Tra i nomi più innovativi e creativi della scena indipendente dell’orologeria contemporanea, con le sue creazioni visionarie Bernhard Lederer ha saputo negli anni conquistare una nicchia di competentissimi appassionati.
Le sue creazioni si distinguono per un’estrema sperimentazione tecnica e stilistica, che si svolge sempre in territori inesplorati. Nel 2008 Lederer mi aveva sorpreso con il Majesty MT3: un orologio senza lancette, che segnava il tempo attraverso un gioco di quadranti rotanti. Ne parlai in questo articolo.
Oggi il maestro orologiaio svizzero torna alla ribalta con una raffinata opera di altissima orologeria: il Central Impulse Chronometer InVerto. La caratteristica distintiva? Un movimento completamente invertito e interamente visibile dal quadrante, senza nulla nascosto alla vista. Una rivoluzione visiva che apre uno squarcio inedito negli ingranaggi, nei ponti e nel cuore pulsante di quest’inedito segnatempo meccanico.
Avrai subito pensato: “ma Massimo un movimento inverso è una pratica comune per una manifattura di orologeria. Hai ragione – ti rispondo – ma nessuno come Bernhard ne ha mai creato prima uno così complicato, non tanto per le funzioni, quanto per le soluzioni adottate che arrivano dal Gotha della tradizione orologiera meccanica”. Andiamo a scoprirle insieme.
Un Cuore Alla Luce Del Sole
Il cuore di questa eccezionale creazione è il sistema di scappamento brevettato dallo stesso Lederer. Si tratta di un’evoluzione dello scappamento a forza costante ideato da Abraham-Louis Breguet per i suoi orologi da tasca, altrimenti chiamato “scappamento naturale”. Il concetto ideato dal maestro inventore del tourbillon, è che l’impulso dalla ruota di scappamento al bilanciere deve essere trasmesso nel modo più diretto possibile, garantendo così un’efficienza superiore.
Perché Un Singolo Impulso è Meglio di Due
Come ho spiegato oltre 11 anni fa nella recensione del Chronomètre Optimum (uno tra gli orologi che amo – e non ha neppure una complicazione a bordo), è noto che in uno scappamento a ancora tradizionale, durante una singola oscillazione del bilanciere vengono dati due impulsi che creano due semi-oscillazioni.
Durante questi due brevi momenti, a causa di risonanze e vibrazioni, la regolarità del movimento (isocronismo) può essere disturbata. Molti orologiai, già più di duecento anni fa, hanno cercato una soluzione a questo problema. E la più geniale di tutti è lo scappamento a impulso diretto. Questa soluzione fornendo un solo impulso per oscillazione evita questo tipo di problemi. Tuttavia questa scelta aveva i suoi limiti: questi scappamenti viaggiavano alla bassissima frequenza di 2Hz e avevano bisogno di essere avviati manualmente.
L’ambizione di Bernhard Lederer è stata quella di trasporre il concetto dal taschino al polso. Così ha iniziato elevando la frequenza dello scappamento a 3 Hz, pari a 21.600 alternanze/ora, più adatta a un orologio da polso. E, cosa fondamentale, ha ideato una soluzione in cui la geometria delle ruote di scappamento garantisce prestazioni cronometriche ottimali in condizioni quotidiane.
L’invenzione brevettata da Lederer posiziona la trasmissione dell’impulso al bilanciere al centro, ispirando così il nome dell’orologio: Central Impulse Chronometer.
Inoltre, Lederer è stato innovativo incorporando anche un remontoire a forza costante nel suo scappamento.
Si tratta di un meccanismo che immagazzina l’energia dai bariletti, garantendo che il rilascio allo scappamento sia sempre uniforme, fatto cruciale per conseguire la precisione in un segnatempo meccanico. Addirittura questo pazzesco orologio è dotato di due remontoire di questo tipo, ciascuno con un proprio treno di ingranaggi e un proprio bariletto.
Questa combinazione di due remontoir con lo scappamento è una prima assoluta. Secondo l’orologiaio il suo sistema garantisce una notevole precisione cronometrica e un’eccezionale stabilità di frequenza che sarebbero state convalidate dall’Osservatorio di Besançon e dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres).
La Filosofia di Inverto
Per definizione sappiamo quindi che un movimento inverso rende l’architettura di un calibro completamente visibile dal quadrante, lasciando intravedere ogni minimo ingranaggio. Al posto di un tradizionale quadrante, è l’intero meccanismo a prendere il centro della scena, senza più nulla di nascosto alla vista.
Perciò qui neanche una sola vite può essere trascurata. Nel Central Impulse Chronometer i ponti e la platina principale sono interamente rifiniti in nero, creando un affascinante gioco monocromatico di texture e riflessi sfocati. Tutte le lavorazioni sono rigorosamente manuali, dagli anglage ai perlage. Questo capolavoro nasce nella manifattura di Lederer, dove un team di 25 maestri orologiai realizza il 95% dei componenti internamente.
La cassa da 44mm in acciaio rivestito DLC nero, insieme al vetro in zaffiro leggermente convesso, esalta la tridimensionalità del movimento invertito.
Opinioni
Il Central Impulse Chronometer InVerto di Bernhard Lederer è un’opera massima, senza dubbio una delle più spettacolari creazioni di Alta Orologeria che ci ha mostrato il 2023, e per un pelo visto che è stato lanciato solo due giorni fa. Lederer non finirà mai di stupirmi.
Realizzato in una serie estremamente limitata di soli 18 esemplari, questo orologio ambisce a diventare un futuro oggetto da collezione, destinato a pochissimi fortunati estimatori, sicuramente anche perché – budget a parte – sono veramente in pochi ad avere la cultura per apprezzarlo. Credo che il suo prezzo di 150.000 CHF sia assolutamente in linea con ciò che offre.
Ancora una volta Bernhard Lederer è riuscito a tracciare una sua personale traiettoria, dimostrando come l’innovazione più spinta nasca spesso al di fuori delle logiche industriali. Visita il suo sito web.
Che ne pensi? Conoscevi questo funambolo indipendente dei piani alti dell’orologeria? Lascia le tue opinioni in un commento.
Commenti
Che meraviglia!! Arte pura grazie a te Massimo che ci fai conoscere questi artigiani dell’ orologeria
Grazie a te per trovarli interessanti Maurizio! 🙂
Incredibile, un vero genio, grazie per averci fatto scoprire questa meraviglia
Grazie a te Alberto, sono contento che ti sia piaciuto! 🙂