Cinque anni fa approfittai dell’asta Sotheby’s “The George Daniels Horological Collection“, che non riguardava solo la vendita di opere d’arte del maestro scomparso circa un anno fa ma pezzi da collezione del 17° – 18° e 19° Secolo che Daniels aveva raccolto negli anni della sua carriera, e rarissime auto d’epoca (già l’orologiaio più importante del secolo scorso trattava la meccanica in generale come un oggetto di culto), per spiegare quel capolavoro assoluto che si chiama Space Traveller. Eccolo riproposto in un articolo aggiornato con nuove foto e un video.
George Daniels Space Traveller – com’era andata l’asta del 2012
Space Traveller occupava il lotto n° 9 dell’asta Sotheby’s e la sua valutazione prima dello svolgimento dell’evento era di 400.000 – 600.000 GBP. E’ stato aggiudicato a più del doppio per 1.329.250 GBP facendo segnare anche il primato dell’oggetto più costoso tra i 137 in vendita, e ci puoi giurare che tra una quindicina di giorni salirà ancora.
Tornando all’orologeria, tra gli oggetti che il maestro custodiva gelosamente vi era anche Space Traveller un complicatissimo orologio da tasca con cronografo in oro 18 k giallo da lui interamente manufatto nel 1982.
“Space Traveller’s” Cronografo da tasca con Equazione del Tempo – George Daniels
Equipaggiato da un movimento con platina in ottone su architettura Lepine, Space Traveller’s è dotato di due bariletti di carica con treni di ingranaggi supplementari per muovere due scappamenti indipendenti Daniels con detente a “Y” a tre palette, ruota del bilanciere a quattro bracci, viti di regolazione e sistema ausiliario di compensazione Daniels per regolare la frequenza della molla a spirale libera.
I due treni del tempo forniscono la misurazione del tempo solare, di quello siderale – secondi relativi inclusi, del calendario annuale con equazione del tempo, delle fasi lunari, Quest’ultime sono misurate con estrema precisione essendo le indicazioni dell’età della Luna e le sue fasi collegate direttamente al treno che fornisce la misura del tempo siderale. I secondi centrali del cronografo sono invece ottenuti dall’altro scappamento, e com’è giusto che sia (aggiungo io).
In pratica, questo capolavoro realizzato dal maestro George Daniels ha due “menti meccaniche” ciascuna delle quali si occupa di svolgere misure concettualmente opposte all’altra: a “sinistra” si calcola il tempo effettivo che, risentendo dell’orbita ellittica della Terra, è variabile e tiene conto di una differenza giornaliera che durante l’anno varia di +16/-16 minuti al giorno. Nella vita di tutti i giorni parliamo di un anno = 365 giorni, ma in realtà un anno è fatto di 365,25 giorni! Per chi misura il tempo non è una differenza da poco.. Dall’altra parte (nell’altro quadrantino) viene mostrata la misurazione del tempo solare medio e il tutto avviene in assoluta indipendenza. Non trovi tutto questo molto affascinante?
Ma c’è di più. Nello Space Traveller’s Daniels ha inserito un calendario annuale certamente non perchè non fosse in grado di realizzarne uno perpetuo, ma perchè in questo caso – oltre a fornire l’indicazione – serve da riferimento per il calcolo dell’equazione del tempo. Sicuramente – con l’obiettivo di costruire un meccanismo in grado di leggere persino le fasi lunari e i secondi affidandosi a un computo siderale – anche una complicazione importante come un calendario perpetuo passa in secondo piano.
E’ bello (provare a) capire, tuttavia si rimane sempre lontani anni luce dal saperlo poi meccanicamente realizzare. Ancora di più se pensiamo che Space Traveller fu realizzato da Daniels in un’epoca (trent’anni fa) in cui nessuno riusciva neanche a sognare che un giorno sarebbe esistito un software in grado di simulare il funzionamento di più complicazioni meccaniche tra di loro.. Ma questo è un altro discorso.
Il quadrante di questa meraviglia, cui cassa misura ben 63 mm di diametro, è lavorato a guillochè e presenta un quadrantino a sinistra che mostra le ore siderali su base di 24 ore, mentre quello a sinistra per il tempo solare è su 12 ore, com’è per la maggior parte degli orologi analogici. Ciascuno di loro è intersecato nella parte inferiore dal corrispettivo anello dei secondi. Il tempo “delle stelle” (quello reale) e il tempo solare, quest’ultimo per convenzione durante l’anno sempre eguale, scorrono uno di fianco l’altro (secondi compresi!): è da brivido!
Una finestra che si apre nel quadrante di sinistra indica le fasi lunari mentre la corrispettiva nell’indicazione dell’ora convenzionale segna il calendario annuale. A ore 12 c’è l’indicazione dell’equazione del tempo che segna le deviazioni in +/- minuti nelle 24 ore che occorrono durante l’anno rispetto al tempo solare. Ma osserviamolo meglio nell’ultimo video realizzato qualche giorno fa da Sotheby’s.
Le lancette dell’equazione del tempo e delle indicazioni solari sono in oro, quelle delle indicazioni siderali in acciaio azzurrate a mano. Le due lunette, anteriori e posteriori, sono anch’esse decorate a guillochè, i due pulsanti sulla carrure servono a manovrare il cronografo. Il quadro magico di Space Traveller’s è completato da una catenella in oro con attaccato alla fine il famoso pendente Daniels, utile per azionare i correttori di solito disposti sulla carrure che servono a regolare alcune funzioni. Tutto è magicamente rifinito a mano secondo il rigore della tradizione orologiera anglo-sassone interpretata da George Daniels, cui mano ha lasciato un segno profondo sin quando egli era ancora in vita. Oggi, oltre al suo allievo prediletto Roger W. Smith, molti giovani orologiai indipendenti seguono – come da manuale – la sua visione.
Il 19 settembre prossimo il George Daniels Space Traveller sarà battuto al lotto 121, vai al link. Foto © Sotheby’s e danielslondon.com.
Questa volta la stima prevista oscilla tra 1,348,683 – 2,023,024 milioni di Euro che verrà sicuramente superata.
George Daniels amava dire (convinto ma ironico): “Space Traveller è l’orologio ideale da mettere in una borsa di attrezzi da portare su Marte…”
Commenti
Essendo un appassionato di orologi da tasca e da polso questo orologio lo pagherei 4 milioni.
Grazie per il tuo commento Gabriele! È facile che la cifra che dovrà sborsare chi lo vorrà acquistare non si allontani molto dalla tua ipotesi, o forse addirittura la superi..