basilea, ha comunicato i dati dell'edizione 2019 e le strategie per Baselworld 2020.

di Massimo Scalese 4 MIN LETTURA

 

7

di Massimo Scalese 4 MIN LETTURA

 

7

Baseworld 2019 - Entrata Hall 1.0
Baseworld 2019 – Entrata Hall 1.0 Sabato primo pomeriggio

Questo è in sintesi il messaggio di Michael Loris-Melikoff, Managing Director di Baselworld, pronunciato ieri 26 Marzo alle 12 nella consueta conferenza stampa di chiusura del salone. Come c’era da aspettarsi, e nonostante le misure intraprese, il format del Salone mondiale del gioiello e dell’orologio fa fatica a riprendersi. Con l’assenza di molti illustri brand, primo tra tutti il gigantesco Gruppo Swatch, Basilea 2019 è stata un’edizione di transizione. Il Presidente ha svelato i numeri insieme alle strategie per Baselworld 2020.

Tutti i numeri del 2019

Quest’anno il Salone ha chiuso i battenti con quasi un quarto di visitatori in meno (-22%) rispetto all’anno scorso. Da notare che dal 2018, e per la prima volta, la manifestazione si era accorciata di due giorni. Il dato del 2019 va interpretato come parte, speriamo finale, di un trend in discesa iniziato nel 2015, l’anno successivo al miglior risultato mai fatto segnare dallo show.

Ecco, secondo i dati dichiarati, il trend delle visite di Baselworld degli ultimi sei anni:

  • Edizione 2014: oltre 150.000 visitatori
  • Edizione: 2015: 146.000 visitatori
  • Edizione 2016: 145.000 visitatori
  • Edizione 2017: 106.000 visitatori
  • Edizione 2018: +100.000 visitatori
  • Edizione 2019: 81.200 visitatori

Il dato di Baselworld 2019 è stato ottenuto con 520 marchi partecipanti. Nel 2018 erano 650 (circa 1.300 nel 2017).

Baselworld 2017 esterni Hall 1.0
Baselworld 2017 – esterni Hall 1.0

Il report del salone 2019 è proseguito segnalando 3.300 rappresentanti della stampa, dato definito come leggermente inferiore al 2018.

Qui c’è da rimarcare che, oltre a giornalisti e blogger, sono oramai entrati a far parte della categoria anche numerosissimi “instagrammer” quindi, il dato della presenza della stampa a Baselworld 2019 fa si segnare una lieve flessione ma riferito a un settore che grazie agli ultimissimi media è in crescita esponenziale.

Baselworld 2020: la svolta

Il comunicato stampa ufficiale sottolinea che l’obiettivo di Baselworld 2020 sarà quello di far diventare il salone l’evento più importante per l’industria dell’orologeria e del gioiello trasformandolo da una classica fiera in una piattaforma dove i prodotti da esposti diventano esperienza.

Ma la notizia che tutti aspettavano è che l’organizzazione prevede per Baselworld 2020 sconti sul costo a metro quadro che vanno dal 10% al 30%.

L’obiettivo è inoltre quello di offrire a tutti i partecipanti del settore, dalle figure professionali come rappresentanti di orologeria, gioielli, pietre preziose e settori tecnologici, nonché giornalisti, blogger e influencer, ma anche rivenditori e collezionisti – una piattaforma digitale con numerosi strumenti di informazione, assistenza e networking per tutto l’anno. Il programma di ospitalità verrà ulteriormente ampliato.

Baselworld 2019 – operatori del settore

Baselworld 2020 presenterà numerose innovazioni come nuove zone per eventi ed esperienze. Tra le altre cose, sono previsti un summit per i rivenditori, i CEO Talk e una Virtual Reality Zone.

Nel 2020 anche la disposizione del salone si modificherà: le pietre preziose torneranno a splendere nella Hall 2 e ivi sarà allestita una Innovation Square e un’ampia area riservata agli smartwatch e alle tecnologie connesse. Lo spazio espositivo esterno sarà completamente ridisegnato e interattivo.

Inoltre il prossimo anno vedremo anche l’effetto dell’iniziativa che vedrà svolgere SIHH e Baselworld consecutivamente.

L’Opinione

Di sicuro, e pienamente d’accordo con il Presidente Loris-Melikoff, l’edizione di quest’anno va considerata come una Baselworld “transizionale”.

Nel 2019 il salone non ha solo ristretto spazi e numeri, ma anche cambiato completamente aspetto. La Hall 1.0 Nord vedeva la prima parte pressoché identica agli anni scorsi, ma da metà in poi, causa la mancanza dell’enorme agglomerato rappresentato da hospitality e marchi Swatch Group, alcuni stand ai lati sembravano enormi rispetto all’anno prima, invece – confermato dagli operatori – sono solo stati spostati per cercare di colmare gli spazi vuoti.

Baselworld 2019
Baselworld 2019 Domenica pomeriggio Hall 1.0

Oltre al grande colosso Swatch alcuni marchi assenti che nel passato erano presenti con enormi stand multipiano sempre nel padiglione principale si sono rimpiccioliti in addirittura una sola stanza e finiti fuori dal salone sino al consueto Hyperion Hotel (ex Ramada) situato sempre nella Messe Plaz. Altri erano sempre li, ma al piano terra occupando addirittura solo un minuscolo tavolino dell’american bar.

L’impressione, confermata da tutti i brand visitati, è che dal lato business – ossia incontri con i rivenditori – le cose siano andate bene, o almeno quanto una qualsiasi edizione passata.

Nonostante gli spazi dimezzati e il calo di visite di quest’anno Baselworld rimane sempre l’evento orologiero più importante dell’anno. Il SIHH, svolto come di consueto un paio di mesi prima, ha nel 2019 rinforzato molto la sua immagine ma teniamo presente che era ed è un evento chiuso.

È mancato è il grande pubblico.

La presenza di Rolex, Tudor, il gruppo LVMH con Bulgari, Hublot, TAG Heuer, Zenith, Patek Philippe e Breitling, oltre ai marchi indipendenti che esponevano ne Les Atelier, area sita nella parte Sud del padiglione 1.0, non sono riusciti nel miracolo: posso solo immaginare come sarebbe andata se anche loro non ci fossero stati.

È interesse di tutti che gli organizzatori di Baselworld 2020 che si terrà dal 20 aprile al 5 maggio dell’anno prossimo, riescano più che altro a convincere i marchi a ritornare o rimanere perché, posto che gli operatori commerciali del settore non mancheranno, più visitatori ci saranno più i brand raccoglieranno quei consensi che suggeriranno loro di investire.

La Basilea appena terminata si ricorderà anche perché il clima così incerto ha suggerito a chi partecipava di tenere per momenti migliori la rivelazione di novità degne di potersi chiamare tali.

Aggiornamento 28-3-2019

Ecco il video integrale della conferenza stampa di fine Baselworld 2019.

 

Commenti

  1. È stata la mia prima volta a Baselworld. Sinceramente la fiera mi è piaciuta anche se, effettivamente, a parte pochi casi, le novità degne di essere chiamate tali sono state pochine… Rolex è stata una delusione assoluta (combinazioni di soluzioni tecniche vecchie viste e riviste, poco coraggio…). Curiosa Zenith con il Defy Inventor. Super pacchiani gli orologi gioiello di Jacob&Co. (da arabi o cinesi miliardari), interessante Grand Seiko.
    Quello che mi è piaciuto meno è il costo esagerato di qualunque servizio. Tanto per capirsi, ho prenotato l’albergo a Settembre 2018 e ho dovuto farlo a circa 100 km di distanza da Basilea (a Lucerna per l’esattezza). È mai possibile pagare più di 300€ per una notte in B&B con 7 mesi di anticipo?!?! A Settembre le “strutture convenzionate” a Basilea con prezzi accettabili erano già tutte complete… Possibile?!
    Per non parlare dei costi dei parcheggi, del cibo, etc…
    Se non si danno una regolata temo che gli unici visitatori che parteciperanno nelle prossime edizioni saranno gli operatori di settore, “costretti” a partecipare… 3.60€ per una bottiglietta d’acqua al MacDonald, tanto per fare un esempio.
    Infine, salvo rari casi, non è stato neppure possibile provare gli orologi, gelosamente (stupidamente?!) custoditi in bacheche di cristallo.

  2. credo che manifestazioni così importanti , ma per un ristretto pubblico andranno con il dissolversi nel tempo. considerando poi che se vuoi acquistare un orologio devi fare una lista d’attesa di mesi se non di anni, ma dai rivenditori paralleli sono pronta consegna con sovrapprezzo, beh q a buon intenditore poche parole
    produttori verificate bene i vostri dealer e fate mea culpa

  3. Grazie per il commento Gianmario! Un consiglio, la prossima volta prenota tramite Airbnb in luoghi vicini in Francia come Kembs, e Lörrach o Weil am Rhein in Germania: sono molto più convenienti e a un passo dalla fiera.

  4. è stata un disastro!Per chi è datato come me sembra proprio la fine di un’era. Ho vissuto l’epoca del salone negli anni ’70 , poi il periodo dei mega-stand (La prima è stata Cartier per chi si ricorda),poi sono arrivate le masse degli orientali ,è incredibile la velocità con cui tutto stia precipitando.Si è andati dietro a Rolex e Patek ,non rendendosi conto che a loro interessavano solo gli ordini dei loro rivenditori e questo è il risultato, .Lo spazio vuoto lasciato dal gruppo Swatch era inquietante !Perché non hanno portato al piano terra tutti i brands atelier per recuperare lo spirito dei veri appassionati di orologeria?è stato più interessante andare all’hyperion dove vi era la possibilità ,in mezzo a un sano casino,di molti contatti diretti e gli orologi si potevano toccare con mano come una volta. Una nota : l’albergo dove vado da decenni costava il 20% meno ,ma sempre ad un prezzo scandaloso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest