Storia del Rolex Milgauss: Uno degli orologi coronati più controversi

Nato per assolvere a compiti super professionali il Rolex Milgauss, spesso sottovalutato, è una chicca per chi non è dipendente dai soliti e straricercati modelli del marchio svizzero

di Massimo Scalese 6 MIN LETTURA

 

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Rolex Milgauss storia
foto courtesy www.rolexmagazine.com

Il 1953 sarà ricordato per sempre nella storia dell’orologeria come una svolta epocale. È a partire da lì che Rolex concentrandosi su orologi professionali progettati per assistere l’uomo in alcune sue attività e professioni che si svolgevano in ambienti difficili e pericolosi, sradica dall’orologio da polso non solo le sue forme, sino ad allora pressoché sempre classiche ed eleganti, ma insieme a un aspetto robusto e sportivo dota i suoi modelli di funzioni e capacità che nessuno era mai riuscito neppure ad immaginare.

Se escludiamo i militari i segnatempo di oggi che non hanno un’estetica da “dress watch” derivano tutti da questa visione/azione Rolex.

Ma mentre i Submariner e i GMT-Master anche per il loro largo utilizzo sono diventati subito famosi la stessa cosa non si può dire per il Rolex Milgauss che, come Explorer II, ha sempre riscosso un successo solo tra gli appassionati geek del brand piuttosto che tra i fan di massa.

Perchè Rolex creò il Milgauss?

Presentato nel 1954 il Rolex Milgauss fu pensato per coloro che lavoravano in ambienti con presenza di forti campi magnetici, tipo laboratori di ricerca o presso centrali elettriche.

Il nome dell’orologio deriva dall’unione delle due parole francesi “Mille” e “Gauss” cui l’ultima è l’unità di misura dell’induzione magnetica.

Rolex Milgauss publicità
courtesy www.rolexmagazine.com

Come il magnetismo disturba il funzionamento di un orologio? È noto che i campi magnetici misurati in oersted influenzano la regolarità di marcia di un orologio meccanico. Un orologio sente a intermittenza il magnetismo già a 60 oersted, mentre a 100 oersted cessa di funzionare.

Nota che il magnetismo in un orologio non è passeggero. Quando esso ne è afflitto sinché non lo si smagnetizza – operazione a volte effettuabile con uno strumento senza smontare il movimento (ma non sempre) – è praticamente inutilizzabile. Il fenomeno del magnetismo può accadere anche se sono oramai anni che gli orologi sono certificati antimagnetici. È di dovere ricordare che Tissot costruì il primo orologio antimagnetico al mondo.

Il Milgauss nella pratica

Perciò questo Rolex iniziò la sua vita in ambienti scientifici. Si dice che all’epoca gli scienziati del CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, contattarono direttamente Rolex per richiedere un orologio da poter indossare in sicurezza mentre cercavano di svelare i segreti dell’universo nel famoso acceleratore di particelle ad alta energia sito a Ginevra.
Di questo non esiste alcuna prova certa ma questa storia non è poi così lontana da quella della Pan-Am (e si dice anche l’Alitalia) che richiedette alla Maison un orologio con la possibilità di segnare contemporaneamente due fusi orari. (GMT-Master).

Rolex Milgauss 6543
Milgauss 6543 – courtesy Christies.com

La soluzione che Rolex partorì nel 1954, la stessa oggi adottata da molti marchi per i suoi orologi sportivi (vedi IWC con i Flieger), fu di schermare il movimento del Milgauss all’interno di una seconda cassa, in realtà una gabbia di Faraday in ferro dolce che riflette l’energia magnetica lontano da meccanismi.

Il prototipo, identificato come Ref. 6543 fu veramente testato dal CERN che lo trovò antimagnetico fino a 1.000 gauss, fatto che diede definitivamente il nome Milgauss a questo orologio. In realtà i tecnici spinsero l’acceleratore esponendolo sino a ben 5.000 oersted ma il movimento dell’orologio non perse ugualmente un secondo.

Un po’ com’era stato qualche tempo prima con il Turn-O-Graph quel Milgauss – all’epoca poco più di un prototipo – somigliava molto al Submariner che poi era uscito (virtualmente) solo un anno prima. Solo il quadrante era diverso: esso si distingueva per una struttura a nido d’ape che incorporava una doppia rete metallica come ulteriore protezione.

Rolex Milgauss 6541
Rolex Milgauss 6541 – courtesy www.rolexmagazine.com

Il Milgauss 6543 è tuttora rarissimo. Prodotto per meno di due anni in circa 150 esemplari nel 1956 lasciò il posto al suo successore, la Ref. 6541.

Anche questo Milgauss, con la sua lunetta girevole nera e la cassa Oyster in acciaio da 38 mm, condivideva molto del suo design dal Submariner. Ma un segno distintivo forte e chiaro c’era: per differenziarlo dal diver ad un certo punto il Milgauss 6541 presentò una originale lancetta a forma di fulmine.

Rolex Milgauss 1019
Rolex Milgauss 1019 – courtesy Christies.com

Dopo soli quattro anni Rolex ritirò la ref. 6541 che sostituì con la referenza 1019, un modello che si discostava completamente dal design con cui il Milgauss era venuto alla luce. Siamo a inizi anni ‘60 e l’orologio prende tutt’altra strada estetica che si incrocia con il look degli Explorer.

La produzione era limitata ma le modifiche approntate e la gamma proposta furono molte. Ora veniva offerto anche con quadrante argento oltre che nero con sempre presente la scritta “MILGAUSS” in caratteri maiuscoli sotto le ore 12.

Il modello con quadrante argento era poi perfetto per gli utilizzatori del CERN. A differenza di quello nero non possedeva né indici né lancette luminose. Dato che all’epoca si usava il pericoloso Radio le emanazioni di questa sostanza luminescente erano incompatibili con l’utilizzo in un laboratorio scientifico. È piuttosto naturale perciò che anche questi Milgauss no-lumen siano oggi anche loro molto ricercati.

Rolex Milgauss 1019 argento
Rolex Milgauss 1019 argento

Nel 1988 dopo essersi resa conto che, in un’epoca in cui gli orologi professionali non venivano praticamente mai indossati al di fuori dei contesti per cui erano stati progettati la domanda per il Milgauss era praticamente scesa a zero, Rolex lo tolse di produzione.

Il Ritorno del Milgauss

A sorpresa l’orologio pensato per i fisici ricompare a Baselworld 2007. Il nuovo Milgauss presenta una cassa Oyster ora da 40 mm ed è forgiata dal solito acciaio 904L – la lega chirurgica dell’acciaio difficile da lavorare ma con risultati di lucentezza, robustezza, e resistenza alla corrosione da primato.

Rolex Milgauss 116400GV
Rolex Milgauss 116400GV

La nuova serie fa sempre uso della seconda cassa in ferro dolce, ma ora equipaggiato dal calibro 3131 può beneficiare anche di molti componenti amagnetici come la molla del bilanciere Parachrom e lo scappamento entrambi paramagnetici che innalzano ulteriormente la sua resistenza ai campi magnetici.

Le referenze offerte sono due: 116400 con quadrante bianco e finiture arancioni, oppure nero. È anche il ritorno della lancetta dei secondi a saetta stavolta inteamente color arancione.

Ma il modello top è la referenza 116400 GV dove le lettere stanno per “Glace Verte” riferite a un’inusuale e bellissima tinta verde data al vetro in zaffiro. La sua non facile esecuzione ha impegnato molto Rolex che di conseguenza ha generato anche diversi brevetti.

Rolex Milgauss Z-Blue
Rolex Milgauss Z-Blue

Nel 2014 è arrivato il Milgauss Z-Blue, modello che ha sostituito il 116400 con quadrante bianco che per dire la verità non ha mai riscosso molto successo. Il quadrante dell’ultimo Milgauss è molto affascinante: di colore blu elettrico è rivestito di zirconio.

Opinioni

Personalmente sono molto affezionato al Rolex Milgauss. Mi ricordo quando neo ventenne a metà anni ‘80 sbavavo sul vetro della vetrina di un concessionario ufficiale davanti al 1019 con quadrante nero che all’epoca costava 1.600.000 lire. Ora per comprarlo ci vogliono oltre 30k euro.

Sottovalutato per tutto il tempo in cui è stato a listino (compresa la serie attuale) possiede in qualsiasi sua versione il fascino di quegli orologi ritenuti strumenti di una volta che ora – in un’epoca in cui anche un Deepsea difficilmente viene portato a più di 5 metri di profondità – non esistono più.

Il fatto che non sia richiestissimo non deve spaventare, almeno non un compratore consapevole e che pensa con la sua di testa, non quella degli altri.

Per me è un orologio da collezionare, comprare e naturalmente indossare ma da lasciare li. Non è mai stato il primo della classe e mai lo sarà ma sicuramente uno dei Rolex più dotati, e magari tra tre anni potremmo vederlo riapparire in una versione giubileo del primo modello simile al Submariner.

Stavolta andrebbe sicuramente a ruba!

Tu che ne pensi’ La tua opinione è come al solito la benvenuta.

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Commenti

  1. A mio parere il milgauss con quadrante bianco è il più affascinante per chi ricerca un orologio di gran classe che non sia appariscente

      1. ti ho scritto per una referenza non più in produzione ma non ho avuto risposta !! hai un email ?

        1. Ti ho risposto subito nell’articolo delle “Novità-previsioni Rolex 2021” ossia dove hai postato il commento. Tuttavia per rispetto principalmente di tutti coloro che leggono le domande dovrebbero sempre essere CONTESTUALI all’argomento dell’articolo. Se si parla di mele non è utile a nessuno una domanda riguardo le pere. Per quesiti come questi – come in tutti i blog della rete – esiste una sezione Contatti da cui scrivere. Grazie.

  2. Posseggo un 116400gv e lo indosso saltuariamente ,esteticamente lo trovo sempre stupendo, però sul piano ergonomico , non è molto portabile , il peso non è distribuito in modo uniforme e per evitare che la cassa si muova sul polso bisogna stringerlo molto. Un modello di nicchia,Lo tengo comunque volentieri nella mia collezione .

    1. Grazie per aver lasciato le tue impressioni Carlo e complimenti per il tuo 116400GV un Milgauss senza dubbio da collezionare!

  3. A me é sempre piaciuto soprattutto x la lancetta dei secondi e poi xché é un orologio discreto e non conosciuto .

  4. Concordo sul fatto che il Milgauss sia sottovalutato e che sicuramente non sarà richiesto con il Submariner ma sono fiducioso che versioni 2007 in poi tra una decade come investimento sia sicuramente ottimo

    1. Grazie per il commento Alex! Personalmente non credo che il fatto che sia “sottovalutato” sia negativo, anzi, più che altro è stato solo meno richiesto perchè ai tempi del suo ritorno, come ricordi tu nel 2007, il 116400GV costava anche oltre i 10/11k euro sul mercato grigio, il doppio dell’attuale listino. É che negli anni a venire la domanda si è spostata tutta o quasi sui GMT-Master II con conseguente riallinamento verso il basso del Milgauss e di altri meno richiesti come l’Explorer II. Lascia che cambi qualcosa e che qualche modello sia dismesso e vedrai come salirà di nuovo. Sono d’accordo con te: nei modelli con vetro verde è un ottimo investimento.

  5. Comprato a fine ottobre Milgauss quadrante Z blue, a dir poco spettacolare!!
    Se come dicono nel 2022 ci saranno modifiche o uscita di produzione ben venga come investimento ma non l’ho fatto per quello come non l’ho fatto per l’hulk o il dj quadrante wimbledon..Il Rolex è passione è meraviglia è personalità..Va comprato e va indossato.
    adoro tutto cio che ha particolari col verde e il suo vetro è infinito assolutamente unico!!
    Comprate Rolex e teneteli!!!

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