Mai sentito parlare di Xeric?
È uno dei tanti marchi fondati con una campagna Kickstarter, ma se scorri il catalogo realizzi subito che tutti gli orologi prodotti sono assolutamente anticonvenzionali e caratterizzati da un prezzo molto economico per il valore offerto.
L’ultima prodezza dell’ambizioso microbrand si chiama Xeric Vendetta e come svelato nel titolo offre la spettacolare affissione del tempo chiamata “ore vagabonde”, sino a questo momento una complicazione montata su orologi che costano decine o anche centinaia di migliaia di euro.
Che Cosa sono le ore vagabonde?
Un’affissione delle ore vecchia quasi come il tempo meccanico. Nel 1656 Papa Alessandro VII commissionò ai fratelli Campani di costruire un prototipo di un orologio silenzioso. All’epoca Matteo, Pier Tommaso e Giuseppe erano i leader assoluti nel campo della fabbricazione di cannocchiali, microscopi, lenti, e grazie alla richiesta del Pontefice lo diventarono anche per questi particolari segnatempo.
Il Papa voleva un orologio che fosse visibile anche nelle tenebre e che mosso da uno scappamento speciale non fosse rumoroso.
L’intuizione dei Campani fu quella di usare al posto delle lancette dei dischi rotanti che marcando un semicerchio con la scala dei minuti incisa retroilluminata da una lampada a olio indicava l’ora corrente.
Questa affissione è anche chiamata “ore vagabonde” per la continua impermanenza della loro indicazione.
Come ci insegna la storia dell’orologio, con il tempo questa geniale modalità cui paternità è assolutamente italiana (brevetto concesso nel 1657 al 1659 sempre dal Papa e successivamente prolungato), si rimpicciolì migrando nei pendoli per arrivare finalmente ai nostri amati orologi da polso.
Per vedere le prime interpretazioni miniaturizzate di questa singolare affissione in orologi da tasca bisognò attendere sino agli inizi del XIX secolo opere di Breguet e dell’orologeria anglo sassone cui John Arnold (amico di Abraham-Louis Breguet) scrisse alcune tra le pagine più importanti di quel periodo.
Come spesso accade in Alta Orologeria, col tempo le ore vagabonde sono state interpretate con molte varianti. Solo per citarne alcune – ne sono splendidi esempi negli orologi da polso gli Audemars Piguet Star Wheel, la serie Horus di Vincent Calabrese e, in chiave moderna, l’orologeria proiettata in avanti di Felix Baumgardner e Martin Frei i volti che hanno dato vita a Urwerk.
Il Golden Wheel di Arnold & Son ricalca la parte più tradizionale della rappresentazione delle ore vagabonde. La sua ruota è simile a quella dello Star Wheel di Audemars Piguet, manifattura storicamente classica.
Xeric Vendetta
È un ore vagabonde puro, ed è il modello più complicato mai costruito da Xeric.
L’orologio si presenta con un meccanismo centrale che possiede 3 bracci a cui sono collegati tre dischi indipendenti cui ciascuno riporta quattro indici delle ore.
Mentre i bracci ruotano così fanno anche i dischi finendo per segnare nello spicchio tra ore 4 e ore 8 l’ora corrente e marcando i minuti puntando su una scala 0-60 incisa sul bordo del quadrante.
La complicazione è stata sviluppata in-house mentre il movimento base è un Miyota 90S5 a carica automatica.
Guarda il video.
Disponibile in vari modelli un vetro fumé ricopra la parte superiore del quadrante per evidenziare la porzione in basso in modo da concentrarsi meglio sulla parte utile per leggere l’ora.
Purtroppo è venduto solo negli US per cui comprandolo bisogna pagare i dazi di importazione, ma l’appassionato estremo che si butterà in questa impresa avrà la possibilità di allacciarsi al polso un segnatempo unico, invidiato, che non ha pari se non spendendo cifre astronomiche.
Ve ne sono diversi modelli, ma ciascuno è limitato a 75 esemplari.
Xerix Vendetta costa $1.250 ma preordinandolo adesso si ottiene uno sconto da $300 a $500 a seconda del modello.