“Qualcosa di un po’ diverso”. Sono le parole pronunciate da Kari, con la tipica flemma glaciale dei suoi luoghi, ma sempre cortese e sorridente, mentre mi porgeva il Voutilainen 28ti, il secondo dei due segnatempo novità Baselworld.
Già, il maestro orologiaio finlandese è solito creare opere super classiche con ampi quadranti quasi spogli. Appena li giri ti viene incontro l’altra faccia di un Kari Voutilainen, quella meccanica super-complicata e decorata con una tale perfezione da sembrare una fotografia, o un quadro di Rocca visto che qui è tutto fatto a mano.
Nel 28ti la classica B-side del maestro è stata ruotata di 180° cacciando via il quadrante proponendo così il primo Voutilainen con movimento inverso, così chiamato perché la sua architettura prevede spostati sul lato quadrante elementi come il bilanciere, il rocchetto del bariletto di carica, e altri elementi che solitamente sono posizionati sul lato fondello.
Appena il mio occhio è riuscito a staccarsi un attimo da quell’intreccio di minuscoli elementi, ciascuno bravo a farsi notare per la cura maniacale con cui è stato generato, ho riconosciuto nel 28ti il Vingt-8 capostipite della visione di Voutilainen apparso la prima volta nel 2011.
Da lui deriva quell’enorme bilanciere cui ponte affusolato vediamo qui nella parte anteriore. Adesso provo a leggere nella mente di Kari i pensieri che lo hanno spinto a creare questa meraviglia.
“Ho dotato i miei movimenti di bilancieri enormi perché sono un fan dei nostalgici orologi che un tempo partecipavano ai concorsi di cronometria. Li ho dorati di accorgimenti tecnici come la spirale con curva Phillips all’esterno, ma ho sempre scelto la Grossmann per quella esterna. Il mio ponte del bilanciere affusolato si ispira a quello dei primi tourbillon di Breguet. Tutti i miei calibri (tourbillon a parte) hanno scappamenti a impulsi diretti. Ma alla fine tutto questo deve sempre star nascosto”?
E voilà.
Nel 28ti il quadrante è ridotto a una semplice cornice in argento massiccio con un anello distale blu che reca indici puntiformi che sono più grandi in prossimità delle ore. Certo, con un quadrante e anche le stesse sottili lancette in oro con circoletti azzurrati l’ora sarebbe stata più leggibile, ma con lo spettacolo che può offrire un calibro inverso del genere, chi se ne frega.
Chi se ne frega se non è immediato comprendere l’esatto minuto. L’occhio, che qui non solo “vuole” ma si prende la sua parte, si perde nei ruotismi in oro, nelle platine incise a rilievo, nei ponti, viti, tutti elementi lucidati e decorati pazientemente a mano. E poi nel Voutilainen 28ti ce li hai tutto il giorno davanti gli occhi.
E gli anglage eseguiti con tecniche segrete che hanno messo Kari Voutilainen nella hit dei migliori tre decoratori di movimenti al mondo?
La cassa da 39 mm è in titanio, materiale sempre più utilizzato dall’orologiaio indipendente, tanto per ribadire che nelle sue opere il “metallo prezioso” se proprio devi cercarlo è nella meccanica e nella sua decorazione. Sul retro si può ammirare l’indicatore dei secondi continui e la riserva di carica.
Limitato a 8 esemplari. Il prezzo è su richiesta. Altre informazioni Voutilainen.ch
Caspita se il Voutilainen 28ti è davvero “qualcosa di diverso”. Senza dubbio uno tra gli orologi più belli visti a Baselworld 2019. Chissà un giorno magari con un tourbillon… E la mente (meccanica) riprende il sopravvento.
Commenti
Riguardo a certe realizzazioni, pure opere d’arte orologera si fatica a trovare parole per magnificarle. Questo lavoro di cesello e di capovolgimento della meccanica è assolutamente affascinante. Immagino solo vederlo dal vero. Pur essendo molto “intricato” trasmette una semplicità e pulizia disarmanti. Equilibrato e magico pur se enorme il bilanciere. Prossimo acquisto……..
Grazie per il commento Marco! Sono d’accordo con te, è proprio opera di un “illuminato”!